Luci di Natale sulla sfera di Benetton, Gentilini: “E’ diventata un lampadario, basta con questo stupro della cultura trevigiana”
Lo sceriffo critica l'amministrazione e la scelta di addobbare l'opera d'arte
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Mi sono altamente meravigliato che nessuno di sia accordo dello stupro in atto contro cultura trevigiana. Parlo della sfera di Benetton, capolavoro dell’arte contemporanea, conosciuta in tutto il mondo, e oggi trasformata in un lampadario”. Giancarlo Gentilini non le manda a dire alla giunta Conte e in consiglio comunale interviene in modo pensate contro chi “ha autorizzato una cosa del genere”.
L’opera d’arte da qualche anno durante il periodo natalizio viene addobbata con le luci. Lo sceriffo ha difeso l’opera d’arte di Toni Benetton, installata in via Roma, all’ingresso della città proprio dalla sua passata amministrazione. “Quando Benetton la diede al Comune feci preparare un progetto approvato anche dalla Soprintendenza di Venezia che comprendeva anche il tipo di illuminazione - dice - Servirono giorni e giorni di confronto e trattative”.
“Adesso vedo che la grande sfera conosciuta in tutto il mondo è diventata un lampadario, una luce da cimitero - tuona Gentilini - Non so chi abbia ordinato questo massacro. Se ragioniamo in questa maniera allora tutti i monumenti storici dovrebbero essere illuminati da luci di Natale? Allora vedremo anche il pisellino del David di Donatello con le lucine?”.
“Cari assessori abbeveratevi di cultura come ho fatto io con Toni Benetton e Gina Roma. L’opera di Toni Benetton è una delle meraviglie che ha la città di Treviso e non voglio che venga violentata”, ha chiuso il consigliere tra gli applausi dell’opposizione.