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23 aprile 2024

Treviso

Locusta, altro insetto da mangiare. Coldiretti Treviso: "No grazie"

L'Ue ha dato il via libera per all’immissione sul mercato della locusta migratoria come nuovo alimento

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

locusta da magiare

TREVISO - “Locuste in tecia? No, grazie”. Così la Coldiretti Treviso dopo l’autorizzazione della Commissione Europea all’immissione sul mercato della locusta migratoria per uso alimentare umano.

Lo scorso maggio era arrivato il via libera della Commissione Ue all’autorizzazione alla vendita per l’alimentazione umana del Coleottero Tenebrione mugnaio, ossia la tarma della farina, con la possibilità di utilizzare l’insetto intero essiccato sotto forma di snack e proprio come farina per la preparazione di una serie di prodotti. E ora l’arrivo in tavola anche delle locuste che non piace alla Coldiretti.

“Nel mondo ci sono state popolazioni cannibali, non vorremo che la notizia arrivasse all’Ue e fosse sdoganata anche questa pratica – ironizza Coldiretti Treviso – La verità è che ogni cultura propone dei cibi particolari nella propria dieta, ma molte volte ci sono esigenze che nascono da popolazioni costrette a nutrirsi con ciò che possono. Al di là della libertà di ognuno di scegliere come alimentarsi, nel rispetto comunque delle disposizioni vigenti, per noi una corretta alimentazione non può prescindere dalla identità, cultura e realtà produttive di un territorio e da precisi comportamenti etici e sostenibili nella produzione dei cibi”.

L’introduzione delle cavallette a tavola per il consumo umano si aggiunge a quanto c’è già in elenco ai sensi del regolamento (UE) 2015/2283 sui Novel Food. Coldiretti Treviso condivide la mozione approvata in Consiglio regionale e presentata dal xonsigliere regionale Nazzareno Gerolimetto che impegna la giunta a monitorare il fenomeno del Greenwashing (ecologismo di facciata) prestando attenzione a questi cibi considerati ecologicamente sostenibili a scapito di menù tradizionali, legati alla storia locale e alla base della dieta mediterranea. A spingere verso il consumo di insetti è da qualche anno anche la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) forte del fatto che nel mondo già quasi 2000 specie di insetti sono considerate commestibili e vengono consumate da almeno 2 miliardi di persone.

“Speriamo di poter presto contare su delle informazioni precise di carattere sanitario e salutistico facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità di questi insetti considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come la Cina o la Thailandia, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari”, conclude Coldiretti Treviso.     

 


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Isabella Loschi

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