13 dicembre 2024
Categoria: Notizie e politica - Tags: Matteo Renzi, TROIKA, F.M.I.
Così alcuni portavoce del M5S, hanno definito Renzi dall’aula parlamentare.
Si è scatenato il putiferio, ritenendola un’offesa.
Ma non è un’offesa, è la verità.
Questa classe politica è totalmente figlia di troika.
Troppo facile bollare tutto con i doppi sensi, in realtà non esiste un’altra parola per definire la… troika
(da wikip. In ambito europeo, il termine è stato largamente utilizzato per indicare la delegazione tripartita formata dagli emissari di Banca centrale europea, Fondo Monetario Internazionale e Unione Europea)
Ecco un breve sunto di quello che accadrà in Italia a breve ( ricordo ai lettori, che le previsioni che alcuni di noi fecero alla fine del 2011, circa il governo Monti, si sono avverate).
Francesca
Perfino il Financial Times, pochi giorni fa, rivolgendosi a lui, precisava che a nulla serviranno le fantomatiche riforme perché il vero problema dell’Italia è l’euro (ovviamente nessun quotidiano o media italiano, nonostante si tratti di un quotidiano di caratura internazionale, ha solo minimamente accennato la notizia).
Queste le parole del Financial Times: “Il nuovo Primo Ministro italiano […] governerà un Paese con 3 fondamentali problemi economici: un debito molto grande, nessuna crescita, e l’appartenenza a un’unione monetaria disfunzionale. La situazione è economicamente insostenibile. A meno che l’Italia non torni a crescere, il suo debito diventerà sempre più paralizzante…”
Per non parlare di quanto ha riportato oggi sempre il Financial Times: “… il suo discorso è stato fiacco, con pochi dettagli e non spiega in che modo effettuerà le riforme.”
Non c’è nulla da spiegare perché le riforme non ci saranno o, meglio, saranno poche.
Quelle poche riforme tenderanno a far sì che vengano messe le mani nei risparmi dei cittadini.
Sarà quella la principale forma di finanziamento con cui proverà a rilanciare le imprese senza alcun risultato, perché non farà altro che impoverire l’Italia in tutti i settori. Interessante l’esclusiva, pubblicata da Reuters, che mette in luce come l’Unione Europea abbia imposto di toccare i risparmi personali dei cittadini europei, anche con prelievi coatti (cosa comunque già accaduta a Cipro), al fine di recuperare soldi per colmare i debiti degli Stati e per finanziare le imprese, visto che le banche hanno deciso di continuare a non prestare più denaro.
Ergo, Renzi si è solo limitato a fare quello che i suoi padroni in Europa gli hanno ordinato.
Intanto Nigel Farage, eurodeputato inglese anti-euro, continua la sua lotta al sistema europeo (bancocrazia) accusando i suoi colleghi di essere colpevoli per la falsa crisi economica causata appositamente dalle banche.
Farage avvisa: “Se avete dei risparmi nelle Banche europee tirate via i vostri soldi, perché, quando saremo nella prossima fase del disastro, verranno a cercare proprio i vostri risparmi.”
di Gianni Lannes
Il terzo primo ministro extraparlamentare, senza alcuna legittimazione elettorale, in violazione della volontà popolare che ha votato tre schieramenti diversi, nel giro di 26 mesi è sbucato dal retrobottega del PD ed è stato imposto dall'abusivo capo dello Stato pro tempore, Giorgio Napolitano.
Matteo Renzi, già sindaco e presidente della provincia di Firenze, il 5 agosto 2011 è stato condannato dalla Corte dei Conti (sezione giurisdizionale della Toscana) per danno erariale.
Certo, la notizia è datata , ma non se ne parla.
E ciò dà la misura del livello di degrado istituzionale. Insomma, al peggio non c'è mai fine. E il più pulito - come recita un vecchio adagio - c'ha la rogna.
A proposito, dove sono le qualità morali, umane, intellettuali, sociali, culturali e politiche per assurgere alla carica di presidente del consiglio dei ministri?
Molti tra i più accorti osservatori della realtà italidiota ricorderanno la recente uscita televisiva rivelatrice di Renzi alla trasmissione Ballarò (servizio Rai), quando annunciò, senza un contraddittorio e senza che qualcuno lo mettesse prontamente in riga per la grave minaccia che aveva profferito pubblicamente, un trattamento sanitario obbligatorio per gli iscritti al PD, avvistatori di scie chimiche.
Non dimenticate, che lo stesso Renzi, è sostenuto dal clan De Benedetti (Sorgenia, L'Espresso, La Repubblica, Radio Capital) in affari con i criminali internazionali Rothschild.
A proposito: l'israeliano Gutgeld, eletto in Parlamento (residente a Milano ma candidato in Abruzzo) è il consigliere economico del Renzi.
Per la cronaca: questo Parlamento è abusivo poiché eletto in base alla legge 270/2005, dichiarata inconstituzionale dalla Consulta.
Ergo: qualunque azione mettano in atto i boiardi di Stato per conto straniero, è assolutamente illegale.
Nessuno più si scandalizza o si indigna perché va in onda quotidianamente l'assuefazione al peggio, e mancano gli anticorpi etici.
Se non fosse un dramma in atto, sarebbe una barzelletta questa Italietta delle banane telecomandata dai lacché.
Liberiamoci dalle catene, spazziamo via il giogo straniero.
Su la testa!
23.2.2014
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/02/matteo-renzicondannato-dalla-corte-dei.html#more
di Gianni Lannes
Uno affidabile per il lavoro finale che porterà l'Italia dentro il baratro.
Pier Carlo Padoan?
In Argentina lo ricordano per unica ragione: aver spinto il Paese sudamericano nell’abisso economico.
Ex dirigente del Fondo monetario internazionale,
ex consulente della Bce ed
ex vice segretario dell’Ocse.
Ecco un telegrafico identikit del nuovo titolare dell’economia telecomandata dall'estero.
In altri termini, uno sicuro per il sistema di potere dominante.
Rammentate cosa dichiarò un anno fa il neo ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan?
Testuale: «La riforma Fornero è stato un passo importante per la risoluzione dei problemi dell’Italia».
Avete capito ora cosa ci attende?
Padoan Scelto personalmente dal presidente abusivo della Repubblica Giorgio Napolitano e osannato dai mass media italiani.
Sentite cosa scrisse di lui sul “New York Times” il premio Nobel per l’economia Paul Krugman: «Certe volte gli economisti che ricoprono incarichi ufficiali danno cattivi consigli; altre volte danno consigli ancor peggiori; altre volte ancora lavorano all’Ocse».
Un passo indietro: Padoan era responsabile in Argentina per conto del Fondo monetario internazionale nell’anno in cui il Paese sudamericano fece bancarotta.
Allora a cosa si riferiva il professor Krugman?
Padoan è stato l’uomo che ha gestito per conto del Fondo monetario internazionale la crisi argentina.
Nel 2001, Buenos Aires fu costretta a dichiarare fallimento dopo che le politiche liberiste e monetariste imposte dal Fmi (suggerite da Padoan) distrussero il tessuto sociale del Paese.
