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11 ottobre 2024

Nord-Est

Il marito di Resinovich si opporrà alla richiesta di archiviazione

I legali: ''Rimane ancora irrisolto come e quando sia morta Liliana''

| Ansa |

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Sebastiano Visintin

TRIESTE - Il marito di Liliana Resinovich, Sebastiano Visintin, si opporrà alla richiesta di archiviazione presentata dalla Procura di Trieste sul caso della 63enne scomparsa da casa il 14 dicembre 2021 e trovata morta il 5 gennaio successivo. Lo rendono noto gli avvocati Alice e Paolo Bevilacqua. "I legali della persona offesa Sebastiano Visintin - riporta una nota dei Bevilacqua - si apprestano a rappresentare al Gip l'atto di opposizione alla richiesta di archiviazione, indicando a quel magistrato, che dovrà comunque decidere sulla richiesta archiviativa della Procura, anche il loro contributo per una rivisitazione e un approfondimento delle indagini tecnico scientifiche (in particolare dell'esame autoptico) che, in ossequio all'obiettivo della scienza forense, sono tese alla ricerca della verità fattuale che, coniugata con l'analisi investigativa di tutti gli elementi di prova, possa risolvere ogni dubbio che l'esito del procedimento, fin qui, lascia aperto". Si tratta di una decisione presa, spiegano i legali, "alla luce delle risultanze emerse dall'attività investigativa della Procura". Per i Bevilacqua "rimane tutt'ora irrisolto il come e il quando sia avvenuto il decesso di Liliana Resinovich, nella duplice, ancorché antitetica, direzione del suicidio, - finanche nelle forme istigate - ovvero, della morte 'per mano altrui'".

 



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