MANUEL, L'OPERAZIONE LA PAGA L'OSPEDALE
Piccolo miracolo della solidarietà per il bambino di Cessalto
CESSALTO - Ventuno mila euro per l’operazione chirurgica del piccolo Manuel. Questo il risultato di una sottoscrizione tramite conto corrente iniziata dall’Amministrazione comunale in favore del bimbo, tre anni e mezzo, residente a Cessalto.
Ma, notizia dello scorso fine settimana, l’operazione verrà completamente offerta dal nosocomio milanese dove il piccolo verrà operato il 16 gennaio.
A causa di una malattia rara, l’artogriposi, Manuel non può camminare, né mangiare, né deglutire, né parlare. Dopo tante porte chiuse, il papà Pietro ha incontrato finalmente il professore che a Milano lo opererà: un intervento delicatissimo della durata di dieci ore. In questo Modo Manuel avrà la speranza di una vita normale: il costo dell’operazione è di circa 22mila euro.
Per questa cifra in aprile il comune di Cessalto si è attivato con una sottoscrizione; al 9 novembre raggiunta quota raggiunto 21.150 euro: l’operazione costa esattamente 21.185,92 euro. Il 30 novembre la lettera dell’ospedale milanese, che offrirà l’operazione e i costi del periodo riabilitativo. Nel frattempo a fine novembre l’Onlus La Piave di San Polo a Sant’Anastasio ha organizzato una cena di beneficenza per aiutare il piccolo Manuel e i suoi genitori anche per le spese accessorie: raccolto altri 20mila euro.
Come spiegato dal sindaco Giovanni Artico (a destra nella foto col papà Pietro e il vicesindaco Gottardi ) «i soldi verranno raggruppato in un apposito conto corrente per le necessità del piccolo.
Ci siamo trovati insieme alle associazioni: visto che l’operazione viene pagata dall’ospedale, abbiamo pensato di inserire questi 40mila euro raccolto in un apposito conto; quota parte sono già stati bonificati alla famiglia; altra parte saranno a disposizione per tutte le necessità del piccolo».
«Siamo davvero contenti per il piccolo Manuel – spiega il vicesindaco Franca Gottardi – perché a Cessalto tutte le associazioni, ma proprio tutte, nessuna esclusa, hanno contribuito a realizzare questo. Una soddisfazione immensa che ha portato ad un risultato concreto».
«Ringrazio tutti – spiega il padre Pietro – perché se fino a due anni fa ci sentivamo soli, ora non è più così. Sappiamo che c’è tutta una comunità che ha lavorato per Manuel, e di questo ne siamo grati. Il 16 gennaio si avvicina e cominciamo a non dormire la notte.
Quest’operazione è fondamentale per poter ridare una speranza di una vita normale al nostro piccolo Manuel». gr