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24 aprile 2024

Vittorio Veneto

Le mascherine sbocciate nella piccola sartoria

La storia di Alessandra, che ha chiuso al pubblico, ma ha continuato a lavorare per solidarietà

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Le mascherine sbocciate nella piccola sartoria

Dalla piccola sartoria chiusa per il Covid-19 sbocciano le mascherine della solidarietà.

La storia è una delle tante che arrivano come un raggio di sole a illuminare il grigio plumbeo di queste giornate, a rischiarare un po’ quello che non a caso è stato definito il ‘tunnel della pandemia’.

A Sant’Andrea, la sartoria Io ti punto, di Alessandra Da Dalt, un mese fa, come la stragrande maggioranza delle attività ‘al dettaglio’ ha dovuto chiudere al pubblico. Nel laboratorio sono rimasti i tessuti, le spolette di filo colorate, i macchinari silenziosi.

Poi ad Alessandra è venuta un’idea. Perché non produrre quelle mascherine che sembravano introvabili? Non ci ha dormito per alcune notti. L’idea la stuzzicava ma non sapeva come realizzarla. Le sue mascherine non sarebbero state un presidio medico, ma magari con qualche accorgimento sarebbero potute diventare un’adeguata protezione. La sua abilità di sarta è entrata in gioco: ha ritagliato della stoffa, l’ha ‘imbottita’ con tessuto Tnt, e ha realizzato delle mascherine in grado di adattarsi al volto, coprendo efficacemente naso e bocca.

Poiché voleva che il suo lavoro fosse utile a chi ne aveva più bisogno, ha chiesto all’assessore Antonella Caldart se il comune di Vittorio Veneto fosse interessato a ricevere in dono delle mascherine da distribuire a dipendenti comunali o ad associazioni che ne avessero necessità. La risposta è stata positiva, e Alessandra si è messa al lavoro, acquistando dell’ulteriore materiale e utilizzando anche il tessuto messole a disposizione da due negozi che hanno sostenuto la sua iniziativa: Posocco di Pianzano e Visentin di Vittorio Veneto.

Le mascherine - il passaparola funziona - sono state poi richieste anche da alcuni privati. Perché la sua fosse in toto un’operazione solidale, Alessandra si è quindi premurata di destinare il piccolo ricavo al fondo istituito dal comune di Vittorio Veneto per i cittadini in difficoltà.

 


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Emanuela Da Ros

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