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29 marzo 2024

Nord-Est

Marmolada, proseguono le ricerche con i droni. Ritrovati altri resti

I morti sono 7, mancano all'appello ancora 5 persone, tutte venete. Resta il rischio di un nuovo distacco. La Procura: 'Evento imprevedibile'

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Marmolada, proseguono le ricerche con i droni. Ritrovati altri resti

CANAZEI (TRENTO) - I soccorritori hanno individuato e recuperato i resti di altri escursionisti coinvolti nella cedimento di un seracco della Marmolada.

L'ipotesi è che si tratti dei corpi di alpinisti appartenenti alla stessa cordata. Anche questa mattina quattro droni sono in volo sul ghiacciaio della Marmolada, sul luogo del disastro.

Il ritrovamento dei resti, che al momento non è stato comunicato a quante persone sono riconducibili, porterà ad una riformulazione del numero dei dispersi. Le persone che al momento mancano all'appello sono cinque e sono tutti veneti.

Due droni della soccorso alpino veneto e altri due dei vigili del fuoco di Trento passeranno al setaccio la zona in cui la frana di ghiaccio ha travolto gli alpinisti che domenica stavano salendo lungo la via normale.
Oltre ai droni, ci sono anche due operatori della guardia di finanza a capanna Ghiacciaio. Intanto proseguono le attività di trasporto del materiale tecnologico necessario per l'intervento "vista e udito" di una squadra scelta di soccorritori che, assieme ad Unità cinofile, potrebbe tornare sul ghiacciaio giovedì per fare delle ricerche sul posto: la neve nella parte bassa del via normale su cui è rovinata la frana si sta sciogliendo e la polvere ed il pietrisco rendono difficoltoso l'utilizzo dei droni che non "vedono" chiaramente resti e attrezzatura sparsi sul ghiacciaio, per questo si pensa all'intervento con operatori scelti, malgrado il rischio di ulteriori crolli. Una situazione che comunque è in fase di valutazione, dal momento che l'intervento è ritenuto molto pericoloso. Tra oggi e domani sono previsti forti temporali e la speranza dei soccorritori e che la pioggia possa in qualche modo ripulire la superficie e consentire una visuale migliore agli operatori che eventualmente interverranno.

IL DRAMMA DEI SOPRAVVISSUTI
"Ti amo Tommaso. Sempre e per sempre". Lo ha scritto su Facebook Alessandra De Camilli, la donna di51 anni di Schio (Veneto) sopravvissuta al disastro della Marmolada e ora ricoverata in ospedale a Trento. Il marito Tommaso Carollo, manager di Zanè di 48 anni, è una delle quattro vittime ufficialmente riconosciute. "Grazie di tutti i messaggi che mi avete mandato e che mi state mandando, risponderò. A tutti appena riuscirò ad usare il telefono. Sto malissimo ma sono viva. Grazie di essermi vicini", ha aggiunto la donna in un post successivo.

LE PAROLE DEI VESCOVI
Il Consiglio Episcopale Permanente "ha espresso partecipazione al dolore di quanti sono stati colpiti dal crollo sul ghiacciaio della Marmolada e ha assicurato preghiere di suffragio per le vittime, affidandole all'abbraccio misericordioso del Padre. Insieme alla solidarietà e alla vicinanza, i Vescovi hanno lanciato un appello perché tutti facciano la propria parte per proteggere la Casa comune, perseguendo uno sviluppo sostenibile e integrale". Lo si legge nel comunicato finale del Consiglio Cei.

IL BILANCIO DELLA TRAGEDIA
Scende - intanto - anche se rimane drammatico, il bilancio della tragedia sulla Marmolada. Se i morti rimangono fermi a sette - è stata identificata la quarta vittima - è fortunatamente disceso a cinque il numero dei dispersi, con otto persone che hanno dato buone notizie di sé. E tutto il massiccio è diventato off limits, con la decisione del comune di Canazei di rinforzare le misure contro i curiosi che numerosi si avvicinano al Fedaia. Un disastro su cui ha invitato a riflettere il presidente Mattarella, durante la sua visita in Mozambico, come "elemento simbolico di quello che il cambio climatico, se non governato, sta producendo nel mondo. Richiede piena collaborazione di tutti, sennò non è governato. Ci sono Paesi che non si impegnano. Occorre richiamare tutti - ha ammonito - ad assumere impegni ulteriori".

AGENZIA ANSA
Marmolada: sorella di Erica, perché non li hanno fermati? - Cronaca "Perché nessuno ha fatto un avviso sabato, che c'era l'acqua che scorreva sotto il ghiacciaio? Perché non hanno fermato le persone? Perché le hanno lasciate andare?". (ANSA) Al conto dei 'sommersi e salvati' della Marmolada si è aggiunta ieri come vittima Liliana Bertoldi, 54 anni, commerciante ambulante di Levico (Trento); resta in ballo l'identità di un morto, ancora non identificato, che potrebbe coincidere con uno dei dispersi, tutti italiani. Il totale sarebbe di 11-12 persone, più o meno il numero stimato da due testimoni francesi, che si trovavano in zona al momento del distacco della frana. Otto infine i feriti, dei quali uno dimesso dall'ospedale. Terminato anche il lavoro di attribuzione delle auto che erano parcheggiate a passo Fedaia. E' "rientrato" nel conto dei sopravvissuti anche il paziente sconosciuto in prognosi riservata all'ospedale di Treviso. Grazie ai reperti consegnati dai genitori al presidente del Veneto, Luca Zaia, è stato possibile accertare che si tratta di un trentenne residente a Fornace, in provincia di Trento. Intanto, Al rifugio Marmolada sono stati montati un interferometro ed un radar doppler in grado di captare le minime variazioni sul fronte glaciale, sia quello che si è staccato che quello intonso. Lo ha detto Mauro Gaddo di MeteoTrentino. I dati raccolti dagli strumenti saranno trasmessi ad un centro di controllo per essere processati e analizzati.

LA PROCURA: 'EVENTO IMPREVEDIBILE'
"In questo momento possiamo escludere assolutamente una prevedibilità e una negligenza o un'imprudenza". Così il procuratore capo di Trento, Sandro Raimondi, intervistato dal Tg3. "L'imprevedibilità in questo momento è quella che la fa da protagonista - ha detto -.
Per avere una responsabilità bisogna poter prevedere un evento, cosa che è molto molto difficile". "Quando mi hanno chiamato i carabinieri di Cavalese subito dopo la tragedia - ha ricordato -, mi hanno parlato di situazione quasi apocalittica". Al rifugio Marmolada sono stati montati un interferometro ed un radar doppler in grado di captare le minime variazioni sul fronte glaciale, sia quello che si è staccato che quello intonso. Lo ha detto Mauro Gaddo di MeteoTrentino. I dati raccolti dagli strumenti saranno trasmessi ad un centro di controllo per essere processati e analizzati.

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