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24 aprile 2024

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Lutto nel ciclismo: si è spento Ruggero Tasca

È stato consigliere, meccanico e tuttofare dell'UC Giorgione

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Ruggero Tasca

CASTELFRANCO - Un altro lutto nel ciclismo della Marca dopo la scomparsa di Graziella Gatto cicloturista e infermiera di Treviso a tre anni dall’incidente.  E’ spirato Ruggero Tasca, consigliere, meccanico e tuttofare dell’Uc Giorgione. Aveva 52 anni. E' morto sabato all’ospedale di Vicenza. Abitava a Pozzoleone, in provincia di Vicenza, e faceva di lavoro il camionista. Lascia la moglie Marina, casalinga, e due figli entrambi corridori del Giorgione, Andrea e Laura. Il rosario verrà recitato alle ore 19 stasera nella chiesa di Pozzoleone, i funerali si svolgeranno domani alle ore 15.

 

Giuseppe Parolisi - direttore sportivo degli juniores dell’Uc Giorgione - traccia un commovente ricordo dell’amico scomparso. “Ci siamo conosciuti circa dieci anni fa quando tuo figlio Andrea ha iniziato la sua avventura con il Giorgione e il solo sentire che faceva lo stesso mestiere del mio papà mi dava tanta sicurezza - ricorda Giuseppe Parolisi tecnico degli juniores dell’Uc Giorgione - Poi abbiamo iniziato la nostra avventura nel gestire gli atleti juniores. Per me era la prima volta ma tu, Ruggero, sempre che mi incitavi e mi invogliavi a non mollare. Abbiamo trascorso dieci anni dove non è mai passato un lunedì che non parlavamo di gare. Ogni giovedì ci si sentiva perché te sapevi tutte le strade e meglio di un navigatore mi davi tempi e modi”.

 

 “Quante volte sei stata la mia spalla forte - ricorda Parolisi - ma dietro una buona prestazione dei nostri ragazzi cedevamo entrambi alle emozioni. Ci si sentiva per farci compagnia a vicenda te sempre in quel camion, ma la domenica dovevi essere con i corridori perché era la tua passione. Senza mai tralasciare la tua cara moglie Marina con cui eri premuroso e i tuoi figli Laura e Andrea di cui eri tanto orgoglioso. Caro Ruggero, te ne sei andato troppo presto per me. Avremmo dovuto fare tanta strada assieme con quel furgone, avremmo dovuto fare tante telefonate ancora. Chi mi terrà compagnia, chi cercherò di abbracciare ogni domenica e ogni volta che ci vedevamo, chi avrà tanta premura. In soli tre mesi la malattia ti ha portato via. Troppo presto, troppo. Anche lassù sicuramente capiranno quanto buono e disponibile sei. Addio gigante buono. Addio amico mio”.

 

Sandro Bolognini

 

 

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