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16 aprile 2024

Mogliano

Mogliano, Ascom: “il Piano degli Interventi diventi strumento di crescita sostenibile”

Oggi la presentazione del Piano alla cittadinanza. Massima attenzione da parte della categoria: tutte le osservazioni di Confcommercio Mogliano

| Manuel Trevisan |

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| Manuel Trevisan |

Il sindaco Bortolato presenta il Piano degli Interventi

MOGLIANO VENETO – Sin dalla sua presentazione, il Nuovo Piano degli Interventi ha acceso un vivace dibattito a Mogliano Veneto. Chi ci vede il motore per “una nuova era urbanistica in chiave sostenibile” e chi, invece, un progetto che comporta un eccessivo consumo di suolo in cambio di nessuna utilità pubblica per la Città, con particolare riferimento agli accordi pubblico-privato.

In vista della presentazione pubblica del P.I. di oggi, venerdì 3 settembre, alle ore 18:00, ad opera del sindaco Davide Bortolato, ad intervenire è il presidente della Delegazione Ascom-Confcommercio di Mogliano Massimo Cestaro, il quale auspica che questo progetto possa diventare uno strumento di crescita sostenibile.

“Le nostre osservazioni al piano - spiega Cestaro- si basano su pochi, chiari, principi di fondo su cui insistiamo da anni. No a nuovi colossi, si a medie e piccole strutture, purché siano collocate in un contesto che garantisca la rigenerazione urbana e che risponda alle esigenze dei vari quartieri, purché si salvaguardi l’imprenditoria esistente, purché si investa nella prevenzione di isole di degrado ed in nuovi progetti per il centro storico.

I pilastri della ‘Mogliano che vogliamo’ si basano su tre principi di fondo: la città è un bene comune e come tale va tutelata, promossa e non sfruttata; occorrono equilibrio ed integrazione tra tutte le componenti di fondo: culturale, ambientale, economiche, sociali, infrastrutturali; no a buchi, spazi sfitti, serrande abbassate.

Servono nuovi accordi pubblico-privati per incentivare le nuove aperture, attrarre i piccoli investitori, riqualificare gli edifici vetusti, riutilizzare gli spazi dismessi declinandoli verso nuove vocazioni. Flessibilità fa rima con una sostenibilità, quella dimensione tanto citata e che noi traduciamo in questi semplici, fondamentali principi e che trova il futuro in nuove progettualità”.

 



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Manuel Trevisan

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