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16 aprile 2024

Nord-Est

Mestre, aggredito e derubato: i rapinatori vengono acciuffati poco dopo

La Polizia ha arrestato gli aggressori, finiti in carcere a Verona. Tutti i coinvolti, compreso il derubato, sono stati multati per il mancato rispetto delle disposizioni anti-Covid

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foto d'archivio

MESTRE - Fermato da due rapinatori, prima di essere derubato viene aggredito perchè si era ribellato.

È accaduto la notte scorsa a Mestre, nella zona della Chiesa di Via Bembo. Intorno alle due, un uomo ha chiamato il 113 per segnalare la presenza di un soggetto con le mani insanguinate che chiedeva l’intervento della Polizia.

Si trattava di un uomo di origine marocchina rapinato poco prima, secondo quanto egli stesso ha riferito agli agenti che lo hanno trovato con delle ferite da taglio ad una mano.

Due nordafricani lo avevano minacciato con un coltello e una bottiglia rotta, intimandogli di consegnare loro il giaccone ed il portafoglio. L’aggredito si era ribellato ed è stato aggredito e ferito alla mano sinistra.

I due rapinatori si erano allontanati col giaccone e il portafoglio del malcapitato. La dettagliata descrizione dei due malfattori ha permesso agli agenti di rintracciare i due poco dopo in via della Pila a Marghera, in uno stabile abbandonato.

Dopo una rocambolesca fuga che li ha visti saltare giù dal primo piano ed allontanarsi correndo verso la tangenziale, i due sono stati bloccati in via Piave; avevano entrambi i vestiti macchiati di sangue ed il primo presentava ferite da taglio alla mano destra, il secondo invece aveva documenti d’identità risultati rubati nel 2019.

Portati in Questura, hanno fornito false generalità, reato per il quale sono stati successivamente denunciati. I 2 sono risultati essere R.T e A.L., entrambi tunisini e con numerosi precedenti per reati contro la pubblica amministrazione, la persona, il patrimonio, in materia di immigrazione clandestina e stupefacenti.

Riconosciuti dalla vittima, sono stati sottoposti a fermo per il reato di rapina aggravata in concorso e trasferiti alla casa circondariale di Verona, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Tutti i coinvolti, compreso il derubato, sono stati multati per il mancato rispetto delle disposizioni per il contenimento dell’epidemia.

 



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