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25 aprile 2024

Treviso

Mattarella, Claudio Dus risponde a Muraro

"Manca di educazione civica e cultura politica"

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

TREVISO - L'elezione di Sergio Mattarella con il consenso unanime, da quasi i due terzi dei grandi elettori, salutato da un clima di speranza, non poteva non suscitare qualche voce stonata, fuori dal coro.

Il Presidente della Provincia di Treviso, una delle rarità nazionali ( ce ne sono ancora 13 agonizzanti nel Paese) è andato a rispolverare categorie più che desuete nel linguaggio politico corrente.

Gli ha risposto per le rime il capogruppo PD in Provincia, Claudio Dus:

"Dire che l'Italia sia governata dai catto-comunisti è una sortita che suscita ilarità, ma se a farlo è un rappresentante istituzionale come Muraro la cosa si fa preoccupante", dichiara Dus.

"A parte il fatto che il contrario di catto-comunisti è clerical-fascisti, vorrei ricordare che l’Italia è una Repubblica Parlamentare, e l’unica cosa poco democratica che riguarda questo Parlamento è la legge elettorale “porcata”, fatta da Calderoli, che fino a prova contraria è leghista come Muraro.

Noto purtroppo senza stupore- continua Dus - che i rappresentanti del Carroccio trevigiano non si riconoscono nel nuovo Presidente della Repubblica Italiana. Una figura di garanzia eletta con una maggioranza enorme dal Parlamento in Seduta Comune".

Nella conclusione Dus esprime valutazioni positive su Sergio Mattarella. "Al Presidente della Repubblica va tutta la mia stima e riconoscenza per l'attività politica e non solo, profusa in tutti questi anni e l'augurio di un proficuo lavoro per il bene degli Italiani e dell'Italia.

Quando si parla a nome di una comunità bisogna saperla rappresentare tutta, non sfruttare la propria posizione con frasi di dubbio spessore per avere un po’ di visibilità, magari in vista di appuntamenti elettorali.

Il Presidente Mattarella - afferma il capogruppo democratico in Provincia - è stato un importante esponente del cattolicesimo democratico, offendere la sua storia è offendere una parte importantissima della storia anche trevigiana.

Non credo nell’infallibilità e nell’inattaccabilità del Presidente della Repubblica, ci mancherebbe, ma offenderne l’elezione e il ruolo significa mancare di qualche fondamento di educazione civica e cultura politica".

 

 


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