Le parole che curano e aiutano a guarire.
La fondazione Onlus Altre Parole presenta il progetto di umanizzazione delle cure oncologiche
Incontri - Presentazioni
quando | 30/11/2017 |
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orario | Dalle 20:30 alle 23:00 |
dove |
San Zenone degli Ezelini centro polivalente La Roggia, Via Caozocco, 10 |
prezzo | Ingresso libero |
info | arche.sanzenone@gmail.com |
organizzazione | Gruppo culturale Archè |
SAN ZENONE DEGLI EZZELINI L’arte, la scrittura, la musica, il teatro e il
movimento per curare la malattia e rendere sempre più umanizzanti le cure
oncologiche, nell’approccio interdisciplinare delle “medical humanities”. Sarà Marta Carron,
madre di tre figlie e amministratrice della nota azienda di costruzioni a
raccontare e trasmettere la sua esperienze di malattia e di guarigione, di
paure e di conforto, ma anche di cambiamento, nell’incontro “Le parole che
curano e aiutano a guarire” giovedì 30 novembre alle 20.30 al centro
polivalente La Roggia in via Caozocco 10. Durante l’evento sarà presentato il
progetto di umanizzazione delle cure oncologiche della fondazione “Onlus Altre
Parole, la Profondità del Benessere in Oncologia”, nata nel 2015, di cui Marta
Carron, dopo la guarigione, ha deciso di diventare socio fondatore, insieme al
marito Luigi Marostica. A introdurre la serata sarà Monica Masin promotrice
dell’incontro in collaborazione con il Gruppo culturale Archè . Seguiranno la
testimonianza di Marta Carron, la presentazione della fondazione e dei vari
progetti da parte dell’oncologo Fernando Gaion e dello psicologo Luca Riccardi.
Ospite dell’incontro sarà anche il direttore generale Ulss 2 Francesco Benazzi,
sostenitore della fondazione in quanto promotore della “Buona Medicina” che “è
sintesi di progresso scientifico e piena considerazione della dimensione
antropologica del rapporto medico-paziente”. In questa prospettiva, il
paziente, considerato nella sua complessa specificità, nella sue relazioni,
diventa protagonista e parte attiva della guarigione. I progetti della
Fondazione Onlus Altre Parole hanno infatti l’obiettivo di migliorare la
capacità di ascolto del personale medico e di favorire le possibilità di
esprimersi da parte del paziente dando voce a diverse forme di comunicazione e
di espressione di sè. La medicina, secondo quest’approccio, può e deve
valorizzare le possibilità di espressione delle persone toccate dalla malattia,
anche in modo diverso dal convenzionale, con l’arte, la scrittura, la musica e
il movimento in tutte le sue forme. Si tratta di un percorso di sostegno e di
aiuto al raggiungimento di un benessere “profondo” anche nella condizione di
malato oncologico, che permetta, attraverso l’umanizzazione delle cure, di
riappropriarsi di una vita che in alcuni momenti difficili potrebbe sembrare
perduta. L’incontro rientra nella rassegna “Autunno culturale” organizzata dal
Gruppo Archè con il patrocino dell’amministrazione comunale di Sa Zenone.
Ingresso libero. Per info: arche.sanzenone@gmail.com