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24 aprile 2024

Cronaca

Ma che fine ha fatto l'app Immuni?

Abbiamo tentato di rispondere a questa domanda

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

app immuni

ITALIA - Che fine ha fatto l’app Immuni? Se n’è parlato tanto a inizio ottobre, durante la campagna effettuata dal Governo per promuovere l’uso dell’applicazione. Poi i riflettori si sono spenti, e l’app che doveva rappresentare l’arma di punta per il contact tracing è uscita dai radar.

 

Il premier Giuseppe Conte ha addirittura detto che scaricarla è “un obbligo morale”. Peccato però che tanti italiani – la stragrande maggioranza – non gli abbiano dato retta. I numeri lo confermano: il sito dedicato a Immuni continua infatti a riportare gli aggiornamenti dei dati relativi alle “attività” dell’applicazione.

 

10.254.145 download, 9.973 utenti positivi e 85.694 notifiche inviate. Per rendersi conto della portata dei numeri, però, bisogna confrontare i dati del sito con quelli relativi alla popolazione e ai contagi da Covid-19 riportati dai bollettini ufficiali. Solo il 19% (circa) della popolazione ha scaricato l’app. E, come riporta il sito Left.it, a fine gennaio Immuni ha registrato – in una settimana - 450 notifiche di possibile contagio, a fronte di migliaia di casi riportati nel bollettino ufficiale. Per saperne di più abbiamo cercato di ottenere informazioni dalla Regione Veneto, inviando una mail all’ufficio stampa, ma non abbiamo ottenuto nessuna risposta.

 

Abbiamo chiesto un aggiornamento anche sull’applicazione “veneta” per il contact tracing, ma per ora non abbiamo ricevuto nessuna mail.

 

Nonostante tutto, però, a dicembre il commissario straordinario Domenico Arcuri ha dichiarato che “l'App Immuni come performance è tra le migliori al mondo. Non escludiamo di usarla anche per la campagna di vaccinazioni, ancora non sappiamo quale potrebbe essere la connessione, ma lo stiamo valutando”.

 


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Roberto Silvestrin

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