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28 marzo 2024

LE TASSE SPIEGATE A UN BAMBINO

Categoria: Notizie e politica -

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Francesca Salvador | commenti | (19)

 

Qualche giorno fa, a corredo di una mail, mi è arrivata la metafora che trascrivo testualmente sotto.

Da una ricerca in internet, sono risalita a Gerritsen. Credo sia sua la paternità; se così non fosse, mi scuso e provvederò a rettificare.

 

 

Un bimbo mi ha chiesto cosa sono le tasse.

 

Per farglielo capire bene gli ho mangiato l'82% della sua merendina.

 

Più tardi ho visto che la seconda merendina l'ha mangiata di nascosto da me.

 

Gli ho detto che è un EVASORE.

 

In qualità di EVASORE come Sanzione deve darmi il 200% dell'82% della merendina evasa, più gli interessi.

 

Ma merendine non ne ha più.

 

Gli ho detto che domani gli mando EQUIPAPA' a sequestrargli i giochi se non mi versa la Sanzione.

 

Ha pianto tutto il giorno.

 

Dal giorno dopo non ha più mangiato merendine creando disperazione in chi le produceva costringendolo a chiudere negozio.

 

Il bimbo senza merendine è diventato irascibile, smagrito e non mi ascolta più.

 

Quello del negozio si è suicidato.

 

(Bernardo Agus Gerritsen)

 

 

Due considerazioni veloci veloci...

1) siamo tutti d'accordo che le merendine non siano il cibo più salutare, è solo un esempio (una bella mela avrebbe fatto meno effetto)

2) sicuramente qualcuno dirà che se tutti pagassero le tasse, non si arriverebbe all'82%. Sbagliato! abbiamo spiegato molte volte che le tasse non servono a pagare i servizi, ma a qualcos'altro... coloro che sono venuti a verificare lo hanno capito perfettamente.

Buon fine settimana,

Francesca

 

P.S. se qualcuno vuole unirsi a noi, domani saremo  QUI

 

 



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Riprendendo dall'ultimo suo post volevo comunicare alla Sig.ra Salvador che "sono una donna, non sono una santa" lo cantava Rosanna Fratello ( che fra l'altro ho avuto modo di conoscere circa una ventina d'anni fa in occasione di una sfilata di moda) e non Gigliola Cinguetti. La stessa canzone diceva anche :"batti e ribatti si piega anche il ferro"
Non sono venuto a presentarmi perchè sono arrivato a incontro già iniziato e alla fine sono scappato prima che Fanton la Sig.ra Da Ros facessero il bis.
Non è escluso che in un futuro possa capitare l'occasione di incontrarsi.....
Vittorio è così piccolo..........

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Cavoli, ci hai ragione! adesso ricordo...

la Cinquetti cantava... "non ho l'età".., non farmelo ricordare, per pietà, visto che di età io ne ho tanta....

vedi, vedi, l'unico modo per prendermi in contropiede è, in successione: il calcio, lo sport in genere, la musica leggera, le soap opere e i vari programmi televisivi....

sì, sì. Vittorio è piccola, tanto piccolina..., ma per chi vuole svicolare è sempre troppo grande.

dai, rimandiamo al ballottelli anzi no al ballottaggio
'notte



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E per quelli che non vogliono essere felici ma sereni?
Yoga e felicità lo vedo come una sorta di ossimoro.
Si lo so, sono uno spacca balle.

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Beh, amico mio, piuttosto di niente è meglio piuttosto, come mi diceva sempre mia nonna!
La serenità è una condizione che è parte della felicità, poiché chi è felice è anche sereno, ma non sempre chi è sereno è anche felice.
Occhio che, lo yoga e lo yoga della risata in comune hanno solo il nome… e qualche respirazione, per il resto, nulla a che vedere.

http://www.youtube.com/watch?v=IPx4B9WxJU4

http://www.youtube.com/watch?v=qlot0lcFtro


ora vado… a ridere a Treviso, sarà una splendida giornata ☺ ☺

a proposito... non avevamo in sospeso le tue considerazioni sui documentari che ti avevo linkato?

