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29 marzo 2024

Cronaca

"I medici di base privati confermano l’indebolimento insostenibile della sanità pubblica veneta"

"Non è un fenomeno naturale, ma è conseguenza di 20 anni di tagli al personale e alle strutture sanitarie pubbliche"

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

medici di base privati

VENETO - ­ "La nascita di ambulatori in cui opereranno come "medici di base” dei dipendenti (sia medici che infermieri) di una società privata è la conferma che il progressivo indebolimento della sanità pubblica veneta è ormai a livelli insostenibili e che è a rischio per i veneti il diritto alla salute, inteso come accesso a un servizio sanitario universale e gratuito - si legge in una nota del Gruppo regionale Sanità della Sinistra Italiana del Veneto -. Dopo che sono stati affidati a cooperative e a “medici a gettone” interi reparti ospedalieri e perfino alcuni pronto soccorso, dopo che le liste di attesa hanno costretto i cittadini a rivolgersi alle strutture private per prelievi, analisi, visite specialistiche, ora la chiusura degli ambulatori dei medici di famiglia soprattutto nelle aree decentrate spingerà i pazienti a pagare non solo i 20 euro per farsi visitare da un medico non specializzato, ma anche l'intero costo dei medicinali, esami o visite specialistiche che questo prescriverà".

"Come Sinistra Italiana denuncia da tempo, la crescita esponenziale della sanità privata nel Veneto: non è un fenomeno naturale, ma è conseguenza di 20 anni di tagli al personale e alle strutture sanitarie pubbliche, sia ospedaliere che territoriali, attuati dalla Regione a partire dalle aree periferiche, per creare "vuoti sanitari" disponibili per l'insediamento del privato - prosegue il gruppo -. La mancanza di personale è stata aggravata dal numero chiuso nelle facoltà di Medicina e dall’insufficiente numero di borse di studio per la specializzazione dei laureati, di cui sono certo responsabili i governi nazionali. Ma la Regione cosa ha fatto per finanziare più corsi di specializzazione? Poco per non dire nulla rispetto alla gravità della situazione".

Quindi la conclusioni: "Inoltre, se il problema è quello della carenza di medici e di infermieri, perché le strutture private continuano a trovare e ad assumere gli uni e gli altri? Sappiamo tutti benissimo che molti medici abbandonano le strutture pubbliche perché in quelle private troveranno ritmi di lavoro più sostenibili e una retribuzione migliore. Va detto che i medici delle strutture pubbliche venete sono tra i peggio pagati d’Italia. A preoccuparci è anche un altro aspetto. Sembra, infatti, che Fratelli d’Italia intenda mettere in discussione la nascita delle “case di comunità” come presidio sanitario diffuso sul territorio: il partito di Giorgia Meloni intenderebbe puntare sul ruolo dei medici di base e delle farmacie che, tra l’altro, almeno nel trevigiano, dovrebbero affiancare proprio i medici di base privati. Rischiamo, insomma, che le decisioni del prossimo governo rafforzino questa deriva del servizio sanitario verso un intervento sempre più ampio del settore privato. A questa deriva noi di Sinistra Italiana ci siamo sempre opposti, con le nostre idee e le nostre proposte concrete, e continueremo ad opporci sul nostro territorio e attraverso i nostri rappresentanti in Parlamento".
 

 



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Ingrid Feltrin Jefwa

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