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19 aprile 2024

Castelfranco

Le perplessità dei castellani per i muretti a secco “non convenzionali” durante l’esondazione

Solitamente i muretti a secco per il contenimento delle acque, in caso di calamità idraulica sono costruiti con sacchi di sabbia

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Esondazione a Castelfranco

CASTELFRANCO – Intervenire durante un’emergenza non è facile ma proprio per questo vi sono linee guida e anche corsi di formazione per i volontari della Protezione civile che tanto si spendono con generosità per la loro comunità ogni qual volta c’è un problema. Durante l’esondazione dei giorni scorsi però a Castelfranco c’è stato un episodio particolare di cui si è molto parlato in città.

Qualcuno, ha buttato della sabbia, costruendo una barriera improvvisata per l’acqua in via Canaletto. Già non una diga contenitiva con sacchi di sabbia, ma della sabbia che con la pioggia e l’arrivo dell’acqua ha dato vita ad un pantano, senza contare che anche in termini di efficienza l’idea non è stata delle migliori: insomma un muretto a secco improvvisato realizzato forse per un fraintendimento o in un momento di panico.

Nei social, il video di un cittadino sconcertato che durante la notte dell’esondazione si è imbattuto nella singolare barriera ha avuto moltissime visualizzazioni. Diversi residenti del quartiere rincasando si sono trovati davanti quest’ostacolo e hanno dovuto addentrarsi in altre strade, per raggiungere le proprie abitazioni anche se a dirla tutta qualcuno al volante di un fuoristrada ha scavalcato: d'altronde la struttura con la sua instabilità si prestava alla cosa.

 



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Ingrid Feltrin Jefwa

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