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19 aprile 2024

Politica

Via libera al decreto scuola e liquidità alle imprese: ecco cosa ha deciso il Governo

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Via libera al decreto scuola e liquidità alle imprese: ecco cosa ha deciso il Governo

Via libera del Consiglio dei ministri al dl scuola con tutte le misure per finire l'anno scolastico alle prese con l'emergenza Covid-19. Trovata l'intesa sul pacchetto liquidità alle imprese, in grado di mobilitare risorse per oltre 750 miliardi di euro, oltre 400 in più rispetto ai 350 miliardi già previsti nel dl Cura Italia. Lo si apprende da fonti del Mef in vista della ripresa del Consiglio dei ministri che ha all'ordine del giorno il dl liquidità. Viene rafforzato il ruolo di Sace anche nel campo dell'export e del sostegno alla internazionalizzazione delle imprese. In particolare, si mobilitano 200 miliardi di prestiti con garanzie fino al 90% per tutte le imprese, senza limiti di fatturato, e altri 200 miliardi di crediti destinati al sostegno dell’export.

 

Chiuso anche il pacchetto sulle garanzie da erogare alle Pmi. Secondo quanto si apprende da fonti del Mise, infatti, il governo ha trovato la quadra:100% fino a 25 mila euro senza alcuna valutazione del merito di credito; 100% fino a 800.000 euro senza valutazione dell'andamento dell'azienda, di cui 90 dallo Stato e 10 da Confidi; 90% fino a 5 milioni di euro senza valutazione dell'andamento dell'azienda. Il pacchetto Pmi, spiegano ancora fonti Mise, riguarda anche i professionisti e le imprese fino a 499 dipendenti.

 

La bozza del dl per il credito alle imprese atteso oggi in Cdm prevede il credito di imposta anche sull'acquisto di mascherine e di altri dispositivi di protezione individuale. La disposizione estende "le tipologie di spese ammesse al credito d’imposta attribuito per le spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro" includendo quelle relative all’acquisto di dispositivi di protezione individuale (quali, ad esempio, mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari), ovvero all’acquisto e all’installazione di altri dispositivi di sicurezza atti a proteggere i lavoratori dall’esposizione accidentale ad agenti biologici o a garantire la distanza di sicurezza interpersonale (quali, ad esempio, barriere e pannelli protettivi)", si legge nella relazione al decreto. Sono, inoltre, compresi i detergenti mani e i disinfettanti.Il credito d’imposta è attribuito a ciascun beneficiario, fino all’importo massimo di 20.000 euro , nella misura del 50 per cento delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2020, e comunque nel limite di spesa fissato in 50 milioni di euro. Nuova proroga sui versamenti di tasse e contributi.

 

Una bozza del dl sul credito alle imprese estende al 30 maggio la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi da parte delle imprese con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso che hanno subito una diminuzione dei ricavi o dei compensi di almeno il 33 per cento nel mese di marzo 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta e nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta. I versamenti sospesi, senza applicazione di sanzioni ed interessi, andranno effettuati in un'unica soluzione entro il 30 giugno 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal medesimo mese di giugno 2020.

 

Proroga dello stop alle udienze, salvo i casi di urgenza non differibili, fino all'11 maggio. Originariamente la sospensione era prevista fino al 15 aprile. Il Sace, il braccio dedicato all’export della Cassa depositi e prestiti che gestirà le garanzie sui prestiti per le grandi imprese, secondo quanto prevede la bozza del Dl sul credito, resta nel gruppo Cdp ma risponderà della sua attività direttamente al ministero dell’Economia per la gestione delle maxi garanzie a sostegno delle imprese per rispondere ai danni economici provocati dall’emerge del Covid19. Ma è proprio questo uno dei nodi ancora da sciogliere. È ancora scontro, infatti, sul ruolo di “indirizzo e coordinamento” che via XX settembre vorrebbe avocare a se'. Non solo.

 

A quanto apprende l'Adnkronos, si discute anche del ruolo della Farnesina, considerando che Sace si occupa proprio di export. Su questo, i grillini stanno tenendo il punto, facendo scudo al ruolo del ministero degli Esteri. Infine, resta ancora da sbrogliare il nodo sulla garanzia ai prestiti alle grandi imprese, con Iv che punta i piedi per portare l'asticella al 100%. Nella bozza del dl, infatti, per le big le garanzie vanno dal 70 fino al 90%.

 



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