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La felicità non serve a chi è sereno, io la vedo un po' come la differenza che c'è tra innamoramento e amore, la prima condizione la rapporto alla felicità la seconda alla serenità. Insomma, la felicità come l'innamoramento è più questione di pura chimica, sono sprazzi anche intensi ma sempre sprazzi anche fine a se stessi.
E vedendo quei video mi darei anche ragione, come si fa a passare una giornata intera in quel modo? Boh (ah, "problemi" miei, sia chiaro, chi ci va e si diverte buon per lui!).
Il documentario, quello sulla medicina & cancro lo devo scaricare per vedermelo offline, son argomenti tosti e mi ci vuole il momento giusto...

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le sessioni di ydr durano complessivamente poco più di un'ora

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Ma varda che bella 'sta digressione...dalle merendine, alle tasse, a Rosanna Fratello alla felicità! Mo vi spiazzo tutti; imparate , banda di troll dilettanti:

PERCHE' MAI UNO CHE E' FELICE DOVREBBE FREQUENTARE LA PALESTRA DELLA FELICITA' ?

SE NE DEDUCE CHE LA FREQUENTANO SOLO GLI INFELICI.

PERCHE' MAI UN INFELICE DOVREBBE FREQUENTARE UN LUOGO AFFOLLATO DI INFELICI?

DUNQUE LA PALESTRA DELLA FELICITA' NON E' INDICATA NE' PER I FELICI NE' PER GLI INFELICI.


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Perché mai uno che è erudito dovrebbe frequentare la scuola?

Se ne deduce che la frequentino solo gli analfabeti.

Perché mai un analfabeta dovrebbe frequentare un luogo affollato di analfabeti?

Dunque la scuola non è indicata né per gli eruditi né per gli analfabeti

☺ ☺

'notte gente

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Infatti un erudito NON frequenta la scuola, tranne che come Professore. A scuola giustamente ci vanno gli incolti.
Se l'unico ad essere erudito è il Professore se ne potrebbe dedurre, per trasposizione al caso de quo, che l'unico ad essere felice, nella palestra della felicità, sia l'"insegnante di felicità".

QUESTO E' VERO, POICHE' E' L'UNICO AD ESSERE PAGATO PER ESSERE LI.

PS: Ne deve mangiare ancora, Signora, di pan e volp per competere col Blogger Pensante, nonché Volpe del Blog...

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BLOGGER PENSANTE VINCE SEMPRE! ☺ ☺

Bastanzetti, chiariamo che il blogger sono io, lei il troll, sennò, se mi scambia i termini nessuno capisce più nulla….

Anche con gli errori umanamente inevitabili, cerco di attribuire al significato delle parole il valore di generatrice della realtà ( è una teoria azzardata, su cui è meglio non addentrarci, altrimenti si scatenano altre polemiche).

Dal mio prezioso vocabolario etimologico Pianigiani, edizione 1936:

“Erudire: ex togliere fuori rudis rozzo fig. inetto e inesperto propr. Dirozzare
Togliere alla mente la rozzezza naturale, ammaestrando.”

Quindi perché mai un erudito non dovrebbe proseguire nella strada della conoscenza?
Un liceale erudito frequenta la “scuola” universitaria.
Un universitario erudito frequenta la “scuola” dei master.
Un docente universitario erudito, continua la “scuola” per accedere via via a cerchie superiori…

Quindi questa sua affermazione:
“Infatti un erudito NON frequenta la scuola, tranne che come Professore. A scuola giustamente ci vanno gli incolti”

… non la trovo corretta.

Ma fermiamoci qui, altrimenti come al solito non la finiamo più e io in questi giorni ho bisogno di tempo perché ho molta carne al fuoco, no anzi scusi, ho molti fagioli al fuoco… ☺ ☺

P.S. per una volta, sarebbe carino che lei provasse personalmente certe tecniche prima di criticarle per partito preso.
Esempio: provare per un mese la miam-o-fruit, parlare con una decina di persone che la usano (compreso un medico suo amico) raccogliere informazioni e poi parlarne.
Oppure, provare una decina di sessioni di ydr, sentire l’opinione di persone che lo praticano, quali benefici psicofisici ne hanno tratto - anche fra gli operatori sanitari del Cesana Malanotti, che hanno partecipato alla sperimentazione con gli anziani ricoverati - e poi parlarne ecc. ecc.

