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29 marzo 2024

Treviso

La Marca graziata della contestata sperimentazione del 5G

La provincia di Treviso non ha comuni soggetti alla sperimentazione del nuovo sistema di telefonia mobile: una tecnologia innovativa definita “internet delle cose” che però apre nuove incognite sulla salute.

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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La Marca graziata della contestata sperimentazione del 5G

TREVISO – Il Ministero dell’Industria ha graziato la provincia di Treviso. Nell’elenco dei 120 comuni italiani dove sta partendo la sperimentazione del 5G non c’è nessuna municipalità trevigiana. Chi temeva l’arrivo delle antennine 5G per ora può tirare un sospiro di sollievo, visto che ad oggi le incognite sui possibili danni alla salute di questo nuovo sistema di telefonia sono ancora tutte da sondare nonostante la potenza sia oltre 10 volte superiore al 4G.

Sulla questione è intervenuta anche la consigliere regionale Patrizia Bartelle (IIC): “In previsione della diffusione della tecnologia 5G c’è una certa preoccupazione sulle possibili conseguenze per la salute umana dato che l’OMS ha già inserito la tecnologia 4G tra i probabili elementi cancerogeni, per questo è stata depositata una interrogazione in Regione la cui prima firmataria è la Consigliera Cristina Guarda ma il documento è sottoscritto anche da Piero Ruzzante, Andrea Zanoni, Antonio Guadagnini e da me”.

Sette i comuni veneti selezionati dal ministero per fare da “cavie” al 5G: Gambugliano, Laghi e San Germano dei Berici in provincia di Vicenza, i bellunesi La Valle Agordina e Vallada Agordina, quindi Cinto Euganeo (Padova) e Bevilacqua (Verona). “In Veneto c’è una certa apprensione – conclude Patrizia Bartelle -, anche alla luce delle richieste formulate al governo dall’associazione ISDE (associazione medici per l’ambiente) ossia di fermare la sperimentazione della tecnologia 5G fino a che non vi sia il concreto coinvolgimento degli enti deputati al controllo ambientale e sanitario. Per questo, insieme agli altri colleghi Consiglieri, ho chiesto alla Regione quali misure di tutela della salute dei cittadini siano previste e se intenda acquisire analisi e pareri preventivi da parte di ARPAV”.

 



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