L'ultimo viaggio del Vittorio Veneto, un altro appello dalla città
La sezione vittoriese dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia si è unita all’appello lanciato nei giorni scorsi al mondo della politica, auspicando l’assegnazione del nome “Vittorio Veneto” ad un’altra unità della Marina Militare Italiana
VITTORIO VENETO - Ultimi giorni di vita per il Vittorio Veneto, l’ex nave ammiraglia della Marina Militare. L’incrociatore lanciamissili, infatti, verrà demolito in Turchia: la nave è già approdata ad Aliaga. Oggi anche la sezione vittoriese dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia si è unita all’appello lanciato nei giorni scorsi al mondo della politica, auspicando l’assegnazione del nome “Vittorio Veneto” ad un’altra unità della Marina Militare Italiana.
“Sarebbe un grande onore – fanno sapere dall’associazione combattentistica -. Appoggiamo la richiesta e supportiamo l’amministrazione”. “La richiesta? Si potrà fare – ha anticipato nei giorni scorsi il sindaco Antonio Miatto -. Bisognerà trovare la modalità giusta”.
Secondo quanto riportato dal primo cittadino, c’è già stato “un primo colloquio, per cercare di recuperare i pezzi significativi della nave”. La Città della Vittoria e l’incrociatore hanno sempre avuto un legame molto speciale: all’inaugurazione del 1969 partecipò, infatti, anche un gruppo di cittadini vittoriesi, guidati dall’allora sindaco Aldo Toffoli.
In quella circostanza la comunità vittoriese donò alla nave la bandiera di combattimento e il cofano utilizzato per contenerla. La storia, in questo senso, potrebbe ripetersi: “La nostra associazione potrebbe dar vita ad una raccolta fondi per salvaguardare la tradizione e donare la bandiera di combattimento al nuovo Vittorio Veneto – spiegano ancora dal gruppo vittoriese, che conta un centinaio di associati -. Quanto raccolto potrebbe essere utilizzato anche per il restauro del cofano, necessario a contenere e proteggere proprio la nuova bandiera”.
Si ringrazia l’ufficio storico della Marina militare per la foto