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29 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

"Mi hanno rasato il gatto": ormai è emergenza maltrattamenti

Gatti picchiati, cani investiti e abbandonati ma ora anche animali oggetto di “strane” attenzioni

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

PIEVE DI SOLIGO – Una signora di Pieve di Soligo ha pubblicamente denunciato che al suo gatto è stato rasato il pelo. Un fatto strano ma anche inquietante: l’aspetto della rasatura è analogo a quello che viene fatto alle bestiole per un intervento di sterilizzazione. Inevitabilmente la proprietaria del micio è arrabbiatissima per l’accaduto anche perché il suo gatto è particolarmente casalingo e non si avventura nel quartiere “in cerca di guai” o disturbando il vicinato.

Oramai è un dato di fatto a Pieve di Soligo e non solo, anche nei Comuni vicini, le segnalazioni si susseguono e viene da pensare che si stia verificando una vera e propria emergenza in ordine al maltrattamento d’animali. Solo pochi giorni prima una signora segnalava di aver assistito sconvolta all’investimento di un cane da parte di un automobilista che incurante non solo non si è fermato ma non ha nemmeno rallentato, per non parlare del bel micio di cui vi abbiamo già dato conto, picchiato con un bastone fin quasi a fargli perdere un occhio. Quanto alle sparizioni, oramai sono all’ordine del giorno.

Opportuno quindi ricordare agli autori di questi atti odiosi che il maltrattamento d’animali è un reato penale previsto dall'articolo 544-ter, dove si legge: "1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro. 2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. 3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell'animale".

 



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Ingrid Feltrin Jefwa

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