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23 aprile 2024

Treviso

Manomette il tachigrafo per guidare di più, 2mila euro di multa

Camionista stangato dalla polizia stradale

| Matteo Ceron |

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| Matteo Ceron |

controlli camion

TREVISO – Manomette il tachigrafo risultando a riposo quando invece è alla guida: camionista scoperto e stangato. Nonostante le strade siano poco trafficate a causa delle limitazioni alla circolazione dovute al Coronavirus, la polizia stradale continua ad effettuare controlli ai mezzi pesanti.

E in uno di questi controlli è incappato un camionista che aveva alterato il tachigrafo digitale, dove vengono registrati i tempi di guida e di riposo.

 

L’autista, alla guida di un camion sloveno, mercoledì è stato fermato lungo la tangenziale di Treviso mentre si stava dirigendo verso Ponte di Piave. Gli agenti della polizia stradale si sono resi conto che c’erano delle anomalie dei dati del tachigrafo digitale, per questo il camion è stato scortato presso un’autofficina specializzata per una verifica più approfondita.

Qui si è appurato che effettivamente c’era stata una manomissione, in modo tale da impostare l’attività di riposo nonostante il veicolo fosse in movimento.

È stata rilevata inoltre l’installazione di una centralina elettronica che alterava le emissioni dei gas di scarico e per finire si è riscontrato che il camion circolava in eccedenza di carico.

 

Al camionista ed al titolare della ditta sono state contestate violazioni amministrative per circa 2mila euro, mentre il camion è stato ripristinato e dotato di dispositivi a norma di legge a spese del proprietario.

 

“Con le alterazioni ai dispositivi, il conducente poteva rimanere alla guida del veicolo pesante senza rispettare i tempi di riposo e le pause necessarie per garantire una guida in condizioni psicofisiche ottimali, continuando a circolare costituendo un grave pericolo per la circolazione stradale, nonché in concorrenza sleale nei confronti degli altri autotrasportatori che circolano nel rispetto della normativa – viene sottolineato dalla polizia stradale -. La manomissione dei dispositivi installati sui mezzi pesanti non è purtroppo un caso isolato ma un “modus operandi”, che viene posto in essere anche in questo frangente in cui le strade risultano sicuramente più scorrevoli”.

 


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Matteo Ceron

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