Margherita e la forza gentile dei fiori

Non solo prosecco sulle rive DOCG

| Sara Armellin |

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TARZO - Non tutti i lockdown vengono per nuocere. Perché se il confino è l’occasione per dedicarsi con energia alla nascita di una nuova azienda agricola, coinvolgendo l’intera famiglia, allora lo “stare a casa” è un ottimo modo per rendere fruttuoso il tempo e trasformare una crisi in un’opportunità. L’azienda agricola Margherita Eva è nata così, forte di una grande passione di famiglia per il settore erboristico: mamma Gloria, classe 1970, oltre a una laurea di Tecniche Erboristiche in tasca e un pollice verde invidiabile, è consulente di diverse erboristerie e ha sempre piantato, studiato e assaggiato erbe e fiori.

Passione che ha contagiato la figlia Margherita Eva - nomen omen! - classe 1997, cresciuta tra profumi, saperi e sapori che l’hanno portata durante l’inverno 2020 a tessere un’idea imprenditoriale più che audace: coltivare l’ettaro e mezzo di famiglia a fiori eduli, da essiccare e vendere al crescente mercato della gastronomia. Fatti un po’ di conti, avviata la richiesta per il finanziamento PPL, comprate le piante: ed ecco l’intera famiglia, forti delle braccia maschili di Marcello, il marito di mamma e di Ettore, il fratello liceale, tutti impegnati a terrazzare le colline e a piantumare le rive, con malva, fiordalisi, calendule, viole, lavanda, tagete, menta, alchechengi, gelsomini, melissa…la lista è lunghissima!

Con infinita pazienza, Margherita e Gloria raccolgono ogni giorno i fiori e li avviano all’essicazione, che avviene nel piccolo laboratorio domestico che, al momento, si compone di un essiccatoio e di una macchina per il sottovuoto; appena arriverà il finanziamento, verranno acquistati anche un distillatore e i macchinari per poter realizzare sciroppi e confetture. Perché le idee, qui sulle rive di Tarzo, corrono veloci, in contrapposizione con i tempi lenti e del tutto naturali dei fiori: nemmeno a dirlo, sono coltivati con metodi più che biologici, dal momento che i fiori eduli seguono il loro ciclo di vita naturale.

Bombi, api e farfalle abbondano e la forte biodiversità aiuta a minimizzare gli interventi dell’uomo. Ma la minaccia più grande per le coltivazioni non sono bruchetti e parassiti, bensì i cervi e i caprioli: anche loro sono golosi di fiori e germogli e questa primavera hanno devastato le nuove piantumazioni, mandando all’aria settimane di faticoso lavoro di trapianto, tutto eseguito a mano su rive scoscese. Ma la natura è così: prende e dà. La nuova rete di recinzione si spera possa trattenere gli ungulati da altri sontuosi banchetti.

Per il momento i coloratissimi fiori vengono venduti a ristoranti e pasticcerie: a brevissimo verrà aperto anche lo “spaccio domestico” per la vendita al dettaglio, anche se vi avvertiamo: arrivare all’azienda agricola Margherita Eva è una piccola grande impresa per cui vale la pena di prendersi un po’di tempo. La stradina che si stacca dalla provinciale che porta da Conegliano ai laghi di Revine si arrampica con decisione su per le rive scoscese ricamate dai vigneti e da poche chiazze di boscaglia. Affrontarla in auto è solo per i più audaci, e nemmeno Margherita, si azzarda: per il momento si fa accompagnare dalla guida energica e coraggiosa di mamma Gloria.

Ma il traffico su questa stradina è comunque intenso, specialmente nei fine settimane: tra bici muscolari ed elettriche, mountain bike ed escursionisti, sono centinaia le persone che percorrono il sentiero 1050, che attraversa la vallata di Tarzo verso Refrontolo. Opportunità che Margherita è già pronta a cogliere al volo: ma questi sono i progetti futuri di questa piccola ma caparbia azienda agricola, che ha saputo trasformare in lavoro una grandissima passione di famiglia.

 



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Sara Armellin

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