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29 marzo 2024

Mogliano

Mogliano, tra le Benemeranze consegnate anche quelle agli operai che soccorsero Marta Novello

Durante la cerimonia è stata consegnata anche una medaglia d’oro a Mosè Xaiz, cittadino deportato dai nazisti

| Manuel Trevisan |

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Il sindaco Bortolato con i moglianesi premiati con l'attestazione di benemeranza

MOGLIANO VENETO – Ieri pomeriggio, presso il centro Sociale di Mogliano, il sindaco Davide Bortolato ha celebrato la cerimonia di consegna delle attestazioni di benemerenza ai cittadini che si sono distintisi nel 2020 e in questi primi mesi del 2021, con una menzione speciale per un cittadino deportato dalla cieca furia nazista.

“La consegna delle benemerenze è sempre un momento importante per la nostra città - ha commentato il Sindaco - riconosciamo l’attività di molte persone che si sono spese in prima persona per rendere migliore Mogliano, molte volte in silenzio e rimanendo lontani dalla luce dei riflettori”.

L'iniziativa, promossa dall'Amministrazione Comunale con la collaborazione della Pro Loco Mogliano, ha visto la consegna delle targhe nell’ambito:

Sportivo a Giancarlo Bonotto, presidente di lunga data della squadra di ciclismo U.C. Mogliano ’85.

Culturale ad Aldo Secco, uno dei fondatori nel 1981 dell’associazione “Amici della Musica Toti dal Monte”.

Imprenditoriale ad Alessandra Tamburini, amministratrice unica del Colorificio San Marco che nel 1983 è stata nominata Cavaliere della Repubblica per l’attività prestata nell’ambito dell’Associazione Piccole Imprese.

Sociale a Maria Teresa Pozzobon, cittadina moglianese dal 1961 che dagli anni ’70 porta avanti con passione progetti dedicati a bambini e anziani moglianesi.

Politico a Mario Merigliano, dal 1994 impegnato nell’ambito della politica moglianese.

È stata assegnata anche una medaglia d’oro a Mosè Xaiz, deportato il 9 settembre 1943 e internato nello Stammlager VI G. Bonn a Rhein con destinazione al lavoro coatto per l’economia di guerra nell’ultimo conflitto mondiale. A ritirare la medaglia, la nipote moglianese Cinzia Tibolla.

Infine, due targhe sono state consegnate per il grande coraggio e spirito di abnegazione a Massimo Michelutti e Denis Sztuka, i due operai che hanno soccorso per primi la giovane Marta Novello.

 

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