FARRA DI SOLIGO - Il gelso è una pianta tipica del nostro territorio, rappresentava l’attività secondaria dei contadini quando in inverno nutrivano i bacchi da seta con le sue foglie. A Farra di Soligo, all’incrocio tra Via dei Cavai e Via Giovanni Pascoli svetta un meraviglioso esemplare a forma di cuore che viene costantemente curato dalla comunità.

Un albero che ha segnato l’infanzia di molti, anche di chi è residente all’estero e lo ricorda ancora con commozione.

Probabilmente si tratta di un gelso, in dialetto “morer”, di circa 200 anni, ma la particolarità che lo contraddistingue è il nome: morer delle anime.

Un nome che incuriosisce e la spiegazione non tarda ad arrivare: le parrocchie erano solite piantare gelsi lungo le strade per poi metterli all’asta tra coloro che necessitavano foglie fresche per i bachi da seta; con i soldi raccolti venivano celebrate messe in suffragio delle anime in purgatorio.

Un luogo diventato un punto d’incontro e di preghiera, grazie alle panchine posizionate ai piedi dell’albero e alla presenza di una piccola statua della Madonna che svetta alla base del “cuore”.