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28 marzo 2024

Politica

Maggioranza si spacca su Tav

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Maggioranza si spacca su Tav

La maggioranza si spacca. Con 181 no il Senato ha bocciato la mozione sulla Tav presentata dal Movimento 5 stelle. Successivamente sono state approvate quelle presentate da Pd, Più Europa, Fdi e Fi, rispettivamente con 180, 181, 181 e 182 voti favorevoli. In Aula si è arrivati al culmine di continue tensioni e botta e risposta tra M5S e Lega sull'opera e non solo. Così come evidenziato in un tweet da Matteo Salvini. "Gli insulti di Renzi, della Boschi e del Pd mi divertono, gli attacchi quotidiani dei 5Stelle mi dispiacciono. Come si fa a lavorare così???" ha scritto il vicepremier prima del voto, in riferimento a quanto dichiarato al 'Corriere' dal ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli ("Salvini? Un nano sulle spalle di giganti che lavorano").

MOZIONE M5S - La prima mozione è stata quella presentata dal Movimento 5 Stelle, che deliberava "di avviare, in sede parlamentare, un percorso immediato volto a promuovere, per quanto di competenza, l'adozione di atti che determinino la cessazione delle attività relative al progetto per la realizzazione e la gestione della sezione transfrontaliera del nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione" e "una diversa allocazione delle risorse stanziate per il finanziamento della linea al fine di promuovere la loro riassegnazione all'entrata del bilancio dello Stato per essere successivamente destinate ad opere pubbliche alternative, maggiormente utili ed urgenti, sul territorio italiano".

MOZIONE PD - E' cambiata la mozione presentata dal Pd. Il testo, solo due righe, "impegna il governo ad adottare tutte le iniziative necessarie per consentire la rapida realizzazione della nuova linea ferroviaria Tav Torino-Lione". Tolte dunque tutte le premesse che ricostruivano l'iter dell'opera e contenevano critiche nei confronti delle posizioni assunte da governo e maggioranza attuali. "Il Pd non finisce mai di stupire - ha commentato in una nota il senatore M5S Alberto Airola - Mentre alla Camera presenta una mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell'Interno Matteo Salvini, al Senato riscrive la mozione sul Tav per andare incontro alla Lega".

LA POSIZIONE DELLA LEGA - A illustrare la posizione del Carroccio in Aula è stato il capogruppo Massimiliano Romeo che ha ribadito: "Ci comporteremo con coerenza e voteremo a favore delle mozioni per la Tav e voteremo contro le mozioni che invece vogliono bloccare l'opera". "Oggi chi vota no al Tav si prenderà la responsabilità politica delle scelte che saranno prese nei prossimi giorni e nei prossimi mesi" ha avvertito Romeo nella sua dichiarazione di voto.

GIALLO IN AULA - Al termine della discussione generale in Aula c'è stato un piccolo giallo, quando la vicepresidente Anna Rossomando, presidente di turno dell'Assemblea, ha chiesto al "rappresentante del governo di esprimere il parere sulle mozioni presentate". Ha quindi preso la parola Massimo Garavaglia, della Lega, viceministro dell'Economia. "Intervengo velocemente - ha affermato - in replica alla discussione. La posizione della Lega sulla linea Tav è nota da tempo, quindi invitiamo a votare a favore del progetto Tav e contro chi blocca il Paese". A quel punto ha chiesto di intervenire Vincenzo Sant'Angelo, esponente M5S e sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento: "Intervengo non a titolo personale, ma a nome del governo per esprimere ancora una volta i pareri in maniera chiara ed esplicita su questo argomento. Il governo ha già espresso il proprio parere nella sede della Camera dei deputati. In questa sede, al fine di acquisire ulteriormente l'orientamento del Parlamento, si rimette al parere di questa Assemblea".

