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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

MA LA BRETELLA E' STATA PROMOSSA GRAZIE A UN ROSPIDOTTO?

I Comitati spontanei sollevano dubbi pesanti sull'approvazione del progetto da parte del Sovrintendente Codello

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

MA LA BRETELLA E' STATA PROMOSSA GRAZIE A UN ROSPIDOTTO?

Vittorio Veneto - Beati come rospi sopra una bretella.

Se la frase pare sibillina, sibillina - secondo il Coordinamento dei Comitati spontanei - è pure la dichiarazione che il sovrintendente Renata Codello ha rilasciato recentemente a proposito della Bretella di Ceneda. In un'intervista alla Tribuna di Treviso, l'architetto Codello ha affermato che il progetto della bretella è stato approvato dopo congrue modifiche al progetto originario. Secondo il Coordinamento, le modifiche in questione sarebbero risibili e non tali da giustificare l'approvazione di un progetto che per ben due volte era stato bocciato dalla stessa Sovrintndenza.

"Come è possibile - si chiede Michele Bastanzetti, vice coordinatore del Ccs - che la semplice piantumazione di qualche filare di alberi e la costruzione di un ecodotto per rospi rendano una strada da assolutamente improponibile ad accettabile? L'arch. Monti aveva  ben spiegato in pubblico questo arcano (abbiamo l’ intervento videoregistrato e trascritto). Egli aveva spiegato che secondo lui la Codello ha approvato quella strada perché: “Io credo ci sia stato un intervento esterno…anche con una certa pressione”. Non è scandaloso tutto questo? La Sovrintendenza è un ente che trae la sua ragion d’essere dalla Costituzione Italiana (art. 9) e dovrebbe essere un organo sovrano e super partes che difende valori intoccabili perché patrimonio della collettività presente e futura. Teoricamente parlando è forse accettabile che la Sovrintendenza si faccia condizionare da poteri esterni di natura non chiaramente dichiarata, né qualificata né discussa e approvata dalla comunità che si troverà a patire solo danni da quel tipo di intervento?"

I comitati spontanei (che hanno indirizzato alla Codello una lettera in risposta alle sue dichiarazioni) sostengono dunque che il progetto della Bretella non ha subito migliorie tali da poter giustificare una sua promozione. E a sostegno della tesi riportano le parole del Difensore Civico Regionale, Vittorio Bottoli che il 10 dicembre scorso aveva scritto: "Nell’ ambito di una scelta della Sovrintendenza di esito favorevole in contrasto coi pareri di esito sempre non favorevole del suddetto organo consultivo, si potrebbe configurare una figura sintomatica di eccesso di potere”. Bottoli infine aveva chiesto all'Amministrazione di Vittorio Veneto di fornire documentazione più puntuale e accurata in merito alle opere di mitigazione paesaggistica ed ambientale apportate al progetto ed a eventuali modifiche sostanziali”.

"Le forti perplessità del difensore civico - conclude Bastanzetti - coincidono con le nostre. Abbiamo infatti sempre detto che il progetto della Codello non modificava in nulla la sostanza del progetto bocciato per due volte dal Monti. Il Monti stesso ha ribadito anche in pubblica assemblea a Ceneda che secondo lui quella strada non poteva proprio passare per i Vendran, neppure se vi fossero state apportate modifiche di qualsiasi natura. Non poteva passare perché i luoghi attraversati possiedono importanti valenze storiche, paesaggistiche, ambientali, architettoniche. Il punto cruciale è dunque questo."

E mentre i Comitati spontanei ribadiscono l'intenzione di continuare a dare battaglia sul progetto, il vicepresidente della provincia Floriano Zambon ricorda che lo stanziamento a favore dell'arteria c'è già. I 7, 5 milioni di euro per la Bretella tintinnano. Mentre i rospi che - durante il loro sabba -  l'attraverseranno incolumi grazie al rospidotto, cantano.

 

 


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Emanuela Da Ros

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