In quegli anni il neo ministro si occupò anche di Grecia e Portogallo.
Krugman scrisse in un altro articolo che furono proprio le ricette economiche «suggerite da Padoan a favorire la successiva crisi economica nei due Paesi».(....)
Dopo la cessione definitiva della Banca d'Italia e della riserva aurifera nazionale (depositata a New York invece che a Roma) ai privati (grazie soprattutto a Napolitano), vanno in onda gli ultimi affari sporchi che distruggeranno definitivamente le risorse naturali dello Stivale.
Per farvi una minima idea di quello che bolle realmente in pentola, date un'occhiata ai progetti speculativi rilevabili in parte sul sito del ministero del cosiddetto sviluppo produttivo nonché dell'ambiente.
La crisi non è economica bensì etica, o meglio ecologica.
L'unico debito che abbiamo è con madre Natura.
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Francesca Salvador
27/02/2014 - 17:24
SPUNTI DI RIFLESSIONE...
Molte voci si sono levate a favore di Renzi, del giovane... del nuovo...
qui invece ho riportato l'altra faccia della medaglia: voci critiche, con previsioni preoccupanti...
Personalmente non ho nessuna fiducia in Renzi, se non, quella che farà esattamente le cose per le quali è stato intronizzato. E per noi cittadini, sicuramente non sarà un beneficio...
a voi la tastiera...
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Corvo Rosso
27/02/2014 - 18:07
Ideologia e realismo
Per correre dietro alla sua erudizione economica non sono andato al lavoro e mi hanno licenziato anche perché la mia giustificata assenza come oggetto indicava: lettura del perché contro o pro al neo liberismo. Ma come mi è stato detto, alla sua età ancora su queste cose?
Dica per favore gentile signora, parrucchiere permettendo e senza soffocarci con le sue continue puntualizzazioni, come la sua ideologia statalista risolverebbe e con chi fra gli attori presenti nel mondo politico, i problemi attuali italiani e, brevemente p.f. quelli del mondo tenendo conto che l’economia è una parte delle scienze sociali. Lei converrà che è facile indicare modelli, autori e libri ce ne sono in abbondanza, ma che il problema è poi applicarli, il contesto nel quale inserirli. Sarei tentato di chiederle cosa pensa della ideologia del genere se non fosse che mi impaurisce doverla seguire e farmi nuovamente licenziare. .
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Michele Bastanzetti
27/02/2014 - 18:34
AUGH GRANDE CAPO
PS: Circa Renzi... non che lo consideri un Messia. Anzi el bocia mi pare un po' sbruffoncello ma a questo punto ci ha portati una politica (nazionale) gestita da personale scadente. Eletto da un popolo che pure ha qualche problema, evidentemente. Giochiamoci questa partita, che forse è decisiva.
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Francesca Salvador
27/02/2014 - 19:14
PER CORVO ROSSO
Cit.
"Il resto non mi attrae, già dato e già mangiato qualche libro. Grazie."
se non le interessa, perchè, come dice lei, "ha già dato"
che le dovrei dire? continui pure a "mangiare" e nutrirsi tranquillamente dove ha fatto finora, per me non ci sono problemi, ma le pare? ☺
cit.
"Su Renzi poi siamo lontani da lei tanto da osservare che OT manco ha dato notizia della formazione del nuovo Governo: ma lei non ha scritto che di politica non capisce niente? "
Immagino che essere lontani da me per quanto riguarda Renzi, significhi che "è favorevole a Renzi".
Bene, ne prendo atto, io rimango contraria.
Ho scritto che non mi sono mai interessata particolarmente di politica (non mi interessano le beghe infinite e le finte baruffe fra dx e sx) e, forse, per qualcuno non ne capirò nulla, ma ho specificato più di una volta, che aldilà delle etichette politiche e SOPRATTUTTO delle roboanti dichiarazioni artatamente pronunciate in ogni dove, da tutti gli schieramenti, a me piace verificare di persona, come poi votano effettivamente questi marpioni politici.
Lo strumento esiste, e negli ultimi 2-3 anni, ho potuto verificare come, nel (quasi) segreto del voto (tanto, quanti cittadini si prendono la briga di perdersi l'ennesimo cine-giornale, per perdere tempo nei meandri del web?) sconfessino quanto pubblicamente propalato.
cit.
"Consiglierei di farsi capire dai "troi" perchè sono questi che poi votano e su cose concrete."
Immagino intenda i troll, ma per accezione, è inutile farsi capire da costoro, qualsiasi cosa si dica, viene travisata anche di fronte all'evidenza, e in questo blog, prove ne abbiamo avute a valanghe..
cit.
" E naturalmente chi vota per gli "altri" e non i "suoi", è un imbecille. Insomma voli un pò più in basso e sia meno" educativa-cattedratica" perchè altrimenti l' alto numero di post ai suoi articoli sono fatti da 4 o 5 persone. "
Mi scusi, ho mai detto questo? oppure ho mai dato indicazioni di voto? non sono qui per menare le mani di nessuno, soprattuto all'interno delle cabine elettorali, anche se c'è un sfracella-zoneerogene-primarie che come un pecorone bela ad ogni articolo:
"dicci per chi dobbiamo votare"
"dicci per chi dobbiamo votare"
"dicci per chi dobbiamo votare"
"dicci per chi dobbiamo votare"
Inoltre, qui, nessuno di voi ha la minima idea, ma nemmeno lontanamente in quale direzione politica io sia orientata.
Le assicuro che potete provarci e riprovarci, ma è impossibile.
Beh, i post saranno commentati anche da 4-5 persone ma è ovvio che chi si dichiara d'accordo con me, al secondo attacco del "Grande Troll", lascia perdere, c'è di meglio nella vita che rispondere a costui.
Fuori Oggitreviso, è diverso, spesso ci sono decine di persone che intervengono e commentano, ci scriviamo privatamente, ci incontriamo di persona ecc., insomma sto conoscendo persone con le quali posso dialogare in modo costruttivo, anche se siamo su posizioni diverse.
Cit.
"Dica per favore gentile signora, parrucchiere permettendo "
vedo che non è stato nemmeno minimamente interessato a spiegarmi che cosa intendesse con questa frase, come le avevo gentilmente richiesto.
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Francesca Salvador
27/02/2014 - 22:07
Renzi: sotto il vestito
Renzi: sotto il vestito niente
di Leonardo Mazzei
Dicono che Renzi abbia tenuto un "discorso programmatico". Lo dicono, ma nessuno sa dire cos'abbia detto. Neppure quelli che al Senato c'erano. Dunque: sotto il vestito niente. Stupore? No, dopo il discorsetto del siluramento di Letta tenuto al cospetto della direzione piddina niente può più stupire.
La sensazione è quella di una banda assetata di potere, che giunta al traguardo ancor prima del previsto adesso non sa bene cosa fare. Se questa è l'ultima carta del regime oligarchico che incatena l'Italia alla gabbia europea, allora questo regime è veramente alla frutta.
