Treviso – «I controlli nei locali sono appena iniziati. Continueranno. Si vogliono individuare quei luoghi in cui c’è spaccio e abuso di stupefacenti. Inoltre vogliamo essere sicuri dell’affidabilità dei locali».

A parlare è il questore di Treviso Carmine Damiano (in foto). Nei giorni scorsi ha imposto la chiusura per dieci giorni alla “Baita al Lago” di Castelfranco, dove, in seguito ad una retata erano stato trovato più di un centinaio di pasticche di ecstasy, oltre a parecchia altra droga.

Nella notte tra sabato e domenica altro blitz, questa volta al New York Jazz di San Biagio di Callalta.

Anche qui droga, ma molta di meno rispetto a quanto ritrovato a Castelfranco. Si tratta infatti di 5 grammi di cocaina, 2 di hascisc e due di ketamina.

«Devo ancora visionare nel dettaglio gli atti – ha detto stamane il questore parlando del New York Jazz -, ma la quantità di droga ritrovata è molto inferiore rispetto a Castelfranco. Mi riservo di decidere per la chiusura o meno». Il questore ha sottolineato anche come «chiudere un locale in definitiva sia sempre una sofferenza».

Si è detto anche disponibile ad un’eventuale incontro con le associazioni di categoria. Ha sottolineato come i controlli nel prossimo futuro potrebbero andare anche oltre i locali da ballo.

Nel mirino, infatti, ci sono anche i circoli privati, che potrebbero subire controlli anche di natura fiscale, dato che dietro il paravento della dicitura “circolo” potrebbero nascondersi veri e propri esercizi pubblici. Particolare attenzione verrà riservata alla zona “Fonderia”.

Matteo Ceron

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