Sicuramente lei dirà di no, che preferisce le passeggiate in montagna, e le braciole, e la capisco, ma abbia in considerazione anche il benessere di coloro che per vari motivi non lo possono fare!

Un caro saluto, Francesca

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Francesca, senz'altro puoi spiegare le tasse a un bambino intelligente, a un bambino stupido, pochi ma ce ne sono, è piu' difficile.
Comunque i commenti di Bastanzetti divertono, non segnalarli come inopportuni. Per favore.

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MI è gradito, nell'occasione, esprimere la mia ammirazione per la "mise" (el vestì) , il maquillage (belletto), e l'hair style (tajo de cavei) che la Signora ha sfoggiato con giovanile silhouette al recital dei candidati sindaco-venditori di fumo dell' altra sera in Seminario.
Ah...se fossi scapolo...

Spero sul serio, lo dico senza paternalismo, che la Signora riduca finalmente il suo interesse per certe opinabili "curiosità culturali" a favore della passione civica . Ce n'è bisogno.

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Un commento corsaro in attesa di ispirazioni migliori... :-) Il liberismo economico è contrario alla tassazione. Al contrario del comunismo che "spolpa" in cambio di servizi. Questa cosa non l'ho mai capita. Mah!

Ma non è interessante questo ragionamento. Mi chiedo: è agurabile la felicità e la serenità? Da un punto di vista sociale e civile tutte le pratiche (o farmaci) che stampano un immutabile sorriso come il Dalai Lama sono augurabili? Ma allora... tutti i "grandi" morti con un colpo in tempia, e che hanno segnato spesso una svolta epocale, erano cretini? Tzara, Breton, Majakovskij, Pavese. O Leopardi morto "di studio matto e disperatissimo" a 39 anni, Foscolo esule e povero in canna a Londra. Il "dissidio" di Petrarca. La folia del Tasso. Non che io voglia esortare al suicidio come impegno civile, ma "felicità" e "serenità" mi paiono miti da setting analitico. (Per favore non mi bannate). :-)

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ma sei arrabbiato con me?? ti ho chiamato 10 volte, non mi rispondi mai... cattivo! ☺ ☺

ero passata da Treviso un paio di volte e...

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Assolutamente no. Non sono per nulla arrabbiato con te. E perché dovrei esserlo? Ti telefono per un saluto, se non ti disturbo, nel week-end.

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Caro Mario ormai è evidente la tua metodica ricerca, un po’ snob, del commento paradossal-anticonformista. Ma secondo te in che percentuale gli abitanti della Terra sceglierebbero la infelicità al posto della felicità? quanti sceglierebbero una vita in ristrettezze ed ambasce al posto della serenità? neppure i nomi che hai citato!
Che poi sia possibile essere totalmente felici ogni momento della vita (qualcuno ha qualche esempio certo, in merito?) dubito, anche se uno si sforzasse di diventare culturista della risata nella palestra frequentata dalla Charmante Sig.ra Francesca.

Parimenti non si può negare che ognuno di noi, al netto delle incontrollabili disgrazie che Dio-destino-natura-governo-la spectre gli possano scaraventare addosso, cerchi costantemente di individuare ed affinare nel suo microcosmo esistenziale ( magari anche grazie alla palestra della felicità) delle soluzioni, degli appagamenti che gli garantiscano almeno il minimo vitale di pace interiore.
Altrimenti sarebbe duro, ogni giorno, arrivare a sera…

PS: timidone, perché non hai risposto alla Sig.ra Salvador? non devi respingerla, è un bijou!

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Caro Michele, purtroppo non è farina del mio sacco. Magari fossi un "paradossal-anticonformista". Mi piacerebbe, ma non avendo talento filosofico (o culturale) per "svelare" originarietà mi limito al riasunto di libri o articoli. La felicità come "mito" lo dice Umberto Galimberti ne "I miti del nostro tempo" (Feltrinelli). Parlavo (citavo) la felicità come "mito" dando per scontato che nessuno cerca una dannata vita. Concordo sul tuo "Altrimenti sarebbe duro, ogni giorno, arrivare a sera…". E in questa estenuante ricerca per arrivare a sera ci metterei anche la religione. Accidenti... cito Feuerbach :-) Caro Michele, nella tua metodica ricerca, un po' snob, della polemica in uno spirito sempre oppositivo, ti sfuggono anche i miei copia-incolla :-)