Ma cos'è davvero il renzismo? A giudicare dal discorso di ieri è il nulla circondato dal niente. Un fritto misto di frasi fatte, luoghi comuni, retorica di basso livello. Il tutto nella solita cornice iper-liberista, ma un liberismo scopiazzato, di seconda mano, logorato dal tempo e dall'esperienza della crisi. Sulla quale nulla si sa dire. Anzi, ad ascoltarlo sembra quasi che la crisi sia arrivata per caso, al massimo per responsabilità della burocrazia e di una politica troppo vecchia. Una lettura da scuola elementare, verrebbe da dire, visto che Renzi ha voluto farsi bello con qualche frase innocua sull'istruzione.
Se è ancora presto per dire cosa sia esattamente, assai più facile è capire da dove arriva il renzismo. Il processo di americanizzazione (e dunque spettacolarizzazione e personalizzazione) della politica qui ci doveva condurre. Altro che berlusconismo come "anomalia"! Se il Buffone di Arcore non sarebbe mai potuto emergere senza la legge maggioritaria, il suo pari-grado fiorentino è il figlio legittimo e naturale dell'idiozia delle primarie.
L'emersione di un simile soggetto ci parla dunque, ed in modo assai chiaro, del curioso corpaccione che l'ha prodotto. Il compagno Preve lo definiva come una specie di serpentone metamorfico, il Pci-Pds-Ds-Pd, un aggregato di potere alla perenne ricerca di un "nuovo" in grado di perpetuare i livelli di potere raggiunti, anche grazie alla cancellazione di ogni memoria storica sulle proprie origini.
Non che fosse già iscritto in qualche congiunzione astrale, ma guardando ai passaggi salienti di questo processo come stupirsi dell'esito attuale? Prendiamola da lontano, limitandoci ai leader. Il primo fu Occhetto, passato alla storia per aver fornito a Segni le firme che non avrebbe mai raccolto da solo per affossare il proporzionale. Il secondo fu D'Alema, colui che andò al governo giusto perché c'era da bombardare la Jugoslavia. Tralasciando la mesta figura di Fassino (che comunque sta anch'egli con Renzi) il terzo fu Veltroni, quello delle figurine Panini. Che è poi lo stesso Veltroni che si vantò di candidare una ventisettenne proprio in virtù della sua acclarata inesperienza. Inesperta, ma raccomandatissima, come ha raccontato Odifreddi in un gustoso articoletto, la ventisettenne è ora diventata ministro: una perfetta icona del renzismo, non c'è che dire.
Ma se alla fine il Pd ha partorito Renzi, la responsabilità maggiore ce l'ha il gruppo dirigente dalemiano (con Bersani segretario) che l'ha preceduto alla guida del partito. Un gruppo dirigente ben felice di mettersi al servizio delle oligarchie finanziarie. Un gruppo dirigente che è stato il maggior sostenitore del governo del Dracula Monti, che si è contrapposto al berlusconismo solo come campione del rigore europeista, che non ha saputo neppure gestire l'elezione del Presidente della Repubblica e che infine ha dato il via libera alle "larghe intese" con l'odiato Cavaliere. Un gruppo dirigente che non ha saputo neppure regolamentare le primarie, aprendo così la strada ad una specie di "Papa straniero", un avventuriero senza scrupoli che si è fatto forte solo per la dabbennaggine altrui.
Poco importa, ai fini di questo ragionamento, andare a vedere quali sono i "poteri forti" che stanno sponsorizzando Renzi. Quali volete che siano? Sono quelli altrettanto spregiudicati, quelli che possono permettersi di scommettere sull'ex sindaco di Firenze perché sanno di poterlo eventualmente mollare al momento che si rendesse necessario.
La cosa più interessante è però un'altra. Ed è che in fondo tutti i maggiori centri di potere sperano in Renzi. Magari non lo amano, spesso anzi lo detestano, considerandolo in fondo un dilettante allo sbaraglio. E tuttavia sono tutti costretti a sperare in lui. Perché dopo il barzellettiere, dopo il salvatore della patria, dopo il tessitore della tela di Penelope delle "larghe intese", cosa potrebbero mai inventarsi se anche lo sbruffone fiorentino dovesse fallire?
Ecco il vero punto di forza di Renzi: non solo la debolezza dei competitors politici, ma anche lo sbando, che non sottolineeremo mai abbastanza, dell'intera classe dirigente italiana. Uno sbando che ha prodotto Renzi, di una classe dominante che a Renzi deve per forza aggrapparsi.
E' per questo che il segretario del Pd può permettersi tanta arroganza. Ma fino a quando? Se torniamo al discorso tenuto al Senato c'è un nodo che verrà al pettine assai rapidamente. E' il nodo dei vincoli europei, che Renzi finge di non vedere, ma che a Bruxelles gli spiegheranno assai presto. Sull'Europa il neo-premier è tornato perfino indietro rispetto al dibattito politico precedente. Al ragionamento ha preferito uno slogan, quello degli "Stati Uniti d'Europa". Ed all'analisi della crisi dell'eurozona ha preferito l'insulsa retorica sull'europeismo alla Spinelli.
Sul programma Renzi ha detto davvero poco, ma anche quel poco - ad esempio sulla questione del "cuneo fiscale" - appare del tutto incompatibile con il vincolo del 3%, che forse vorrebbe sforare confidando sul fatto che l'Europa possa chiudere per una volta entrambi gli occhi. Speranza assai infantile, perfettamente nella natura del personaggio, ma che ben difficilmente si realizzerà. Ridicola dunque la scelta di non dir niente sulle coperture finanziarie della misura prospettata. Un metodo questo che ricorda quello del suo vero ispiratore, quel Berlusconi che l'ex sindaco ha rimesso in campo a tutti gli effetti.
Sul "cuneo fiscale", la pittoresca vaghezza del nuovo capo del governo ha raggiunto l'acme. Forse non sapeva neppure esattamente di cosa stava parlando, come il suo vice Delrio a proposito dei Bot. Sta di fatto che ha annunciato trionfante una riduzione a "doppia cifra", dunque da 10 a 99. Ma doppia cifra in percentuale o in miliardi? Come riferisce il Corriere della Sera questa mattina, qualcuno a Palazzo Chigi ha precisato che si tratta di miliardi e che non saranno neppure 10 bensì 7/8. Di questi, 5 dovrebbero andare ai lavoratori, per una riduzione fiscale mensile di circa 27 euro.
Vedremo più avanti, ma sembra proprio che la montagna abbia partorito il più classico dei topolini. Giunto al dunque, il Renzi che alle primarie diceva di voler "mettere" 100 euro nelle buste paga dei lavoratori è già sceso ai più miti consigli dettati dai guardiani dell'euro. Quelli che gli hanno messo (via Napolitano) Padoan al Ministero dell'Economia.
