E' morto improvvisamente a 54 anni don Davide Schiavon, anima della Caritas Tarvisina
Punto di riferimento per il mondo del volontariato, ha dedicato la sua vita agli ultimi
| Isabella Loschi |
TREVISO - Grave lutto per l’intera comunità di Treviso, in particolare per la Caritas tarvisina. E’ mancato improvvisamente ieri mattina, 1 novembre, il direttore della Caritas, don Davide Schiavon. l sacerdote è stato trovato senza vita alla Casa della Carità. Fatale molto probabilmente un malore. Originario di San Donà aveva 54 anni.
Ordinato sacerdote il 27 maggio 1995, è stato cappellano a Martellago, a Nervesa della Battaglia e a Bavaria e poi parroco di Levada e Torreselle di Piombino Dese. Era alla guida della Caritas dal 2008. Quindici anni in cui si è dedicato senza risparmio alla causa degli ultimi e dei più fragili, anche scegliendo di abitare nella Casa della Carità, che è diventata punto di riferimento e luogo di accoglienza e di ascolto per tante persone. Proprio la Casa della carità, che era stata inaugurata da poco, sotto la sua direzione ha trovato forma compiuta. In questi ultimi anni don Davide era anche collaboratore pastorale nelle parrocchie di Santa Maria del Rovere e San Pio X di Treviso, dove, proprio questa mattina, era atteso per la messa.
Numerosi i progetti che don Davide aveva ideato e messo in atto, in stretta collaborazione con i Vescovi che si sono succeduti e che gli hanno dato fiducia, e in collaborazione con la squadra di operatori e volontari che negli anni sono cresciuti nella Caritas diocesana, che è l’espressione più diretta della cura della Chiesa di Treviso per le persone povere e in difficoltà: le persone in difficoltà economica, le persone senza fissa dimora, gli immigrati e richiedenti asilo (ricordiamo il progetto di accoglienza diffusa “Rifugiato a casa mia”) hanno trovato in Caritas e in don Davide prima di tutto ascolto, accompagnamento, condivisione, e poi progetti di aiuto concreto. Alcuni di loro sono diventati, poi, volontari e operatori. Una Caritas non solo erogatrice di aiuti e servizi, sia a livello centrale che nelle diverse espressioni parrocchiali, ma stimolo continuo alla diocesi tutta e alla comunità civile nell’educazione alla carità e nella promozione di progetti di giustizia e di inclusione per i più poveri, attenta alla dignità di ciascuno, capace di fare rete con la società civile e le Istituzioni. Nei primi anni della sua direzione alla Caritas tarvisina, esplose la crisi economica che colpì molti imprenditori: con il suo coordinamento nacque uno dei primi sportelli in Italia di ascolto a sostegno di questi imprenditori.
Uomo e sacerdote di relazioni forti e profonde, persona schietta e accogliente, con grandi capacità organizzative, don Davide ha saputo fare squadra e costruire alleanze con tutti, sempre a favore dei più poveri. Molti i giovani che negli anni sono cresciuti accanto a don Davide e agli operatori Caritas grazie all’anno di volontariato sociale. Tre di loro hanno “firmato” il loro impegno proprio pochi giorni fa, durante una celebrazione con don Davide e con il vescovo Michele Tomasi. Don Davide lascia la mamma, il fratello, la cognata e i nipoti, il Vescovo e i confratelli, e la sua grande famiglia di Caritas.
Tanti i messaggi di cordoglio e affetto per Don Davide Schiavon, a partire dal sindaco di Treviso Mario Conte: “La notizia della sua scomparsa mi addolora profondamente. Con don Davide abbiamo affrontato varie emergenze nel territorio e in lui ho sempre trovato grandissima disponibilità. Mancherà tantissimo alla nostra comunità: persone come lui sono da esempio per tutti coloro che si impegnano per il bene del prossimo e nell’ambito sociale, con uno spirito sempre propositivo e guidato dalla propensione all’accoglienza, alla carità e alla sensibilità verso i più fragili. Mi ha insegnato tanto e continuerà a farlo perché ciò che conta, e ciò che resta, è l’esempio che è riuscito a dare con la sua anima buona e con le sue azioni. Ci lascia un grande uomo che ha dedicato la sua vita agli ultimi".
Le parole del vescovo Tomasi: "Questo è il momento del silenzio, in cui renderci davvero conto che don Davide non c’è più. Don Davide, un prete buono, intelligente, preparato, generoso, dedito completamente al Signore Gesù nel suo servizio alla Caritas: ci manca e ci mancherà. Ora ci stringiamo nella preghiera attorno alla mamma e al fratello, a tutti i suoi amici e a tutti coloro che sono ancora increduli di fronte alla notizia della sua morte. Chiediamo al Signore il balsamo della consolazione e la luce della speranza, e continuiamo a gettare ponti di fraternità e a tessere relazioni di pace, come ha sempre fatto e ci ha insegnato a fare don Davide".
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