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29 marzo 2024

Montebelluna

Memoriale Grande Guerra, a Villa Pisani 24 sale accompagnano il visitatore

La struttura aprirà il prossimo 3 novembre

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Memoriale Grande Guerra, a Villa Pisani 24 sale accompagnano il visitatore

MONTEBELLUNA – Il Memoriale Veneto della Grande Guerra di Villa Pisani accompagnerà i visitatori in un lungo percorso per capire il conflitto ed il contesto storico.

Ecco com’è il percorso espositivo, suddiviso in 24 sale differenti.

 

Esterno

All’esterno sono previsti contenuti informativi e di orientamento all’utente.

 

Biglietteria Lo spazio di biglietteria oltre ad essere connesso ai servizi accessori quali shop e guardaroba offre al visitatore info-point di orientamento rispetto ai servizi offerti all’interno del memoriale e ai luoghi esterni (percorsi di visita sul territorio, ristorazione, accoglienza, eventi etc.).

 

Sala 1 – Concept Inconsapevolmente nel quotidiano viviamo e ci muoviamo su contesto fisico, economico, sociale, politico e culturale fortemente determinato dall’evento della Prima Guerra Mondiale. Molte tecnologie che hanno migliorato la qualità della nostra vita sono conseguenti alle innovazioni legate alla Grande Guerra, viaggiamo su linee ferroviarie costruite durante la quella guerra, percorriamo sentieri di montagna che sono stati tracciati dai soldati per raggiungere le trincee, le stesse guerre e atti terroristici che contraddistinguono la nostra epoca sono la conseguenza di scelte politiche fatte alla fine della prima Guerra Mondiale. In questa sala un video stimolerà il visitatore a riflettere su tutto questo.

 

Sala 2 - Il contemporaneo In questo spazio ciò che è stato presentato nel video della sala 1 viene disarticolato per singoli ambiti (lo spazio fisico geografico, i confini e il terrorismo, le nuove migrazioni, la politica e l’economia, il dominio della tecnica e degli apparati) attraverso l’uso di tecnologie multimediali e di apparati grafici.

 

Sala 3 - La guerra prima della guerra: l’800 e la la Belle Epoque Sono gli ultimi anni della Belle Epoque con i suoi profondi contrasti sociali, con i grandi movimenti culturali e artistici, che gettano le basi concettuali, filosofiche e politiche del conflitto. La Prima Guerra Mondiale fu uno di quegli eventi, che produsse numerosi cambiamenti non solo di portata macroscopica, modificando i confini geopolitici dell’Europa, ma anche microscopica in quanto andò a influenzare la vita del singolo individuo, cambiandone radicalmente il modo di pensare e di agire. Fu la Guerra moderna per antonomasia. In questa sala il visitatore potrà esplorare virtualmente la produzione artistica e culturale della Belle Epoque, immergersi nella modernità di inizio secolo e comprendere le cause della Prima Guerra Mondiale.

 

Sala 4 - L’assassinio di Francesco Ferdinando “Due colpi di pistola, dieci milioni di morti, la fine di un mondo” (Gentile 2015): in una rappresentazione immersiva dell’assassinio di Francesco Ferdinando il visitatore verrà proiettato dentro l’evento bellico della Grande Guerra.

 

Sala 5 - La cronologia della Grande Guerra Una rappresentazione ad anfiteatro da conto della non linearità cronologia della Grande Guerra, sia dal punto di vista dei luoghi, che degli eventi e dei protagonisti. Nei cinque anni di guerra decine di nazioni di tutto il mondo vengono coinvolte nell’evento. La rappresentazione cronologica si svolge secondo tre linee temporali, a livello europeo/internazionale, nazionale e locale, secondo eventi che si svolgono in modo sincronico o diacronico nei tre principali fronti. Il visitatore viene accompagnato nella conoscenza e interpretazione dei diversi eventi attraverso video, postazioni multimediali e un apparato grafico/iconografico.

 

Sala 6 - La guerra immaginata L’illusione di una guerra breve che porta i soldati con le loro uniformi dai colori sgargianti al fronte nei primi mesi della guerra si scontra con la realtà di una guerra lunga e disastrosa per tutti dove il dominio della tecnica e degli apparati determina lo svolgimento e le sorti del conflitto.

 

Sala 7 - La scala della retorica C’è molta retorica nelle dichiarazioni di guerra dei diversi stati, che traspare sia nelle proclamazioni, che nei testi dei giornali dove ritorna l’idea della guerra lampo che offrirà ai vincitori l’opportunità di essere leader europei e mondiali. Il visitatore verrà coinvolto in tutto questo attraverso una proiezione sul vano scala che precede l’esposizione al primo piano.

