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29 marzo 2024

Oderzo Motta

In memoriam di Maria Barbara Bach

La Casetta di Parise a Salgareda ospita la presentazione di "Johann Allein", libro di Alvise Filippo Stefani

| Lieta Zanatta |

| Lieta Zanatta |

In memoriam di Maria Barbara Bach

SALGAREDA – Johann allein”. Dove “allein” nella lingua tedesca vuol dire “solo” e Johann è il famoso musicista Johann Sebastian Bach. Solo, perché privato dell'affetto di Maria Barbara Bach, l'adorata moglie mancata improvvisamente mentre lui, musicista di corte, era all'estero con il duca Leopoldo di Köthen.

E' il titolo del libro di Alvise Filippo Stefani “In memoriam di Maria Barbara Bach” che verrà presentato in anteprima domani 1 agosto alle 18 nell'incantevole corte della Casetta delle fate di Goffredo Parise a Salgareda.

Un lavoro che ha vinto la seconda edizione del Premio Lorenzo da Ponte nel 2019 e che si colloca nel 300^ anniversario della scomparsa della prima moglie di Bach. A introdurlo sarà Mara Zia della casa editrice Diastema che ne ha curato la pubblicazione.

Presente sarà Donella del Monaco, presidente onoraria del Premio e la violinista Alice Bettiol, che intervallerà alcuni brani di Bach.

Una storia curiosa quella della nascita di questo libro, sortita tra le note di sonate e partite per violino solo di Bach, che Stefani, provetto violinista 25enne di Roncade, studiava.

“Alvise si chiedeva come fosse possibile creare questa musica così particolare e intensa. Cosa poteva avere avuto dentro di sé Bach mentre la scriveva. Quali accadimenti potevano avergli suscitato queste note” spiega Mara Zia. “Così lo studio diventa una ricerca sulla vita personale del celebre musicista tedesco, vissuto tra il 1685 e il 1750. E scopre che queste musiche sono state scritte nel 1720, dopo la morte dell'amata moglie, Maria Barbara, la cugina di secondo grado che gli aveva dato sette figli”.

Una morte improvvisa, forse dovuta a complicazioni di una nuova gravidanza, o forse conseguenza di un infezione. Ma la cosa lo gettò nello sconforto, e le note furono l'unico lenimento al dolore.

Stefani indaga sul rapporto tra i due e concepisce il lavoro di “Johann Allein” con capitoli in cui alterna in chiave romanzata le vicende della coppia in absentia e in presentia di Maria Barbara, dopo la sua morte e mentre era in vita” spiega ancora Mara Zia.

Quindi scrive la storia dei due all'indietro, con Maria Barbara musa ispiratrice.

“Ci sono diversi momenti onirici, visioni, sogni, riflessioni a cui l'autore dà molta importanza per l'elaborazione del lutto. Ma l'argomento trattato non è cupo o triste, perché ad emergere è la luce su tutto, la speranza che conduce a un finale molto bello. La figura di Maria Barbara si para davanti a Bach con la musica, la stessa che lui scriverà”.

La stessa per sonate e violino solo studiate da Alvise Stefani e che alla casetta delle fate verranno rievocate da Alice Bettiol.

In collaborazione con il Comune di Salgareda, Comune di Ponte di Piave, Casa di Cultura Goffredo Parise.

In caso di pioggia l'evento è annullato.

Info: Prenotazione obbligatoria. E-mail info@diastemastudiericerche.org.

Tel. Mara: 348 5603992; Margherita: 349 6632301; Moreno: 348 3235822.

 



Lieta Zanatta

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