Il maltempo non ferma la Marcia Stop Pesticidi
Chi temeva che la pioggia avrebbe scoraggiato i partecipanti si è sbagliato di grosso, miglia di persone hanno manifestato
CISON / FOLLINA – Marcia Stop Pesticidi, la mobilitazione popolare volta a chiedere un'agricoltura senza pesticidi chimici ha riscosso un successo che è andato ben oltre le più rosee aspettative: le previsioni meteo avevano fatto temere una diserzione in massa degli attivisti dei 45 gruppi aderenti e dei tanti simpatizzanti ma non è stato così. La pioggia ha condizionato solo in parte l’affluenza alla manifestazione di oggi che per molte città italiane è diventata ufficialmente la Giornata Stop Pesticidi, una giornata dedicata alle istanze di chi chiede un cibo e un’agricoltura liberi dai veleni.
Interpellati alcuni dei leader storici del Forum Stop Pesticidi, prima che s’incamminassero da Cison di Valmarino verso il parco dell’abbazia di Follina, hanno dichiarato: “Noi siamo cittadini volontari e non permetteremo a nessuno, nemmeno ai partiti di appropriarsi del nostro movimento che è e resta indipendente e democratico”. Quanto agli attacchi mossi al Forum dopo il grande successo della serata che ha visto una incredibile partecipazione di pubblico giunto da ogni dove, per ascoltare le parole della dottoressa Fiorella Belpoggi, direttrice dell'area ricerca dell'Istituto Ramazzini di Bologna e di padre Ermes Ronchi, i portavoce replicano: “I talebani sono loro che parlano male dell’abate e lo attaccano per difendere i loro interessi economici”.
Anzini, bambini, giovani, famigliole e tante associazioni hanno sfilato con striscioni e cartelli, qualcuno anche intonando canti simbolici come “Grazie alla vita”. Un corteo ordinato, colorato e fiducioso di poter cambiare le cose con forme di protesta democratiche come la Marcia Stop Pesticidi che si è svolta in contemporanea anche a Verona, Trento e Bolzano insieme ai presidi di Udine e Bologna con l’adesione di ben 250 organizzazioni, alcune anche internazionali e molte a carattere nazionale, per chiedere un cambio di rotta a beneficio di tutti, agricoltori compresi.