Montebelluna, riconosciuti come “Giusti tra le Nazioni” Angelo Bressan, Rosetta Schiavinato e Daniele Bortoletto
Durante il periodo del nazifascismo rischiarono la loro vita per salvare i perseguitati

MONTEBELLUNA – Oggi, giovedì 6 marzo 2025, alle ore 18.00, l'Auditorium Bachelet di Montebelluna ospiterà una cerimonia in onore di tre cittadini riconosciuti come "Giusti tra le Nazioni" dal Memoriale Yad Vashem di Gerusalemme. Si tratta di monsignor Daniele Bortoletto, prevosto di Montebelluna dal 1939 al 1971, e della coppia di coniugi Angelo Bressan e Rosetta Schiavinato. Il riconoscimento, che celebra il loro coraggio, altruismo e amore per il prossimo, è stato conferito per il loro impegno nel salvare numerosi ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, mettendo in pericolo le loro stesse vite. Il loro contributo è stato portato alla luce grazie al lavoro di Lucio De Bortoli dell'Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea della Marca Trevigiana (Istresco), che ha documentato le loro azioni durante il periodo del nazifascismo.
La richiesta di riconoscimento è stata inoltre supportata dalla parrocchia di Montebelluna e dall'attuale prevosto, monsignor Antonio Genovese. Nel corso della cerimonia, interverranno diverse personalità locali, tra cui monsignor Antonio Genovese, prevosto di Montebelluna, che ha svolto un ruolo importante nel processo di riconoscimento, il sindaco di Montebelluna Adalberto Bordin, Gianna Galzignato, Lucio De Bortoli e Gianmarco Basso, autore del libro Un pastore dal cuore integro, dedicato a monsignor Bortoletto. Quest'ultimo, in particolare, è ricordato per aver messo a rischio la propria vita tra il 1943 e il 1945, riuscendo a proteggere e nascondere diversi ebrei perseguitati.
Tra coloro che sono stati salvati c’è anche Gerda Pressburgher, figlia di Alfred e Margherita Atlas, ebrei viennesi, che trovarono rifugio nella casa di Angelo Bressan e Rosetta Schiavinato a Montebelluna. Dopo l'8 settembre 1943, la giovane Gerda fu costretta a nascondersi nuovamente a causa della persecuzione nazista, ma trovò scampo grazie alla protezione di monsignor Bortoletto. Fu nascosta nell'orfanotrofio delle suore di Guarda fino al 1946, quando, ormai dodicenne, lasciò l'Italia per ricongiungersi con la sua famiglia a Lisbona. Questo evento vuole essere un omaggio alla memoria e al coraggio di coloro che, in tempi oscuri, hanno scelto di compiere atti di umanità, offrendo salvezza a chi era perseguitato senza chiedere nulla in cambio. La cerimonia di giovedì sarà quindi un momento di riflessione sulla resistenza e sull'altruismo in uno dei periodi più bui della storia.
Commenta Monsignor Genovese: “Il riconoscimento a Monsignor Daniele Bortoletto, Angelo Bressan e Rosetta Schiavinato come Giusti tra le Nazioni è un messaggio straordinario per la comunità: un invito a mettersi al servizio del prossimo senza riserve. Un messaggio ancor più attuale in un'epoca segnata da conflitti e da una crescente tendenza all’individualismo”. Il sindaco Adalberto Bordin aggiunge: "Un sincero ringraziamento va a tutte le persone e le istituzioni che si sono impegnate per portare a termine questo importante riconoscimento. Questo onore è il risultato di un lavoro collettivo e di un impegno straordinario da parte di molti. Oggi, Montebelluna può essere orgogliosa per chi, con il proprio coraggio e la propria generosità, ha fatto la differenza in uno dei periodi più bui della nostra storia".
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