IL MESSAGGIO DI SALVINI AI SUOI - Dopo il voto si sono rincorse una ridda di voci su incontri che Salvini starebbe facendo, dopo l'ultimo scontro sulla Tav. Voci che però nessuno conferma. Come il presunto messaggio WhatsApp dello stesso Salvini, con invito ai parlamentari della Lega a non allontanarsi troppo per le ferie. "Il governo può cadere ma non ha chiesto a nessuno di non allontanarsi", taglia corto un big del Carroccio. Dopo Sabaudia, anche l'appuntamento del ministro dell'interno Matteo Nel frattempo, salta l'incontro di Salvini ad Anzio, previsto per le 17. Dall'ufficio stampa della Lega si fa sapere che resta invece confermato il comizio in piazza a Sabaudia alle 21.

DI MAIO POSTA FRASE GRILLO - Quanto a Luigi Di Maio, il capo politico del M5S ha rilanciato su Facebook il post di Beppe Grillo in cui il cofondatore del Movimento ricorda che ''non avere i numeri" per fermare la Tav non vuol dire "tradire''.

LE REAZIONI - Dura la reazione dell'opposizione dopo il voto sulle mozioni Tav. "Le mozioni sono la resa dei conti finale fra M5S e Lega - ha affermato la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli - A prescindere dall'esito delle votazioni, questa è la fotografia evidente di una maggioranza innaturale, divisa, dilaniata non su questioni di second'ordine ma su temi cruciali per il Paese come quello delle infrastrutture. Dopo il mezzogiorno di fuoco al Senato, delle due forze politiche ne rimarrà in piedi soltanto una".

Danilo Toninelli interviene su Facebook senza far riferimento alla Tav ma elencando una serie di norme approvate e di opere sbloccate. "Tanto c’è ancora da fare, ma la strada tracciata è quella giusta - scrive il ministro delle Infrastrutture - Non siamo soli lungo questo cammino, con noi ci sono tanti cittadini che per la prima volta dopo anni sono tornati protagonisti della storia di questo Paese".

Ma lo scossone si fa sentire e le reazioni politiche sono tutte rivolte a evidenziare la spaccatura tra M5S e Lega. Per il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, "questo Parlamento non è in condizioni di esprimere maggioranze diverse che siano anche rispettose dell’esito di tutte le prove elettorali intermedie, che hanno consegnato la vittoria al centro-destra. Il compito di decidere se è come far proseguire la legislatura spetta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel quale riponiamo assoluta fiducia. Forza Italia ritiene che la soluzione migliore per il Paese siano nuove elezioni" e "interrompere questa esperienza fallimentare è un gesto di responsabilità da parte di Matteo Salvini nei confronti degli italiani".

All'attacco anche il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, per il quale "la seduta del Senato ha dimostrato in maniera assolutamente evidente che il governo non ha più una maggioranza. La Tav non è solo una fondamentale infrastruttura utile allo sviluppo del Paese. Ma è anche figlia di accordi e trattati internazionali. Un governo non può non avere una sua maggioranza in politica estera e questo governo non ce l’ha". "Il presidente Conte si rechi immediatamente al Quirinale dal presidente Mattarella per riferire della situazione di crisi che si è creata - chiede Zingaretti - L’Italia ha bisogno di lavoro, sviluppo, investimenti e ha bisogno di un governo che si dedichi a questo e non ai giochi estivi di Salvini e Di Maio contro gli italiani".

"Tav: vince l’Italia - commenta Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia - Con l'approvazione delle mozioni per il sì, compresa quella di Fdi, il Parlamento si è espresso in maniera inequivocabile e speriamo definitiva sulla Torino-Lione. Oggi come ieri, la posizione di Fratelli d’Italia è sempre stata la stessa: sì Tav, sì alla difesa degli interessi italiani e alla costruzione di un futuro di crescita per i nostri figli". "Si tratta - conclude - di battaglie che uniscono la politica, oltre ogni schieramento. Chi divide e dice no difende sé stesso e il suo partito, non l’Italia".

 



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