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18 aprile 2024

Nord-Est

Montagna, "ok ad attività sportiva fuori comune"

La nota dell'Uncem cita le Faq del Governo. Sarebbero compresi ciaspolate, escursioni e scialpinismo

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ok sport in montagna

ITALIA - Spostamenti al di fuori del proprio comune per fare attività sportiva in montagna? Secondo l’Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) si può.

 

L’ente, infatti, cita le risposte alle Faq sulle zone gialle e arancioni presenti sul sito del Governo. In particolare, quella in cui si afferma che “è possibile recarsi in un altro comune, dalle 5.00 alle 22.00, per fare attività sportiva solo qualora questa non sia disponibile nel proprio Comune (per esempio, nel caso in cui non ci siano campi da tennis), purché si trovi nella stessa Regione o Provincia autonoma. Inoltre è possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il comune di partenza. Si ricorda inoltre che, ai sensi del Dpcm, per i comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti è equiparata al territorio comunale la fascia territoriale circostante, fino a una distanza di 30 km dai relativi confini. Si ricorda che, durante lo svolgimento dell’attività sportiva, è sempre necessario mantenere la distanza di almeno 2 metri dalle altre persone”.

 

In questa casistica rientrerebbero, per esempio, ciaspolate, escursioni e scialpinismo. L’Uncem cita anche un’altra risposta: “È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento”.

 

“Le Faq su seconde case e sport outdoor – evidenzia Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem – vanno nella direzione che avevamo richiesto e auspicato con il Governo. Sono di buonsenso e consentono spostamenti, sempre con il massimo buon senso e contenimento assoluto del rischio contagio rispetto ai comportamenti individuali. Si possono fare ciaspolate e gite di sci alpinismo, come passeggiate, naturalmente con regole connesse al distanziamento e alla prevenzione. Ora al lavoro sui ristori per le categorie colpite dalla crisi pandemica”.

 



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