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29 marzo 2024

Castelfranco

Mazzorato: dal requiem per Priebke ai "forconi". Con la stessa maglietta

Presidi a Resana e Silea. Con la benedizione di Zaia

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L'ex sindaco di Resana Loris Mazzorato al presidio

RESANA - In provincia di Treviso si è estesa durante l'arco della giornata l'onda lunga della protesta dei forconi veneta. Oltre al casello dell'A27 di Conegliano, ci sono stati presidi alla rotonda di Silea, all'uscita dell'autostrada di Treviso Sud. A Resana erano una cinquantina, questo pomeriggio, i partecipanti allo sciopero. Con il "forcone" (cioè con bandiera e cartellone) in mano, l'ex sindaco Loris Mazzorato, noto per aver partecipato (in prima fila) al requiem per il nazista Erch Priebke, celebrata dal lefebvriano don Abramo Floriano Abrahamowicz. L'ex primo cittadino (esplulso dalla giunta proprio in seguito al caso-Priebke), si è presentato alla manifestazione con la stessa maglietta indossata durante l'inciriminata cerimonia: "Crimini di stato" si poteva leggere sotto il giubbettino catarifrangente.

Si sono scaldati con vino e castagne, i manifestanti. Facendo svolazzare bandiere e slogan. Il traffico non ha subito alcun blocco, solo lievi rallentamenti in alcuni momenti. Ma in tutta la regione, i manifestanti si sono fatti vedere. A Soave (Verona) il casello sulla A4 è stato chiuso in entrambi i sensi per la presenza di mille manifestanti e 30 mezzi pesanti; lungo la stessa arteria autostradale, a Montecchio (Vicenza), la protesta ha visto schierate 150 persone e 10 mezzi pesanti, con chiusura del casello. Problemi anche a Vicenza ovest, dove i manifestanti erano 150. Rallentamenti, poi, lungo la A13, all'altezza di Padova zona industriale, per la presenza di 80 manifestanti, e a Cittadella, lungo la regionale 53, dove si è formata una coda di due chilometri.

I manifestanti hanno la benidizione di Zaia: "I temi sollevati sono sacrosanti", ha dichiarato infatti il governatore del Veneto. Si tratta, per Zaia, di questioni connesse a "un Paese che non dà risposte ai nostri imprenditori, di un'economia che non riparte a causa della cialtronaggine di molti amministratori a livello nazionale, e dell'impossibilità di sbarcare il lunario in virtù di una macchina burocratica che ci sta opprimendo". "Per cui - conclude - siamo solidali con questa protesta, nella speranza che poi non trascenda e non crei problemi".

 


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