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23 aprile 2024

Mogliano

MINORI CLANDESTINI A PREGANZIOL, IL COMUNE NON PUÒ MANTENERLI

Il sindaco di Preganziol scrive al prefetto dicendo che il Comune non può mantenere i 14 ragazzini che domani arriveranno al San Gabriele

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 MINORI CLANDESTINI A PREGANZIOL, IL COMUNE NON PUÒ MANTENERLI

Preganziol - «Non siamo in grado di sostenere la spesa per accogliere questi ragazzi. Se qualcuno ha deciso di mandarli nell’istituto di Preganziol deve anche sobbarcarsi il costo di questa scelta». Lo ha scritto Franco Zanata, sindaco di Preganziol, (in foto) al prefetto di Treviso Vittorio Capocelli in relazione al ricovero di 14 minorenni clandestini che da domani dovrebbero arrivare all’istituto San Gabriele di Preganziol, a spese del Comune.

Dal Comune affermano di non aver ricevuto finora alcuna comunicazione da parte del ministero dell’Interno. Intanto ieri l’assessore regionale alle Politiche sociali Stefano Valdegamberi ha partecipato ad un vertice al Viminale, nel corso del quale ha sottolineato le difficoltà nell’accoglienza dei minori.

“Il governo farà la sua parte. Abbiamo raggiunto un accordo che ci consente di affrontare con un minimo di tranquillità la spesa che riguarda i 34 ragazzi stranieri non accompagnati inviati dal governo a Jesolo e che ora saranno smistati in alcune strutture a Marghera, a Preganziol e a Verona", commenta Valdegamberi.

Il governo parteciperà finanziariamente alla spesa complessiva ma, secondo l’assessore regionale, "il problema generale dei minori stranieri non accompagnati che sta diventando una vera e propria emergenza per gli enti locali, e di questa emergenza deve farsi carico lo Stato e non certo i piccoli comuni o le Regioni che si sono viste decurtare pesantemente le risorse per il sociale".

 “Non si tratta più di fatti sporadici. L’esigenza di assistere questi minori – fa presente Valdegamberi -  di accoglierli in strutture protette e di pagare i servizi che li accolgono non sono più episodi ma stanno diventando emergenze ed evenienze quotidiane che possono mettere in ginocchio il bilancio dei piccoli ma anche dei medi comuni."

L'assessore veneto ha quindi chiesto un coordinamento tra Stato, Regioni, Enti Locali per aggiornare il sistema di protezione e accoglienza e di finanziamento dei servizi che si occupano di questi ragazzi: "E’ una questione che deve essere vista in un’ottica generale di Stato italiano e di Unione Europea”.

Preganziol, così come Venezia e Verona dovrebbero sobbarcarsi una spesa per due anni che si aggira su circa 2,4 milioni di euro. Mantenere un minore in una struttura protetta costa oltre 100 euro al giorno ma il "San Gabriele", per coprire le spese per l'accoglienza dei 14 minori, chiede un contributo di soli 65 euro al giorno a testa.

I 14 ragazzini che domani arriveranno all’istituto San Gabriele sono alcuni dei disperati che approdarono sulle spiagge di Lampedusa lo scorso dicembre. Allora giunsero nella località siciliana un centinaio di clandestini, tra cui 46 minorenni che il ministero dell’Interno aveva deciso di smistare, temporaneamente, Croce Rossa a Jesolo. Una soluzione temporanea, questa, che ora è arrivata agli sgoccioli. Questa convenzione scade domani senza possibilità di proroga, quindi i 34 minori ospitati a Jesolo verranno smistati in tre centri di accoglienza in Veneto.

Uno di questi è Preganziol, dove è previsto l’arrivo di 14 minorenni, 14 sono destinati all’istituto Gea di Marghera e 6 al Don Calabria di Verona. La legge prevede che spetta all’amministrazione farsi carico delle spese per il mantenimento di un minore se viene trovato solo nel territorio di un Comune, ma visto che in questo caso è il ministero che ce li porta, secondo l’assessore Valdegamberi, i ragazzini dovrebbero essere mantenuti dal Viminale. Al di là di tutto, l’importante che questi 34 minori possano trovare un po’ di serenità, ovunque vengano smistati.

 


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