Libro Mussolini a testa in giù, Comune polemizza con libreria
Disappunto vicesindaco Castelfranco. Gestore 'fa riflettere'
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CASTELFRANCO - "Manifesto con forza il mio grande disappunto per un atteggiamento che, nonostante i 73 anni trascorsi dalla fine della seconda guerra mondiale, certe frange di sinistra intendono ancora percorrere nella strada dell'odio": così il vicesindaco di Castelfranco, Gianfranco Giovine, bolla l'iniziativa di una libreria cittadina di mostrare in vetrina un libro su Mussolini di Renzo De Felice appeso a rovescio.
"Credo che un commerciante con compiti di divulgatore culturale visti i prodotti che vende - sottolinea - dovrebbe rispettare le idee anche se diverse della comunità dove svolge il proprio lavoro. Provo grande ammirazione invece per gli altri operatori che svolgono il proprio lavoro nello stesso ambito senza svolgere smaccatamente attività politica. Spero di sbagliarmi se penso che tale comportamento sia stato influenzato da un fine meramente commerciale".
La responsabile della libreria aveva sottolineato al Gazzettino il significato simbolico dell'iniziativa, rilevando che capovolgere un libro o fotografie di persone violente "è un modo per far riflettere, in questo caso sugli errori del fascismo, che si combatte con i libri appesi, invitando tutti a leggere e conoscere la storia per andare avanti".