P.S.: Non ho risposto alla Signora "bijou" perché ero in nosocomio. Ho già parlato con cordialità al telefono con Francesca: invidioso... eh... :-)

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UN PO’ DI CHIAREZZA…

Accertato definitivamente il fuori tema del post:

- ringrazio Bastanzetti per gli apprezzamenti (sempre ben accetti alla mia veneranda età ☺ )

- mi fa piacere pure la sua giusta osservazione che, potendo scegliere, ogni essere vorrebbe per se un’esistenza lunga, gioiosa e colma di serenità, durante la quale poter esprimere al massimo la propria missione nella vita.

Quanto alla mia esperienza con Daniele e “La palestra della felicità”, è stato tutto assai singolare…
… per un anno mi ha rincorsa cercando di convincermi nella diffusione dello YdR, parlandomi di felicità, di come si può imparare ad essere felici e bla bla bla, ma avevo interpretato male il suo atteggiamento del volèmose tutti ben, cosa questa che mi irritava parecchio o mi lasciava indifferente…
la cosa è cambiata, quando mi sono resa conto che il tutto era basato scientificamente sulla PNEI e sul fatto che, praticando questa disciplina, ognuno di noi può cambiare aumentando od inibendo la secrezione di ormoni che provocano dei cambiamenti permanenti nel cervello e nel corpo.
Siccome sono come san Tommaso, ho cominciato ad osservare e monitorare coloro che lo praticavano regolarmente, poi ho fatto esperimenti io stessa, alternando periodi di pratica a periodi di allontanamento e mi sono resa conto, risultati alla mano che funziona in modo straordinario.

E’ come praticare una sana attività fisica in modo regolare, i benefici non li si ha solamente nel momento in cui tu vai a camminare o in palestra, i benefici te li porti poi nella vita quotidiana, poiché un corpo sano ed allenato ti aiuta anche quando devi appendere una mensola, le tende o scendere in cantina e salire in soffitta (o fare altro molto più divertente)

Lo stesso con lo YdR, la secrezione degli ormoni migliora lo stato di benessere non solo quando lo stai praticando, ma rimane anche quando riesci ad affrontare in modo più tranquillo i piccoli o grandi problemi di questa nostra vita che, penso siate tutti d’accordo, ci stanno complicando sempre più.

Quanto a Leopardi, per fare un esempio, rinuncerei volentieri alle sue splendide liriche, se in cambio lui avesse potuto vivere un’esistenza lunga, soddisfacente e serena.

Faccio un piccolo esempio per chi era in seminario venerdì sera, spero che nessuno me ne voglia…

Mi sono divertita tantissimo ad ogni intervento del candidato “tipico vitorièse”.
Era così simpatico che ogni volta, durante i suoi due minuti di intervento mente e corpo riuscivano ad assorbire o a predisporsi al contraccolpo di certi altri candidati. Se lui non ci fosse stato, credo che sarei tornata a casa di umore ben diverso! ☺

Buona giornata a tutti.

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La Psiconeuroendocrinoimmunologia rappresenta un modello scientifico di conoscenza del funzionamento dell’organismo umano nella sua totalità, ovvero così come avviene nella vita. Per molto tempo la medicina ha studiato gli esseri umani operando raffinate dissezioni dei sistemi, degli organi, dei tessuti, riuscendo così ad ottenere una messe di straordinarie informazioni “meccaniche”, ma perdendo di vista l’insieme.
Le evidenze scientifiche della Pnei sulla costante comunicazione tra i sistemi biologici hanno consentito di poter riunire ciò che nella vita non si era mai separato: la mente e il corpo.
Forse è questo che ci fa amare la Pnei: essa ci dà la conferma che gli esseri umani sono integrati e non frammentati, complessi e non complicati,sono parte attiva della loro salute e non vittime inermi dei capricci del caso o di ingessate e ineluttabili eredità genetiche. Studiare la Pnei, incontrare vitamine che si comportano da immunomodulatori, citochine che modificano l’umore, alimenti che spengono l’infiammazione, ormoni che influenzano capacità cognitive è un’esperienza felice e stimolante....."


http://www.sipnei.it/index.php/chi-siamo/cosa-e-la-pnei

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