Ora molti si chiedono chi sia questo Padoan. E chi volete che sia! E' solo uno delle centinaia di appartenenti alla casta sacerdotale trans-nazionale che amministra la religione del tempo: quella liberista e mercatista. Eccezion fatta per i dati somatici, costoro sono in un certo senso tutti uguali. Parlano la stessa lingua, adoperano lo stesso gergo, sono transitati dagli stessi centri del potere finanziario, hanno ricoperto le stesse cariche negli stessi organismi internazionali (Fmi, Bm, Ocse, Bce, eccetera). E sono tutti addestrati per andare a dettar legge nei rispettivi governi nazionali, quando la "causa" - quella dell'oligarchia alla quale di fatto appartengono - lo richiede.
Nel caso italiano i precedenti di Monti e Saccomanni sono più che sufficienti. E Padoan è uno di loro. Di costoro si sa già cosa diranno. Del resto hanno passato una vita in giro per il mondo a dire sempre le stesse cose: "ci vuole più mercato", "bisogna liberalizzare", ma anche "privatizzare per dare efficienza", i "conti vanno tenuti in ordine", dunque bisogna "tagliare le spese", eccetera, eccetera. E se la loro politica si rivela un disastro, come nell'Europa reale della crisi infinita, avanti un altro della stessa pasta (e della stessa setta) a dirci che non si è liberalizzato, privatizzato e tagliato abbastanza. E davvero non si capisce a cosa serva una laurea e tanti studi universitari per ripetere come un disco rotto questi dogmi smentiti dai fatti.
Se Padoan è il guardiano di turno, Renzi sarà il ciarliero imbonitore dell'ennesimo governicchio di un paese di fatto commissariato da Bruxelles. Quanto possa durare questo giro di giostra non lo possiamo sapere. L'ex sindaco sa che i parlamentari non vogliono andare a casa troppo presto, e conta quindi di poter andare avanti con i loro voti. Voti non convinti, dunque, ma necessari al mantenimento del loro privilegiato "posto di lavoro".
Dalla tragedia alla farsa a volte il passo è breve, e nell'odierna situazione italiana anche il futuro "occupazionale" delle pecore ladre che pascolano nelle istituzioni è un fattore da tenere ben presente. E, tuttavia, proprio perché la situazione sociale è drammatica, Renzi sta scherzando col fuoco.
Il suo è l'azzardo del dilettante. E' alla guida di una maggioranza malferma, condizionata da un pezzo della coalizione elettorale avversaria. Un coacervo che rappresenta sì e no - lo vedremo alle prossime elezioni europee - il 40% degli elettori. Certo, può contare sulla "non opposizione" di Forza Italia, ma questo appoggio esterno vi sarà solo fino a quando converrà al Cavaliere. Una convenienza che verrà a mancare tanto prima, quanto prima la popolarità di Renzi inizierà a scemare.
Se i tempi non sono facilmente ipotizzabili è dunque invece prevedibile che Renzi andrà a sbattere. E con lui l'intero Pd, vista anche l'infima qualità delle altre componenti interne. Da quella che con Cuperlo ha steso per prima il tappeto rosso che ha condotto lo sbruffone a Palazzo Chigi, a quella civatiana del "vorrei ma non posso". E' possibile, a modesto avviso di chi scrive perfino probabile, che con Renzi avrà fine anche il curioso serpentone metamorfico Pci-Pds-Ds-Pd. Bene, quando avverrà, se avverrà, non saremo certo noi a rimpiangerlo.
Il renzismo è dunque assai più debole di quel che sembra, ma questo non significa che non possa fare danni. Anzi, è certo che li farà. E cercherà di farli alla svelta, in primo luogo sul lavoro e sulla legge elettorale. La fretta del neo-premier è figlia della consapevolezza di una certa popolarità che potrebbe però consumarsi alla svelta. Per questo è urgente che si manifesti da subito un'opposizione politica e sociale in grado di mettere immediatamente in difficoltà l'arrogante emulo del Cavaliere.
Ci riusciremo? Solo i fatti ce lo diranno, ma non bisogna essere pessimisti. Renzi è arrivato là dove voleva arrivare in poco tempo. Ma forse è arrivato comunque in ritardo, perché dopo sei anni di crisi anche gli imbonitori non hanno più l'audience di un tempo. Il problema non è dunque tanto nella forza di Renzi, quanto nella debolezza del campo che dovrebbe opporsi al suo governo. Un campo che deve organizzarsi, ma che - il 9 dicembre l'ha dimostrato - può contare ormai sulla disponibilità a battersi di una consistente fetta di popolo.
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Michele Bastanzetti
27/02/2014 - 18:39
POST SCRIPTUM
Si son disintegrati anche a Vittorio Veneto.
Come sarebbe un mondo governato da Grillo & Casaleggio?
tutti obbligati ad essere capelloni? anche i calvi?
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MarcoM
27/02/2014 - 19:55
Musica
schiavi dì'europa, tasse e poi ancora tasse. Ah, per chi non lo sapesse sabato 1 marzo aumentano le accise sui carburanti.
Grazie governo di larghe intese, grazie per le nuove tasse.
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Francesca Salvador
27/02/2014 - 20:17
Certo!
viva il partito unico,
viva il pensiero unico in economia!
VENETO DISTRUTTO / SOFFERENZE BANCARIE: +337% A VERONA, +303% A PADOVA. +362% A VENEZIA, +420% A TRIESTE, +236% A ROVIGO
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Francesca Salvador
27/02/2014 - 22:23
Renzi - il potere e il
Barbara Spinelli
25.2.2014
È fatale: una volta che hai scelto Tony Blair come modello, per forza approdi al tradimento.
Tradimento della sinistra e dell’Europa che pretendi risuscitare, tradimento di promesse fatte nelle primarie o nei congressi.
Non dimentichiamo il nomignolo che fu dato al leader laburista, negli anni della guerra in Iraq: lo chiamarono il «poodle di Bush jr», il barboncino-lacchè sempre scodinzolante davanti alla finte vittorie annunciate dal boss d’oltre Atlantico.
Fu lui a non volere che i Trattato di Lisbona divenisse una vera Costituzione, di quelle che cominciano, come la Carta degli Stati Uniti, con le parole: «Noi, il popolo....». Fu lui che si oppose a ogni piano di maggiore solidarietà dell’Unione, e rifiutò ogni progetto di un’Europa politica, che controbilanciasse il potere solo economico esercitato dai mercati e in modo speciale dalla city.
Renzi è consapevole di queste cose, o parla di Blair tanto per parlare?
Federica Mogherini ha concentrato i suoi interessi sulla Nato innanzitutto, e poi sull’Europa. Chissà se è consapevole della degradazione dell’Alleanza atlantica, nei catastrofici dodici anni di guerra antiterrorista.
Infine il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan. Recentemente ha preconizzato l’allentamento delle politiche di austerità, che aveva difeso per anni. Non ha neppure escluso l’utilità di una patrimoniale. Ma di questi tempi tutti, a parole, sono contro l’austerità. Vedremo cosa Padoan proporrà in Europa: come passerà - se passerà - dalle parole agli atti. Al momento non vedo discontinuità tra lui e Fabrizio Saccomanni. Naturalmente può darsi che Renzi farà qualcosa di utile per l’Italia: prima di tutto su lavoro e fisco. Non mi aspetto niente di speciale sull’Europa, per i motivi che ho citato prima.