 

Sala 8 - La guerra reale, la guerra di posizione Il badile è uno strumento irrinunciabile nell’equipaggiamento del soldato nella costruzione di micromondi alieni dalle trincee, alle città di ghiaccio, alle gallerie. La guerra reale è quella della trincea, una guerra stanziale, di stallo, dove vincere dipende dalla quantità di soldati che le nazioni possono mettere in campo e sacrificare, dalle innovazioni tecnologiche, dalla capacità di sopravvivere e conquistare territori anche in luoghi estremi. E’ una guerra di posizione ed è necessario costruire un apparato logistico e strategico che permetta di portare continui rifornimenti al fronte di soldati, materiali, vettovagliamenti, assistenza medica. L’ingegneria diventa fondamentale per costruire nuove infrastrutture, dalle ferrovie, alle teleferiche, alle strade. Il visitatore viene immerso nella realtà del bombardamento delle città e al fronte, e condotto nell’esplorazione della città di ghiaccio della Marmolada. Installazioni multimediali, interattive e sperimentali consentiranno di approfondire i temi della guerra di posizione.

 

Sala 9 - La guerra tra cielo e mare In una guerra di posizione sempre più di stallo spostare dalla terra ad altri ambienti l’offensiva, utilizzando tecnologie sempre più sofisticate poteva costituire un vantaggio. In realtà durante la prima Guerra Mondiale, le offensive in mare con le navi e i primi sottomarini, o quelle dal cielo, nonostante i grandi progressi nei mezzi e nelle armi non saranno determinanti per designare i vincitori, ma getteranno le basi per come sarà combattuta la seconda guerra mondiale.

 

Sala 10 - Geografia e geologia nella Grande Guerra Le relazioni tra le scienze della terra e le attività militari nella loro più vasta accezione sono molteplici. Gli eserciti impiegano la geologia, così come la geografia e la geomatica, come uno strumento per acquisire un maggior controllo del campo di battaglia e dei contesti territoriali nei quali vengono svolte operazioni o sono installate le infrastrutture logistiche. Il visitatore potrà conoscere gli strumenti del geografo di inizio secolo e comprendere con le carte geografiche siano strategiche per fare la guerra.

 

Sala 11 - Panorami di Guerra Grazie ad una installazione multimediale di tipo CAVE sarà possibile entrare nei campi di battaglia e osservare a 360° i panorami i guerra da Cima Grappa, dall’Ortigara etc. ascoltando le interviste di coloro che hanno vissuto i tragici eventi che hanno portato alla morte di tanti soldati.

 

Sala 12 - Il soldato In una sala affrescata del ‘500 viene proposta una riflessione sul soldato trasformato in semplice pezzo biologico di ricambio, svuotato della propria umanità. Un’installazione fatta di ombre e parole scritte sulle pareti di un umanesimo perduto invita ad incontrare coloro che hanno lasciato la propria casa, da ogni angolo del pianeta, per combattere una guerra che non immaginavano essere così crudele, estenuante e alienante. Milioni di uomini subirono la drammatica educazione della trincea e ne uscirono segnati sul piano psichico e fisico.

 

Sala 13 - Il quartier generale Il quartier generale è il luogo dove si decidono non solo le sorti della guerra, ma anche quelle dei soldati che vengono spostati come bandierine o soldatini di piombo su un tavolo da gioco. Le voci dei generali italiani, francesi, inglesi e austriaci risuonano allo stesso modo e in questo percorso museale a questo punto risulta chiaro che la Grande Guerra assume prospettive e contenuti diversi a seconda da dove la si guarda, da chi la guarda. Non è più questione di chi vince o perde ma di quanta umanità e civiltà si sta perdendo.

 

Sala 14 - La propaganda La narrazione dell’inferno al fronte negli anni del conflitto avvenne sotto le lenti deformanti della censura e della propaganda nell’arena dell’opinione pubblica, che non rappresentava l’opinione di tutti, ma solo di chi vi aveva accesso, quindi non la voce delle masse popolari. Su due livelli, quasi in un’arena, vengono rappresentate in un confronto continuo le scritture della propaganda e quelle della verità scritta dai protagonisti più umili della guerra.

 

Sala 15 - Il teatro della memoria All’interno del memoriale è allestito uno spazio di rappresentazione dove mettere in scena il cinema documentario storiografico o di racconto della Grande Guerra da quello contemporaneo al periodo bellico e post bellico intriso di propaganda e retorica, a quello di oggi.

 

Sala 16 - Una società in cambiamento La gigantesca macchina bellica indusse traumi e trasformazioni sociali irreversibili. Fra le implicazioni più evidenti, vi furono l’evoluzione e l’emancipazione forzata delle donne, i migliaia di profughi costretti a distribuirsi nelle retrovie o a emigrare in altre regioni dei loro paesi, le tensioni sociali durante e dopo il conflitto. Testimonianze ricostruite associate a immagini e video offrono al visitatore spaccati di questa società in evoluzione.

