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28 marzo 2024

Esteri

Migranti, scontro Polonia-Bielorussia. "A rischio stabilità Ue"

In migliaia bloccati al confine. Appello di Berlino a Bruxelles: "Aiutare Varsavia a proteggere la frontiera esterna"

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migranti al confine

POLONIA E BIELORUSSIA- Cresce la tensione al confine tra Polonia e Bielorussa, dove si trovano ammassati migliaia di migranti che Minsk, secondo le accuse, usa come 'arma' contro l'Europa. Dopo una giornata ad altissima tensione, con tentativi di forzare la frontiera e il dispiegamento di 12mila soldati polacchi, oggi i militari bielorussi hanno trasferito 500 migranti da Kuznica, alla frontiera con la Lituania, a Kadysha, nel distretto di Grodno, denuncia il quotidiano lituano Delfi. Tra i profughi trasferiti ci sarebbero anche bambini di meno di 12 anni di età.

 

POLONIA - Per il premier polacco Mateusz Morawiecki la crisi dei migranti alla frontiera con la Bielorussia, rappresenta "una minaccia alla stabilità e alla sicurezza di tutta l'Ue". "Questo attacco ibrido del regime (del presidente bielorusso Alexander) Lukashenko ci riguarda tutti - ha sottolineato ancora il capo del governo di Varsavia su twitter - Non ci lasceremo intimidire e difenderemo la pace con i nostri alleati della Nato e dell'Ue".

 

GERMANIA - Dinanzi alla crisi al confine tra Bielorussia e Polonia, la Germana rivolge un appello all'Ue perché si aiuti Varsavia. "La Polonia o la Germania non possono gestire questo da sole", ha detto al quotidiano Bild il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer. "Dobbiamo aiutare il governo polacco a proteggere la sua frontiera esterna - ha esortato - Questo sarebbe compito della Commissione europea, faccio appello perché agisca".

 

UE - Il Consiglio Ue ha adottato oggi una decisione che sospende parzialmente l'applicazione dell'accordo Ue-Bielorussia sull'agevolazione dei visti. La misura riguarda i funzionari del regime di Aleksandr Lukashenko e non i comuni cittadini della Bielorussia.

 

"Chiedo alle autorità della Bielorussia di rispettare il diritto internazionale", ha scritto ieri su Twitter il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ribadendo che "la Ue non accetterà nessun tentativo di strumentalizzare i migranti per motivi obiettivi politici". "Stiamo monitorando attentamente la situazione sui confini dell'Unione Europea", conclude.

 

Sulla situazione è intervenuta anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: "La Bielorussia deve smettere di mettere la vita delle persone a rischio, la strumentalizzazione dei migranti per scopi politici è inaccettabile". "Le autorità della Bielorussia devono capire che fare pressioni in questo modo sulla Ue attraverso la cinica strumentalizzazione dei migranti non l'aiuta ad ottenere i suoi obiettivi", aggiunge la presidente riferendo di aver parlato con il premieri della Polonia, Mateusz Morawiecki, della Lituania, Ingrida Šimonytė e della Lettonia, Arturs Krišjānis Kariņš.

 

SANZIONI - Von der Leyen ha quindi chiesto agli Stati della Ue "che approvino finalmente un regime ampliato di sanzioni contro le autorità bielorusse responsabili di questo attacco ibrido". "In particolare - prosegue la nota - la Ue sta esplorando come sanzionare, anche attraverso l'inserimento in black list, compagnie aeree di Paesi terzi coinvolte nel traffico di esseri umani".

 

NATO - Esprime preoccupazione la Nato che definisce l'uso, da parte del regime a Minsk, dei migranti per esercitare pressioni sull'Unione europea, un passo "inaccettabile" considerato come "tattica ibrida" contro Polonia, Lituania e Lettonia, "contrario al diritto internazionale". L'Alleanza atlantica "è pronta ad assistere ulteriormente i nostri alleati e mantiene la sicurezza nella regione", ha affermato una fonte della Nato.

 

Lituania vara stato emergenza in regione confine

 

La Lituania ha intanto introdotto lo stato di emergenza nelle regioni al confine con la Bielorussia dopo che ieri migliaia di profughi sono stati indirizzati dalle autorità bielorusse al confine con la Polonia. "La decisione è stata presa tenendo presente l'aggravarsi della situazione al confine, sarà ora il Parlamento a dovere approvare il provvedimento", ha dichiarato la Premier, Ingrida Simonyte. Lo stato di emergenza, se approvato, entrerà in vigore dalla mezzanotte di domani, per la durata di un mese. Riguarderà il confine con la Bielorussia e in una zona cuscinetto di cinque chilometri dalla frontiera, così come i centri di accoglienza dei migranti già entrati in Lituania dalla Bielorussia.

 


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