10/12/2023pioggia debole e schiarite

11/12/2023velature sparse

12/12/2023nuvoloso

10 dicembre 2023

Treviso

Maserada, scoperto casolare che ospitava un dormitorio con 30 posti letto per braccianti stranieri

Blitz della polizia locale

| Isabella Loschi |

immagine dell'autore

| Isabella Loschi |

casolare

MASERADA SUL PIAVE - Blitz della polizia locale di Maserada sul Piave in un’abitazione dove sono stati trovati oltre 30 posti letto occupati da stranieri, mentre potevano starci al massimo sei persone, violando le basilari norme urbanistiche e di igiene.

L’operazione degli agenti della locale è scattata nei giorni scorsi, all’alba, quando vi era la certezza di trovare tutti gli occupanti della casa, visto che l’ufficio di Polizia Locale nutriva il sospetto era che si trattasse di lavoratori stagionali impegnati nel settore agricolo. Determinante è stata la quotidiana attività di controllo del territorio che ha fatto emergere come in una casa isolata vi fosse un anomalo viavai di persone sempre diverse, ed un anomalo movimento di veicoli a 9 posti per il trasporto di persone. Durante le fasi di accertamento, coordinate dal vice commissario Dario Santamaria, è emerso che il proprietario, unico residente nell’abitazione, regolarmente soggiornante e di cittadinanza pachistana, ospitava nella propria casa diversi stranieri, di nazionalità mista tra pachistana e indiana. Al momento del sopralluogo ne sono identificati 16, oltre al proprietario, ma i posti letto accertati risultavano essere almeno 30, con soli due bagni.

Al proprietario è stata contestata la mancata comunicazione di ospitalità, documento che dev’essere presentato dall’ospitante all’autorità di pubblica sicurezza locale, ovvero il sindaco, entro 48 ore dall’ingresso nel territorio comunale del cittadino non comunitario ospitato. Al proprietario sono stati contestati pertanto 16 verbali amministrativi, uno per ogni straniero ospitato, con sanzione complessiva di oltre 5mila euro. Di questi 16 cittadini non comunitari, 10 stranieri di nazionalità pakistana e indiana risultavano avere varcato regolarmente alla frontiera italiana, mentre gli altri 6 risultavano essere richiedenti asilo politico.

Sono in corso ulteriori verifiche da parte della Polizia Locale con l’Ufficio Immigrazione della Questura di Treviso, al fine di accertare la regolarità del loro soggiorno nel territorio nazionale.
Parallelamente sono in corso altri accertamenti con l’Ispettorato territoriale del lavoro di Treviso, al fine di verificare il loro inquadramento lavorativo essendo emerso, dall’analisi degli spostamenti di alcuni furgoni filmati all’esterno dell’abitazione e monitorati con il sistema di videosorveglianza comunale, che tutti i veicoli fossero intestati ad un unico cittadino di nazionalità bengalese, residente in provincia, imprenditore agricolo cosiddetto “Senza terra”, titolare di una società che opera come “Attività di supporto alla produzione vegetale”. Risulta evidente che i lavoratori stranieri siano impiegati nel settore agricolo, soprattutto come operai agricoli e lavoratori stagionali nelle operazione di vendemmia.

Altro ambito d’indagine riguarda il conferimento dei rifiuti domestici. E’ emersa la totale mancanza di cassonetti per il regolare conferimento dei rifiuti domestici. All’esterno dell’abitazione sono stati trovati ammassati dei sacchi neri condominiali, contenenti rifiuti domestici tutti indifferenziati per i quali il proprietario non è riuscito a dimostrare il regolare smaltimento.

 

Leggi anche:

Blitz a San Biagio, in una casa gli agenti trovano a dormire 26 persone

 


Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis

Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo


 

 


| modificato il:

foto dell'autore

Isabella Loschi

Leggi altre notizie di Treviso
Leggi altre notizie di Treviso

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×