Non credo nemmeno che creda in quel che è andato dicendo per mesi: «Niente più Larghe Intese!», o «Mai a Palazzo Chigi senza un passaggio elettorale». Altrimenti non avrebbe guastato tante parole nel giro di poche ore, giusto per andare a Palazzo Chigi e presentarsi - terzo Premier nominato - in un Parlamento di nominati.
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Michele Bastanzetti
27/02/2014 - 21:06
IL MODELLO SALVADOR-EGNO
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Francesca Salvador
27/02/2014 - 21:45
niente di meglio da fare, eh?
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Felix Tabarly
27/02/2014 - 23:33
Parola di marinaio
ma Lei è un turbine che ruota più di un uragano dell'oceano Pacifico. Ma come fa a proporre blog a ritmo così serrato. Basta distrarsi un attimo e si è fuori gioco.
A parte gli scherzi questo ultimo blog mi ha rovinato la serata.
Se anche con Renzi dovessimo fallire, cosa ci rimane .... il suicidio collettivo a mo di giapponesi, in attesa dello sbarco dei marines sul suolo nipponico?
Io mi auguro che le cose siano diverse da come sono state presentate, sebbene abbia imparato a diffidare dei ministri dell'economia, più e troppo interessati al libero mercato che al ruolo di controllo dello stato.
Il problema credo risieda proprio nel ruolo dello stato. Per anni ciò è stato combattuto come il male estremo, ma oggi credo che una presenza dello stato, efficace, onesta e fatta da professionisti, sia l'unica possibilità di salvezza. Tanto mi piacerebbe che anche noi avessimo una scuola di amministrazione seria o scuole di partito capaci di sfornare giovani talenti, e preparati ad avere quel senso dello stato, tanto auspicato da persone che forse non erano poi così degne, ma che diventa essenziale in momenti drammatici come quelli attuali.
Non vorrei abbattermi, ma più la leggo e più mi sento male. Ma una notizia positiva esiste o tutto sta andando per il verso sbagliato?
Cordialmente, Suo affezionato lettore e collega Felix.
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Francesca Salvador
28/02/2014 - 8:58
Mio caro Comandante!
Ma cosa dice, lei fuori gioco? Non sia mai!
Troppo carino e gentile, anche quando le nostre opinioni divergono. ☺
Ma partiamo dai punti di contatto. Entrambi pensiamo che lo stato debba avere un ruolo all’interno della comunità. Lei ha già un embrione, in mente, valido, ma le assicuro che se lo stato, facesse veramente lo Stato (questa volta con la maiuscola) i nostri problemi sarebbero risolti.
Qual è il problema? Che le persone non sanno poiché non viene condivisa l’informazione, quali debbano essere veramente le prerogative di questo organo (l’idea che lo stato siamo noi, non la ritengo corretta).
Tutte queste persone non elette degli ultimi anni sono state “scelte” per uno scopo ben preciso: smantellare definitivamente le ultime tracce di partecipazione statale negli assets strategici ed eliminare il pubblico all’interno della “captive demand”
Quello che va sotto il nome di "privatizzazione" è in realtà, in gergo tecnico, la "captive demand": consiste nel ridurre un popolo in uno stato di miseria tale (ad esempio con il "pareggio di bilancio" votato da questi criminali) da non farcela più, con le tasse, a sostenere lo "stato sociale".
Il passo successivo consisterà nel dire: "Signori, siete troppo pezzenti per potervi permettere la scuola pubblica, la sanità pubblica, l'acqua pubblica etc.: quindi le vendiamo ai privati".
A quel punto tutto ciò da cui dipende la VITA delle persone (a cominciare dall'acqua) sarà in mano agli strozzini, che chiederanno il prezzo che vogliono: lei, Comandante, pensa di poter fare a meno dell’acqua? No, perciò la gente pagherà cifre astronomiche per poter semplicemente bere e lavarsi. A seguire tutto il resto….
Questa è la "captive demand" in parole semplici.
Fin qui le notizie negative.
Ma ci sono anche le buone notizie ☺ ☺ ☺
Just a moment please!
Francesca
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Francesca Salvador
28/02/2014 - 16:19
LE COSE BELLE
voglio condividere con lei una piccola parte di un programma politico economico che un paio d'anni fa, con il mio amico Piero Valerio,abbiamo steso in dieci punti...
7) Riforme costituzionali e ristrutturazione dello Stato democratico
Lo Stato italiano, in virtù della recuperata sovranità politica, economica e monetaria, deve procedere ad una necessaria opera di modernizzazione degli apparati e delle amministrazioni pubbliche, a partire dalla necessaria formazione e selezione dei funzionari e della futura classe dirigente, che dovranno essere preparati a fronteggiare una mutata situazione internazionale: non più semplici ragionieri o politicanti che devono solo far quadrare i conti (pareggio di bilancio) e ratificare le direttive imposte dagli organismi sovranazionali (il classico vincolo esterno autoimposto con l’alibi “ce lo chiede l’Europa”), ma veri e propri statisti che dovranno avere una visione di sostenibilità di lungo periodo e stilare programmi politici ed economici di ampio respiro. Fondamentali saranno quindi la sburocratizzazione delle attività produttive e della funzione e dei servizi pubblici, alla luce dei principi di trasparenza, semplicità, imparzialità ed efficacia. Semplificazione e riorganizzazione, alla luce dei principi sopra richiamati, dell’intera materia fiscale. Riforma decisa della giustizia tributaria nel rispetto dei principi di piena autonomia, terzietà, imparzialità e competenza. Revisione integrale, alla luce dei principi di semplificazione e razionalizzazione, delle riforme del mercato del lavoro susseguitesi dal 1997 ad oggi.
Ricerca e studi per un graduale ammodernamento etico dello “stato sociale”, i quali prevedano una forma di assoluta trasparenza e di partecipazione democratica diretta dei cittadini: ridefinizione, riorganizzazione e rinnovata valorizzazione del sistema sanitario nazionale (basato sulla libertà di scelta terapeutica, a tutela dei cittadini e non asservito alle lobby farmaceutiche), dell’istruzione, degli interventi di tipo previdenziale ed assistenziale a tutela dei diritti costituzionalmente garantiti e delle categorie svantaggiate, inclusa la disciplina dei regimi pensionistici. Riorganizzazione dell’istruzione, con la massima valorizzazione del merito e nel pieno rispetto del principio dello sviluppo delle attitudini e aspirazioni individuali. Poderoso impulso alla ricerca, sia scientifica sia tecnica, in particolare, ma non solo, nei settori tecnologico, delle energie, della sanità, della medicina e della fisica, con particolare valorizzazione del merito e dei risultati, nel pieno rispetto del principio costituzionale di cui all’art.9 della Costituzione.