 

Sala 17 - Eros e thanatos, la guerra alienante Le immagini più drammatiche e cruente della guerra, sfuggite alla censura, ci offrono uno spaccato della guerra che spesso viene dimenticato o nascosto perché troppo alienante o apparentemente dissacrante e immorale. Sono le immagini dell’indicibile che raccontano di bordelli dove le prostitute sono l’ancora di salvezza di tanti giovani uomini, di pezzi di arti e resti umani accatastati, privi di quell’identità che li consegna alla storia come il “milite ignoto”. L’allestimento etereo, e sospeso in un tempo e uno spazio indefinito aiuterà i visitatori adulti ad entrare in questi mondi alieni per capire fino in fondo la drammaticità della guerra e il valore della pace.

 

Sala 18 - Il dominio della tecnica: le comunicazioni Anche il settore strategico delle radio-telecomunicazioni conobbe uno sviluppo notevole durante la guerra. Fra le imprese che ne beneficiarono, vi furono anche le industrie di Guglielmo Marconi. Di lì a poco, la radio sarebbe entrata nell’esperienza quotidiana di milioni di persone. La comunicazione via radio costrinse gli esperti di crittografia a costruire codici non solo scritti ma anche verbali. I visitatori in questo spazio potranno sperimentare queste tecniche e comprenderne la portata anche con riferimento all’oggi.

 

Sala 19 - Il dominio della tecnica: le armi Durante la guerra la diffusione di mitragliatrici leggere, mortai e granate da fucile ebbe l'effetto di incrementare di cinque volte la capacità di fuoco della fanteria, parallelamente a un netto incremento di potenza di fuoco delle artiglierie in termini di numero, gittata e calibro. Le principali nuove armi usate nella prima guerra mondiale, quali i gas, lanciafiamme e carri armati, vengono presentate al visitatore con l’obiettivo di guardare a queste innovazioni tecniche come strumenti di distruzione di massa.

 

Sala 20 - Il dominio della tecnica: la guerra documentata Una documentazione cruda della violenta semantica del conflitto arriva dagli archivi fotografici. La nuova arte, la fotografia, fu immediatamente impiegata dai militari. Il visitatore potrà soffermarsi a leggere ed interpretare questo patrimonio visivo, scoprendo il valore di queste immagini come patrimonio culturale in quanto memoria condivisa di un passato che segna così pesantemente il nostro contemporaneo.

 

Sala 21 - Il dominio della tecnica: la medicina La medicina e la chirurgia trovarono nella Grande Guerra un imprevisto, enorme, laboratorio sia per gli interventi d’emergenza, sia per la sperimentazione, stante l’abbondanza di corpi e l’estrema varietà delle lesioni che presentavano. L’esposizione di questa sala guarda però alla medicina nella prospettiva positiva della cura, assistenza e sostegno a coloro che combattevano una guerra che feriva il fisico, ma ancor più la mente. La testimonianza di un medico del tempo, le tante innovazioni della tecnica medica e la presentazione delle tante discipline che nascono proprio durante ed in funzione della Grande Guerra portano il visitatore dentro a questo tema, che trova sintesi in questa sala, ma che in realtà è trasversale a tutte le altre tematiche affrontate.

 

Sala 22 - La distruzione e la costruzione Alla fine di cinque anni di combattimenti la Grande Guerra lascia interi territori, paesi e città devastati e distrutti. Abitazioni civili, ma anche spazi pubblici, straordinarie opere di architettura e arte che erano sopravvissuti con magnificenza allo scorre dei secoli erano andati persi o irrimediabilmente danneggiati. Si poneva quindi il grande problema della ricostruzione. Quali sono state le scelte e come si è ricostruito nel dopoguerra è quanto viene presentato in questo spazio del Memoriale che è di transizione e introduzione alla riflessione finale sull’attualità della Grande Guerra.

 

Sala 23 - La scala della memoria La dichiarazione di fine della Guerra e della vittoria italiana apre il periodo dell’elaborazione della memoria che porterà alla costruzione di simboli totemici come i monumenti, di luoghi della celebrazione dell’eroismo e mitizzazione della guerra e di cimiteri tematici.

 

Sala 24 - La Grande Guerra non è mai finita Cent’anni di storia da quel primo conflitto mondiale sono presentati in una spirale di immagini e video che riporta il visitatore al contemporaneo. Oggi la Grande Guerra è più che mai presente nelle forme degli scontri che insanguinano il Medio Oriente, nelle tensioni fra Est e Ovest Europa, nella pervasività della tecnica che condiziona la vita quotidiana di miliardi di uomini e donne. Al termine del percorso il visitatore viene invitato a riflettere sul senso dell’Unione Europea in un momento di dilagante euroscetticismo e sul significato della pace.

 



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