MONTEBELLUNA - Il rugby non è solo uno sport, ma è un atteggiamento mentale, una scuola di vita che insegna il rispetto delle regole e degli avversari. Il valore educativo dello sport dalla palla ovale è il motivo che ha spinto il Comune di Montebelluna a utilizzarlo come metodo correttivo per comportamenti negativi da parte di alcuni scolari.

L’amministrazione comunale ha infatti sottoscritto una convenzione con l’associazione sportiva dilettantistica Montebelluna Rugby Junior, affinché i minori che arrecano disturbo (al conducente o agli altri alunni) durante il trasporto scolastico, possano scambiare le due settimane di sospensione dal servizio, che avviene dopo il secondo richiamo formale, con un mese di allenamento gratuito presso l’associazione Rugby.

Il vicesindaco, Elzo Severin, plaude all’accordo raggiunto con la società sportiva per aver creduto in questo originale metodo educativo: «Grazie all’associazione sportiva dilettantistica Montebelluna Rugby Junior e al suo presidente Stefano Villanova con cui siamo riusciti a mettere a punto un'iniziativa originale dal grande valore educativo, perché permette ai bambini e ai ragazzi meno rispettosi di rimediare al proprio comportamento scorretto, praticando uno sport e frequentando una realtà che si contraddistingue per sacrificio, impegno e lealtà. Se altre associazioni del territorio volessero proporsi per azioni simili, sono le benvenute».

Dello stesso tenore anche il commento dell’assessore all’Istruzione, Claudio Borgia, che ricorda come la sospensione dal trasporto scolastico possa rivelarsi una scelta controproducente per l’alunno: «Purtroppo, spesso la sospensione al servizio di trasporto scolastico può comportare la difficoltà dei genitori ad accompagnare il figlio a scuola, il quale si trova così a disertare le lezioni. Abbiamo perciò voluto lavorare in sinergia con il Rugby per trovare un’alternativa seria alla sospensione del trasporto, optando per una sanzione dal valore educativo. Da qui è nata la volontà di offrire la possibilità di frequentare per un mese gli allenamenti sportivi, seguiti e coordinati da una figura adulta con ruolo educativo di vigilanza e di coesione dei gruppi».