8) Politiche economiche espansive e partecipazione attiva dello Stato in economia
In attuazione e nell’esercizio della recuperata piena sovranità economica, monetaria e fiscale, lo Stato dovrà adottare un prioritario e deciso intervento di politica monetaria e fiscale di tipo espansivo (immissione di liquidità attraverso gli strumenti di politica monetaria e taglio secco della pressione fiscale e previdenziale), con contestuale pieno ed effettivo esercizio della sovranità nazionale in tutti gli ambiti sinora trasferiti alla competenza esclusiva e\o concorrente dell’UE, con un’attenzione particolare alle politiche agricole, che liberate da tutti i vincoli comunitari, potranno trovare nuovo impulso, con conseguente rivalorizzazione della produzione a beneficio e tutela dei cittadini, rifiutando fermamente l’asservimento lobbistico all’industria degli OGM, e con un deciso nuovo impulso e rivitalizzazione delle piccole e medie imprese, vero tessuto e cuore pulsante dell’economia italiana.
La nuova base monetaria nazionale potrà essere introdotta all’interno del circuito economico nazionale soltanto attraverso lo strumento della “Spesa Pubblica” dello Stato, in accordo con le reali esigenze di nuovi mezzi di pagamento da parte del mercato. Questi nuovi fondi pubblici saranno privi di debito all’emissione e dovranno essere utilizzati innanzitutto per garantire tutti gli obiettivi fissati di politica economica, monetaria e fiscale.
Rispettando le esigenze e l’importanza del libero mercato, lo Stato deve però mantenere un quota di partecipazione pubblica nei settori strategici e nei servizi essenziali, per garantire la continuità di erogazione
degli stessi servizi alla cittadinanza: energia elettrica, gas, acqua, trasporti, telefonia, e dei beni del demanio pubblico ceduti nell’ambito delle politiche di privatizzazione (dai primi anni ’90 in poi).
Stato e Mercato devono agire in totale simbiosi ed armonia, evitando a monte qualsiasi tipo di conflitto. Gli investimenti a lungo termine dello Stato saranno indirizzati principalmente verso quei settori o ambiti di ricerca che sono ritenuti scarsamente profittevoli o troppo rischiosi dagli investitori privati: ricerca medica, biologica, chimica, sviluppo ecosostenibile, risparmio energetico, tutela del territorio, infrastrutture, messa in sicurezza degli edifici, patrimonio artistico, attività culturali.
...
Alla prossima!
Francesca
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Felix Tabarly
28/02/2014 - 21:22
Parola di marinaio
Ciò che vedo è una perdita di consistenza strategica e disgregazione sociale causata da interessi dei singoli a scapito degli interessi della collettività.
Credo sia essenziale andare al passato non troppo lontano e riscoprire come in situazioni altrettanto difficili sono state trovate soluzioni perseguibili ed efficaci.
Da approfondire.
Un grazie e un caro saluto.
Felix
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Denisio
28/02/2014 - 4:40
---
Daltronde quale era la carta strategica per il partito(anti)democratico da giocare in questo momento di minor consenso in vista delle elezioni europee se non un giovane (finto)audace che prova a spaccare il partito(provateci voi se ci riuscite) in favore di un (falso)rilancio dell'italia ? a mio parere una (mal)riuscita comedietta teatrale . Ai posteri l'ardua sentenza,
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Francesca Salvador
28/02/2014 - 8:30
PAGHIAMOCI LA CORDA
" l'ulteriore smontaggio e la svendita del paese o di alcune sue parti alle stesse parti che gestiscono il maleodorante troll-zecca di questo blog"
caro Denisio,
concordo su tutta la linea...
avevo letto l'articolino dei troll, ma la cosa è ben più ampia di ciò che si pensa.
Ti ricordi lo stanziamento dell'Unione Europea, l'anno scorso, con i soldi nostri, DICO, CON I NOSTRI SOLDI!!, per pagare trolls che si introducano in tutti i dibattiti eurosì-euronò, per fomentare la disinformazione, massacrando gli euroscettici??
Siamo alla follia,
non solo ci stanno impiccando, ma dobbiamo pure pagare con i nostri risparmi, corda e sapone!
ciao
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Michele Bastanzetti
28/02/2014 - 5:38
BICARBONADO POR TODOS
PS: Forse Denisio è per il modello Salvador - egno? quello dal motto: "Bicarbonàdo por tòdos " ?
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Denisio
28/02/2014 - 8:18
ti dedico una canzone
Mi ascolta oppure oltre ad essere cieco non ci sente?
Mi scusi signore
Non è suo il petrolio nel mare?
E l'inquinamento dell'aria, signore, a chi può essere attribuito?
Mi scusi signore
Ma sono un signore anch'io, e lei sta dando una brutta nomea al termine signore
Di conseguenza stò togliendo il termine signore dal suo nome
Perché è un signore come lei che fa vergognare il resto di noi signori
Ho visto abbastanza da sapere di aver visto troppo
Mi scusi signore
Non può vedere i bambini morire?
Afferma di non poterli aiutare quando non sta nemmeno provando a farlo
Mi scusi signore
Si guardi semplicemente intorno
Signore, giudichi il governo e vedrà che sta venendo giù
Mi scusi signore
Ma sono un signore anch'io, e lei sta dando una brutta nomea al termine signore
Di conseguenza sto togliendo il termine signore dal suo nome
Perché è un signore come lei che fa vergognare il resto di noi signori
Ho visto abbastanza da sapere di aver visto troppo
Signore, quando busserà alla porta del paradiso
Sarà troppo tardi
Perché li, signore, non chiedono quanto hai guadagnato
Tutto quello che vogliono sapere è quanto hai dato
Mi scusi signore
Ma sono un signore anch'io, e lei sta dando una brutta nomea al termine signore
Di conseguenza sto togliendo il termine signore dal suo nome
Perché è un signore come lei che fa vergognare il resto di noi signori
Ho visto abbastanza da sapere di aver visto troppo
Ben Harper
scusate OT :
http://bastacasta.altervista.org/p10585/
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Francesca Salvador
28/02/2014 - 9:05
PER DENISIO
non la conoscevo...
e nemmeno Ben Harper
E' molto significativa e direi che l'hai proprio dedicata al personaggio giusto!
Eh, qualche volta, musicalmente parlando, essermi fermata a Monteverdi... qualcosa mi sono persa! ☺
ciao e grazie
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Michele Bastanzetti
28/02/2014 - 9:59
BEN HARPER CHI?
e nemmeno Ben Harper
Non mi pare d'aver perso granché.
PS: Ma i monti verdi di cui parla la Notissima Gomblottista Sangiacomese sono quelli della canzone anni sessanta (forse) che fa:
"ti ricordi montagne verdi ed i sogni di una bambinaaa? con l'amico suo più sincero, un coniglio dal muso neroooo? "
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Corvo Rosso
28/02/2014 - 11:55
Contro lo scetticismo e la protesta contro tutto e tutti
Visto che lei, gentile signora, posta articoli di giornali (ma non dice mai da dove li ha presi) lo faccio anch'io. Tanti di quelli che protestano ora contro Renzi, sono quelli che si lagnavano prima di Letta e del suo Governo e magari alle primarie PD hanno votato Renzi.
