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28 marzo 2024

Castelfranco

Il mercato di Pieve de Grappa diventa "Mercato storico"

233 anni di commercio sono stati ora inseriti nell’albo regionale delle attività con valore storico

| Maria Elena Tonin |

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| Maria Elena Tonin |

Il mercato di Pieve de Grappa diventa

Foto di Simone Zonta



PIEVE DEL GRAPPA - Da sempre, alla domenica mattina, si va "al marcà a Crespan", punto di riferimento per la pedemontana del Grappa e non solo, anche in tempi di ipermercati. Da ottobre, il mercato di Pieve de Grappa, diventa "Mercato storico". È stato infatti inserito tra i luoghi storici del commercio, nell'albo regionale che sostiene le attività commerciali con valore storico o artistico con più di 40 anni.

Ma il mercato di Pieve del Grappa, di anni, ne ha ben di più: il primo cenno di mercato a Crespano risale infatti al 1787, anno in cui i capi famiglia crespanesi votarono l'invio di una supplica a Venezia per ottenere l'istituzione di una "fiera franca". Ne rimane testimonianza l'iscrizione ancora ben visibile, sulla colonna nord del Duomo.

"Questo è solo il punto di partenza" spiega l'assessore alle attività produttive Lorenzo Fabbian "partiamo dalla ricollocazione dei posteggi e dalla suddivisione in aree merceologiche, ma siamo convinti che questo progetto di riqualificazione darà nuova linfa al mercato, che nel tempo si è un pò spento." Un restyling atteso da anni, per ridare un'anima al mercato e risolvere alcuni problemi di viabilità.

Nel 2013 il comune aveva lanciato un concorso di idee per immaginare il mercato del futuro. Oltre 250 questionari ritornati al comune, che finirono in un documento curato da Alessandro Minello e l'Università Ca Foscari di Venezia, rimasto lettera morta. Da anni, i cittadini di via Piave lamentano il parcheggio selvaggio e pericoloso, nell'area a sud della chiesa per risparmiare l'euro del parcheggio ufficiale.

"Sono anni che chiediamo, inutilmente, al comune di rendere più chiara la segnaletica nella via, di mandare qualche vigile a fare multe, mettere dei dossi o rendere la strada a senso unico" racconta Miriana, che di professione fa l'autista di autobus "Qui la domenica è pericoloso. Una collocazione diversa farebbe bene anche al mercato, gli spazi ci sono e non servirebbe chiudere il paese."

Memorabile, tra i tanti aneddoti che i residenti potrebbero raccontare, la squadra di calcio che qualche anno fa scese a spostare un'auto che impediva il passaggio al loro bus o, quattro anni fa, il camion dei pompieri, arrivato in occasione di un crollo di un pezzo di casa, che rimase incastrato.

 



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Maria Elena Tonin

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