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28 marzo 2024

Montebelluna

Montebelluna dice "No alla violenza sulle donne" e ricorda Denise Morello

Tutti gli appuntamenti a Montebelluna e nel montebellunese

| Margherita Zaniol |

| Margherita Zaniol |

Denise Morello

MONTEBELLUNA - In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Montebelluna e l’area montebellunese diventano protagoniste di una serie di iniziative volte a sensibilizzare rispetto ad un fenomeno purtroppo sempre attuale. Dopo lo stop imposto dalla pandemia de 2020, nella mattinata del 25 novembre torna l’iniziativa “Neanche con un dito” rivolta alle scuole promossa dall’amministrazione comunale attraverso l’assessore alla Pubblica Istruzione, Debora Varaschin, e la consigliera comunale Annamaria Moretto. Quest’anno saranno interessati all’iniziativa gli alunni frequentanti la terza media delle scuole secondarie di I° grado di Montebelluna di entrambi gli Istituti Comprensivi, 1 e 2.

Sono studenti più grandi rispetto alle precedenti edizioni, grazie ad un cambio di età concordato con i dirigenti scolastici che ritengono che i ragazzi un po’ più grandi possano essere più pronti ad una maggior consapevolezza e interiorizzazione dell’evento. La location per poter ottemperare alle normative vigenti introdotte a contrasto di Covid-19, sarà il centro cittadino, piazza Dall’Armi, nello spazio abitualmente usato per gli spettacoli estivi, dove troveranno posto circa 360 ragazzi, divisi in due turni per assistere a una performance teatrale di letture animate sul tema a cura delle Compagnia teatrale “ORTOTEATRO” di Pordenone.

Spiega l’assessore all’Istruzione, Debora Varaschin: “Nel mondo non si fermano le violenze sulle donne, nel nostro paese sono circa un centinaio quelle uccise nel 2021. Troppo spesso, per non dire sempre, questi omicidi vengono per mano di persone del nucleo familiare, di ex compagni che non riescono ad accettare la separazione. Una ferita aperta in una società che fa fatica a capire ed arginare un fenomeno come questo. Il dramma nel dramma è che spesso negli ultimi tempi vediamo coinvolti in questo anche i bambini, i figli a cui viene tolta la vita da chi dovrebbe proteggerli e amarli nonostante tutto e tutti. Serve un salto culturale importante, dove la donna esce lei per prima da stereotipi secolari e che spesso fanno si non denunci quanto accade tra le mura domestiche.

Ma, ancora di più, serve intervenire sugli uomini, nel loro modo di concepire l’altro sesso, dove la donna viene vista come un bene da possedere. Intervenire nelle nuove generazioni è pertanto fondamentale per dare, fin dalla tenera età, un imprinting di accettazione delle diversità e di negazione di ogni forma di violenza verso le donne. Ritengo importante che le amministrazioni mettano in campo anche con azioni simboliche, tutto quanto necessario per stimolare i propri cittadini di tutte le età ad agire per prevenire su questo fenomeno: Montebelluna c’è”.

Aggiunge la consigliera comunale Anna Moretto: “La nostra città è stata colpita anni fa da un evento che ha profondamente sconvolto tutti noi. A questa ragazza, Denise Morello, la cui vita è stata stroncata da chi diceva di amarla, l’amministrazione comunale ha dedicato anche una scuola. In questi anni, proprio prendendo spunto da questo, abbiamo voluto interagire con i più piccoli cercando di iniziare un percorso per dare loro gli strumenti per divenire adulti in grado di accettare le differenze e di allontanare la violenza dalla loro vita. Quest’anno più che mai questo evento ha importanza. Infatti, con la pandemia e la costrizione di vita insieme di molte coppie, i casi di maltrattamenti sono esplosi: è un fenomeno purtroppo amplificato dal momento storico che stiamo attraversando e che deve far riflettere. Neanche con un dito, è un momento dedicato ai più giovani, perché loro sono il futuro e dobbiamo far in modo sia migliore di quello che ora stiamo vivendo”.