Avanzo due risposte su ( metto i numeri così non occorre il cit:
1) come lei pensa di risolvere gli attuali problemi italiani in tempi consoni(e con quali forze politicheera lei nella lista Marra alle politiche recenti? Per chi vota lei a me proprio non interessa un tubo!!)) ;
2) ideologia di genere, sue posizioni
Risposta parrucchiere: ha scritto lei di un suo impegno seduta in qualche suo articolo. Cuntent?
"Entusiasmo per il governo della via Pal, basta lagna
C’è curiosità, come no. Il giovane Renzi s’è preso il governo a trent’anni sostituendo un vecchissimo burattino quarantenne delle antiche generazioni di furbi e furbetti, e gli italiani, che sono brava gente, sono curiosi di capire come andrà a finire. Ma a parte Berlusconi, che è un ragazzo anche lui e fa il tifo apertamente per un esecutivo di cui è all’opposizione, il resto dell’establishment demente, della politica morta, dell’antipolitica funerea, gufa e parecchio. Bisogna respingere lo scetticismo, ultimo rifugio del canagliume, a parte i rispettabili non-ci-sto culturalmente e civilmente motivati. Lo scetticismo come sentimento, come ordinaria e banale incapacità di ammirare, di stimolare, di aiutare, lo stesso che nel 1994 indusse l’avvocato Agnelli alla immortale frase basso-cinica: se vince lui, vinciamo tutti, se perde lui, perde solo lui. Basta con gli atteggiamenti blesi e snob.
Renzi ha mille difetti, è un cazzaro di provincia che si è rifatto l’immagine conquistando Firenze, ma è il campione di una rivoluzione politica, il testimone di una volontà e voluttà di cambiare che merita una apertura di simpatia e di fiducia, così come merita le critiche più severe quando sbaglia. Ma su uno sfondo di vera adesione al fatto: il fatto è che uno non compromesso con l’Italia cupa di questi decenni, uno che non sa niente in termini personali del caso Moro, del terrorismo, delle lotte degli anni Ottanta fra comunisti e socialisti, del passo lento della vecchia Democrazia cristiana, del moralismo mortuario degli azionisti torinesi, dello spirito forcaiolo e manettaro dei quattrinari, del fiato pesante delle istituzioni, del vecchiume degli apparati di capitale, uno così, adesso ha diritto di provarci. Punto.
I famosi mercati, che hanno una moralità superiore a quella dei giornali e delle tv, per non dire della casta immobile degli intellettuali di sinistra, applaudono. Anche il Fondo monetario applaude. C’è in giro la sensazione che siano di nuovo in ballo, come vent’anni fa, le mezze misure, lo spirito acquiescente e pigro di un paese immutabile, c’è la sensazione di nuovo che un populismo democratico seduttivo, magari piacione, può scardinare la presa oscena delle élite più ristrette e stupide del mondo su un grande paese che non merita stagnazione, disoccupazione, bassa produttività, assistenzialismo, statalismo, dirigismo, solidarismo d’accatto, bassa mobilità sociale e generazionale. Renzi può durare lo spazio di un mattino o impostare una nuova generazione politica. Molto è nelle sue mani. Ma qualcosa è anche nelle mani e negli occhi di chi guarda e partecipa al gioco della vita pubblica. Diamogliele quando le merita, le sculacciate, ma apriamo la testa, non dico i cuori, a un tentativo generoso e folle di scostare il paese dalla sua culla plumbea che sa di tomba"
Il Foglio, . Giuliano Ferrara, 28 febbraio 2014 -
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Francesca Salvador
28/02/2014 - 14:58
CORVOROSSO ULTIMA RISPOSTA
Gentile Corvorosso,
si legga e si goda pure la risposta, poiché sarà l’ultima che le darò.
Perché lei è un emerito BUGIARDO.
Cit.
“Visto che lei, gentile signora, posta articoli di giornali (ma non dice MAI da dove li ha presi) …
Ora le dimostro immediatamente che lei è un bugiardo sapendo di esserlo:
"MATTEO RENZI, FIGLIO DI TROIKA
da www.osservatorioglobale.it
MATTEO RENZI:CONDANNATO DALLA CORTE DEI CONTI PER DANNO ERARIALE
di Gianni Lannes
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/02/matteo-renzicondannato-dalla-corte-dei.html#more
NOAM CHOMSKY:"SI CREDONO PADRONI DELL'UMANITA', HANNO UCCISO L'EUROPA"
tratto da "Libreidee - associazione di idee"
IL VENEZUELA DI NUOVO SOTTO ATTACCO
DI MARIA PAEZ VICTOR 17.2.2014 da Counterpunch
VACCINI: ESPERIMENTI SEGRETI IN ITALIA?
Di Gianni Lannes
http://img843.imageshack.us/img843/7329/vaccinisperimentazionib.pdf
LA SPAGNOLA E L’ASPIRINA
Questa è la prima parte di tre di un articolo pubblicato sulla rivista NEXUS New Times n° 106 edizione italiana ottobre-novembre 2013. Ringrazio Tom Bosco, direttore responsabile della rivista, per la gentile concessione alla divulgazione."
La lista potrebbe continuare, ma mi sembra che sia sufficiente per dimostrare la sua evidente disonestà, in quanto inserisco l’autore dell’articolo e il sito da dove proviene (non frequento giornali cartacei)
1)come lei pensa di risolvere gli attuali problemi italiani in tempi consoni…
2) ideologia di genere, sue posizioni
nel post precedente le avevo risposto così:
“Il concetto nuovo di economia a cui mi ispiro, ha un nome e cognome, e in passato è stato anche attuato, ma quasi nessuno lo conosce. (…)
Se le fa piacere, scrivendomi, le posso inviare un po' di documentazione, così magari, condividiamo le sue osservazioni.
Francesca”
La sua risposta?
“non mi interessa, grazie, già dato”
Perciò, cosa cavolo pretende da me?
Ah, giusto per precisazione, l’economista a cui mi rifaccio, è morto nella prima metà del secolo scorso, per cui Marra che lei ha citato, non ha nulla a che fare con i miei orientamenti politico-economici.
Semplicemente, avendo lui un’associazione-partito con la quale auspica di togliere potere alle banche, che derubano i cittadini di circa 2 milardi di euro al giorno (anatocismo, usura, ex commiss. massimo scoperto, posticipaz. e anticipaz interessi su assegni e chi più ne ha più ne metta… compresi imprenditori che si sono impiccati perché le banche chiedevano rientri su soldi che non spettavano perché frutto di truffa) per due mesi, ho approfittato in Lazio e Campania, dell’opportunità di spiegare alle persone, la truffa del sistema monetario a debito.
Tra l’altro dissento da Marra il quale vorrebbe rimanere in Europa. Certo che, rendendo pubblica sia la Banca d’Italia che la BCE, la cosa si potrebbe anche fare, ma come ho spiegato qui:
http://www.youtube.com/watch?v=RXZ4abER5tA
QUALE BANCA RINUNCEREBE AD UN TALE GRUZZOLO?!?
Ascolti bene cosa succede con Santoro, quando dico: "il debito pubblico come è raccontato è una truffa...."
Riguardo all’articolo postato, personalmente lo ritengo un condensato di cazzate.
