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28 marzo 2024

Castelfranco

MOM difende i suoi lavoratori dagli attacchi social

In un post alcuni internauti avevano usato parole particolarmente dure e offensive nei confronti del personale MOM

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

MOM difende i suoi lavoratori dagli attacchi social

CASTELFRANCO – L’azienda di trasporti MOM che con la riapertura delle scuole è stata oggetto di lamentele da più parti soprattutto per l’affollamento nei pullman a fronte dei timori di possibili nuovi contagi. In alcuni casi alcuni utenti hanno detto la loro attraverso i media con un linguaggio congruo ma sui social ci sono state dichiarazioni sopra le righe.

In particolare, in un gruppo Facebook di Castelfranco Veneto c’è chi ha preso di mira il personale dell’azienda MOM bersagliandolo con termini poco edificanti, da qui la reazione del Presidente di Mobilità di Marca, Giacomo Colladon che ha deciso di pubblicare nella medesima pagina un post a difesa dell’operato del personale MOM.

“In relazione al post recente che ci chiama in causa come azienda, a nome del Presidente di Mobilità di Marca, Giacomo Colladon, condividiamo alcune righe: Replichiamo su segnalazione dei nostri lavoratori impegnati in zona – si legge nel post dell’azienda -. I nostri dipendenti si sono sentiti attaccati ingiustamente e denigrati dal post in cui si definisce una “conversazione ridicola” una discussione evidentemente relativa al rispetto delle limitazioni alle capienze come stabilite dal DPCM 7/9/2020. E una addetta all’esercizio viene definita “pseudo controllora”. Vogliamo anzitutto esprimere sostegno a questi lavoratori che stanno affrontando con spirito di servizio una situazione non semplice nella consapevolezza di svolgere un servizio pubblico.

In secondo luogo, è d’obbligo fornire alcune informazioni a chi scrive il post: sui servizi di trasporto pubblici non è previsto da normativa il distanziamento di un metro - piaccia o no, questa è la norma che le aziende di trasporto devono applicare. Vige l’obbligo tassativo di mascherina: in caso di passeggero che ne sia privo, l’autista ferma e chiede di scendere, se il passeggero rifiuta si allertano le forze dell’ordine. La responsabilità è comunque individuale ed è necessario fare appello al senso civico e al controllo reciproco. In relazione alle capienze: sono ridotte del 20% rispetto all’omologazione. Per fare un esempio significa che se un bus è omologato per 100 persone, 60 sedute e 40 in piedi, ne saliranno 80, 60 sedute e 20 in piedi. Raggiunto il limite la corsa prosegue senza servire altre fermate. La presenza del personale di controllo descritta nel post conferma che il carico passeggeri della corsa è stato verificato.

Infine, l’orario: chi utilizza il mezzo pubblico sa che nelle prime settimane di inizio scuola il trasporto entra in sofferenza alle 12 a causa delle uscite anticipate delle scuole. I servizi sono programmati per una maggiore capienza alle 13 (per gli orari definitivi) e non è semplice l’invio di bus di rinforzo. Mom sta facendo davvero il possibile in questo momento complesso, facendosi carico anche di annose disfunzioni legate alle mancate nomine degli insegnanti. A chi semplicemente dice mettete corse in più: l’ente di governo per il Tpl della Marca Trevigiana ha deliberato l’incremento di 5200 km/giorno per corse di rinforzo. Tutti i bus disponibili sono su strada, anche facendo ricorso ai privati. Grazie al gruppo per aver ospitato anche la nostra voce”.

 



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