Previsto anche una semplice cerimonia alle 14.30 davanti alla panchina rossa vicino alla Loggia dei Grani alla presenza del sindaco Adalberto Bordin. Inoltre, il Museo Civico di Montebelluna focalizza l’attenzione sulla storia di genere esponendo un eccezionale patrimonio archeologico “al femminile”. Stiamo parlando delle sette donne di una grande tomba “di famiglia” romana, dalla necropoli di Posmon, che nel nuovo allestimento dedicato agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu viene collegata all’Obiettivo 5 - Parità di genere. Tra archeologia e attualità, l’incontro con queste figure femminili di 2000 anni fa ci farà riflettere sul ruolo della donna nella storia e sulla nostra realtà contemporanea.

Commenta il sindaco, Adalberto Bordin: “La lista delle donne che ogni anno è vittima di violenza si allunga sempre di più e, purtroppo, a fronte di tanti casi eclatanti che raggiungono la ribalta della cronaca, ce ne sono moltissimi che avvengono tra le mura domestiche, all’oscuro dei più, spesso anche degli stessi familiari delle vittime. Anche la nostra comunità, purtroppo, non è esente d questo fenomeno che, per essere affrontato, richiede innanzitutto un nuovo approccio culturale che convintamente diffonda la parità di genere valorizzando le diversità. Per questo il coinvolgimento delle giovani generazioni è fondamentale perché l’atteggiamento e i comportamenti da adulti hanno radici nei valori acquisiti e fatti propri fin da piccoli”.

In occasione del 25 novembre si è attivato anche il Tavolo Rosa del montebellunese (comprendente i comuni di Montebelluna, Giavera del Montelllo, Nervesa della Battaglia, Trevignano, Valdobbiadene e Volpago del Montelllo), da anni impegnato nella promozione e nella sensibilizzazione delle pari opportunità e delle differenze di genere, con un occhio di particolare sulla alla violenza sulle donne. Il Tavolo Rosa, assieme Biblioteche Comunali, propone l’iniziativa “LIBERA TUTTE”, una bibliografia con alcune proposte di visioni per capire, educare e costruire uno sguardo sulle relazioni nell’ottica del rispetto. Sono segnalati romanzi e saggi sul tema della violenza con alcune declinazioni che lo riguardano: parità e diritti, il maschile, il corpo, il linguaggio. Tutti i libri saranno disponibili in biblioteca per il prestito agli utenti e in digitale su piattaforma MLOL. La bibliografia sarà anche distribuita durante i vari eventi promossi dai Comuni del Tavolo Rosa.

Si ricorda anche che nel territorio di Montebelluna sono presenti due importanti servizi a contrasto della violenza di genere: • il Centro Antiviolenza Antares: che si occupa di accogliere e sostenere le vittime di violenza (Segreteria telefonica 389/9134831 attiva h24) • lo Sportello Uomini Maltrattanti “Cambiamento Maschile”: che lavora con gli uomini che agiscono violenza e che vogliono intraprendere un percorso di cambiamento (Segreteria telefonica: n. 345 9528685)

Conclude l’assessore ai servizi sociali, Maria Bortoletto: “Eredito dal mio predecessore un patrimonio di azioni ed iniziative finalizzate ad un unico obiettivo: prevenire ed intervenire sulla violenza di genere. Molto è stato fatto, anche a livello intercomunale, ma tanto rimane ancora da fare, dato che, purtroppo, i dati attuali dimostrano come la violenza sulle donne in tutte le sue forme sia così diffusa. Spesso si manifesta in maniera silenziosa e subdola e servono anni perché la donna trovi la forza ed il coraggio di uscire allo scoperto. Fondamentale è costruire e potenziare le reti di prevenzione e di aiuto nel territorio sia per intercettare queste situazioni sia per creare strumenti di protezione e di sostegno a chi vive queste situazioni di disagio e continuare con l’attività del Tavolo che da anni promuovere iniziative che favoriscono le pari opportunità in particolare quelle di genere”.

 


| modificato il:

Margherita Zaniol

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