Esempio?
“I famosi mercati, che hanno una moralità …. applaudono. Anche il Fondo monetario applaude.”
Ma questa è una mia opinione. Ognuno creda a ciò che vuole.
Bene, lei ovviamente ora farà ciò che si sente di fare, ci mancherebbe!
Sappia che, d’ora in poi, se la suonerà e se la canterà fra lei e il bastanzetti (altro emerito bugliardo e disonesto, più volte beccato, ma recidivo) io ho di meglio da fare che parlare con gente che mente a manetta.
L'unico contatto che avrò con lei, se lo vorrà, sarà per parlarne di persona.
Ma qualcosa mi dice che non accadrà.
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Francesca Salvador
28/02/2014 - 16:07
P.S. per Corvo Rosso
E per inciso, per quanto riguarda gli articoli inseriti a campione nelle risposte, non occorre essere dei geni per fare questo:
Copia:
Renzi - il potere e il tradimento
25.2.2014
Barbara Spinelli
incolla sulla barra di google ed ecco, il sito APPARE, come per incanto...
roba da prima elementare..
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Politicamente Scorretto
28/02/2014 - 14:04
E quindi?
E vi posso assicurare che io odio i partiti e non ho mai votato per il PD ma le persone voglio giudicarle per quello che fanno e non per i presunti "poteri forti" che le spalleggiano.
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Francesca Salvador
28/02/2014 - 15:17
Caro Politicamente scorretto,
quando vengono “scelti” e piazzati nei punti chiave, questi personaggi non si possono permettere minimamente di sgarrare.
Per arrivare lì, l’anima se la sono già venduta da un pezzo, sono ricattabili e soprattutto ( vedi ciò che è successo dal 2011) perfettamente rimpiazzabili!
Il nostro paese è diventato una macelleria sociale, e quando l’addetto al mattatoio finisce il suo turno, vedendone avanzare un altro, non devo chiedermi: devo dargli la possibilità di dimostrare che è diverso?
Devo solo cercare di neutralizzarlo, o… scappare!
Nella primavera del 2012, poco dopo l’insediamento, mentre l’85% degli italiani inneggiava al governo tecnico, questo criminale diceva la verità alla CNN:
http://www.youtube.com/watch?v=LyAcSGuC5zc
distruggere la domanda interna tramite fiscalità significa: vi tassiamo a morte, così non avrete più soldi da spendere, questo significa migliaia di aziende che chiudono, milioni di persone senza lavoro, e questo, a sua volta significa altre migliaia di aziende che chiudono, altri milioni di persone senza lavoro, e così via… in una spirale da cui non si potrà più uscire, almeno non con queste politiche.
ciao
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Francesca Salvador
28/02/2014 - 15:23
P.S.
Ovviamente, uno potrebbe dimostrarmi, con i fatti, che non succede così, ma ti invito ad analizzare la realtà degli ultimi due anni e mezzo.
Nelle conferenze di macroeconomia, questi meccanismi li spieghiamo da marzo del 2012, i primi mesi, la gente era sempre un po' perplessa, ma ora, di fronte all'evidente per quanto negativa realtà, tutti concordano con le analisi fatte.
La buona notizia è che si può uscirne.
ciao
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Politicamente Scorretto
28/02/2014 - 15:48
E' vero che negli ultimi 2
P.S. Sono d'accordo con lui sul TSO per gli avvisatori delle scie chimiche.:-)
Alla prossima
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Francesca Salvador
28/02/2014 - 16:12
Magari
comunque, lungi da me toglierti le ultime illusioni..
PS x le chemtrails... ne riparleremo fra un po' di tempo
☺ ☺ ☺
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roberto.granzotto.94
28/02/2014 - 16:14
mi sta ancora simpatico..ma con riserva..
Il nuovo ministro padoan.. vedremo che combina..ma me lo fa stimare.. straparlare di neo liberismo in Europa..e sopratutto in italia..
Neo corporativa semmai e Statalista... questo si realmente in modello a partito unico.. vede basta cambiare prospettiva e il mondo si capovolge..
Ah la prego e basta con la bufala della BCE e banca di Italia..private suvvia..
Non parliamo poi delle banche "private" privatizzate anni 90...
Controllate da fondazioni .. i cui amministratori sono scelti dalla politica..
Parlando di 5 stelle... notizie di ieri e oggi.. espulsioni e altro vabbe cose già viste con lega nord.. e altri..
Quello che segnalo è il "tradimento" del programma nella proposta di privatizzare e liberalizzare la Rai... (evviva!) a detta del nuovo che avanza.. non è il momento giusto... andiamo bene già stanno cominciando ad entrare.. nella cloaca massima..
Rob g.
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Francesca Salvador
28/02/2014 - 16:26
"Renzi..non mi sono piaciute
quando l'ho letto mi è venuto in mente un commento del mio amico massimo (Mazzucco)
lo riporto:
"Il miracolo di Matteo Renzi"
Matteo Renzi è riuscito a compiere un miracolo: è riuscito a farmi restare simpatico persino Enrico Letta.
E guardate che ce ne vuole! Eppure di fronte alla arroganza, alla presunzione e alla pomposeria di questo imbonitore da circo la misura e la regolatezza di Enrico Letta diventano addirittura accattivanti.
Ma Renzi rappresenta qualcosa di più di uno sbruffone che fa goal a porta vuota: rappresenta la nuova dimensione della politica-linguaggio, l'ultimo stadio della cancrena che sta portando l'Italia dritto nella tomba: Renzi ha capito che non basta più fare soltanto finta di voler cambiare le cose, per restare a galla, ma che è molto più efficace - oggi - fare finta di lamentarsi perchè altri fanno soltanto finta di voler cambiare le cose.
In altre parole, di fronte ad una classe politica logora e spenta, che continua a ripetere le solite formule vuote di sempre, ...
... il buon Renzi ha capito che la gente sta per accorgersi finalmente del trucco, e quindi "interpreta" questo scontento prima che dilaghi e si rivolti contro la stessa classe politica a cui lui appartiene.
Renzi cioè è l'ultimo dei vecchi", che urla contro i vecchi per fingere, disperatamente, di essere lui il nuovo. (...)
M.M.
"Ah la prego e basta con la bufala della BCE e banca di Italia..private suvvia.."
ah, vero soprattutto con l'ultima porcata di Bankitalia, scusi, non mi ero accorta che fossero priv...ehm, pubbliche ☺ ☺ ☺
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Francesca Salvador
28/02/2014 - 16:46
PER TUTTI
☺
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Michele Bastanzetti
28/02/2014 - 18:46
CORVO ROSSO NON AVRAI IL MIO SCALPO
Oddio, a cercare il lato positivo...dopo non avrebbe più bisogno della parrucchiera! e si eviterebbe anche tutte quelle spettegolate sotto il casco...
(è una battuta innocente, eddai! una battuta tra troll! non se ne stia sempre lì con quel mugugno rancoroso! )
PS: ma sta preparando un post sui vaccini o proprio i vaccini, che le serve tutto 'sto tempo?
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