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29 marzo 2024

Mogliano

Monastier, lo minaccia con un coltello per rubargli la felpa griffata: individuato il rapinatore

E’ emersa dalle investigazioni l’allarmante pericolosità sociale dell’indagato, indiziato anche di altre simili vicende accadute a Santa Lucia, Conegliano e San Fior

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Monastier, lo minaccia con un coltello per rubargli la felpa griffata: individuato il rapinatore

MONASTIER - I Carabinieri della Compagnia di Treviso hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari emessa nei confronti di un 19enne ritenuto gravemente indiziato dei reati di rapina aggravata in concorso e lesioni aggravate.

La vicenda da cui trae origine l’arresto odierno dei militari dell’Arma è quella dell’aggressione in danno di tre giovani, ad opera di un gruppo di ragazzi, avvenuta nella nottata del 3 ottobre 2021 nei pressi del locale di Monastier di Treviso denominato “Club Casa di Caccia”.

Nella circostanza, le pattuglie intervenute identificavano in un primo momento due ragazzi, un 18enne ed un 17enne, che spaventati e visibilmente feriti, riferivano di essere stati poco prima avvicinati da un gruppo di 8-10 individui due dei quali, con fare minaccioso, avevano intimato al maggiorenne di far provare loro la felpa griffata che lo stesso indossava, gli avevano puntato contro un coltello a serramanico e l’avevano poi spintonato violentemente contro una ringhiera atterrandolo con uno sgambetto e provocandogli una ferita al gomito, impossessandosi infine della felpa.

Analoga sorte era toccata all’amico 17enne, buttato a terra, colpito al capo con un calcio (per il quale gli veniva successivamente diagnosticato un trauma cranico) e derubato del portafoglio contenente pochi spiccioli.
Nell’immediatezza dei fatti i Carabinieri operanti, postisi all’inseguimento dei giovani aggressori, sorprendevano a qualche centinaio di metri un ragazzo le cui fattezze corrispondevano a quelle di uno dei ricercati, accovacciato dietro una siepe: si trattava di un 20enne che, sottoposto a perquisizione, veniva trovato in possesso non solo del denaro appena sottratto, ma pure di un orecchino con brillantini che un terzo giovane, un 15enne avvicinatosi nel frattempo agli operanti, denunciava essergli stato sottratto con violenza, nei pressi del locale, dal fermato, sotto la minaccia di un coltello, aggiungendo che un altro ragazzo gli aveva strappato dal collo una collanina del valore di 90 Euro.

Il giovane aggressore bloccato, sulla scorta degli elementi indiziari raccolti, veniva quindi tratto in arresto. Le successive indagini, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Treviso, hanno consentito di identificare nell’odierno indagato il presunto complice del 20enne arrestato nell’immediatezza dei fatti: il 19enne è stato riconosciuto, in particolare, come colui che aveva intimato di consegnare la felpa ai due giovani impugnando il coltello e premendolo contro la pancia di uno dei due e che aveva partecipato anche all’aggressione del 15enne rapinato di orecchino e collana.

A riprova di ciò, i militari dell’Arma rinvenivano, nel corso di una perquisizione domiciliare operata a carico del 19enne nel corso delle investigazioni, la felpa griffata oggetto di rapina;
riuscivano a estrapolare dal cellulare dell’indagato un “videomessaggio” dove il giovane, indossando la felpa rapinata, si vantava con un amico di aver rubato il capo di abbigliamento in questione confermando, in un secondo messaggio, di aver sottratto pure una collana (proprio quella rapinata al 15enne).
E’ emersa dalle investigazioni l’allarmante pericolosità sociale dell’indagato, indiziato anche di altre simili vicende. Cioè una rissa avvenuta nel settembre 2021 presso un locale di San Fior con ferimento di tre minorenni, un pestaggio avvenuto in un esercizio pubblico di Conegliano sempre nell’ottobre 2021, alcuni danneggiamenti di negozi e veicoli verificatisi negli ultimi mesi nel comune di Santa Lucia di Piave.

Il giovane indagato, rintracciato nelle ore scorse, è stato posto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.

IL COMMENTO

“Complimenti ai Carabinieri di Treviso per la tenacia. Il significato di questa operazione è superiore al valore della refurtiva: vuol dire che nessuno, mai, nemmeno mesi dopo il fatto, può essere sicuro di averla fatta franca. Bel segnale: i
tutori della legalità non mollano mai”.

Così il Presidente della Regione Veneto commenta, con soddisfazione, l’operazione dei Carabinieri della Marca che, alcuni mesi dopo una rapina perpetrata da due giovani all’esterno di una discoteca, e dopo aver arrestato uno
dei rapinatori, hanno individuato, arrestandolo, anche il complice, nella cui abitazione è stata rinvenuta parte del bottino e un telefonino con il quale erano state anche fatte riprese del fattaccio da parte di uno dei due.

“Si tratta di giovani – aggiunge il Governatore – che mi auguro abbiano tratto insegnamento dall’essere stati smascherati e arrestati e tornino a rigare dritto. Se così fosse – conclude – si tratterebbe di un altro merito da ascrivere ai nostri Carabinieri”.

 


| modificato il:

Gianandrea Rorato

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