Le bellezze di Asolo nelle pagine del quotidiano britannico The Times
L’edizione domenicale del quotidiano britannico ha scelto "la città dei 100 orizzonti" tra le dieci mete più belle d’Italia

ASOLO - Il quotidiano britannico il Times, nell'edizione domenicale The Sunday Times, ha selezionato i dieci luoghi più belli d'Italia, tra questi, al 5° posto c’è la perla della Marca, la città di Asolo, suggestiva località collinare meta ogni anno di tanti turisti ma anche di numerose celebrità. Nell’articolo vengono proposte delle località alternative alle tradizionali Roma, Milano, Firenze o Venezia, ma che non hanno nulla da invidiare ai grandi centri per bellezza e varietà di offerte ai visitatori.
Ed ecco cosa si legge nell’edizione domenicale del quotidiano inglese: “Questo è un luogo di piacevolezza rilassata, una città così rilassata che ne hanno fatto un verbo; in italiano, asolare è l'arte di stare al sole. Il poeta Giosuè Carducci definì Asolo "la città dei 100 orizzonti", e ognuno è un vincitore. Questa città collinare di 1.200 anni è un groviglio di portici ombrosi, chiese medievali, piazze con fontane e logge affrescate, circondata da boschi e con alle spalle le possenti Dolomiti. Dai un'occhiata all'eccellente architettura: un pezzo del sentiero Strada dell'Architettura di Treviso attraversa qui e comprende il convento di Sant'Anna, dove la scrittrice di viaggi Freya Stark fu sepolta nel 1993”.
Seguono quindi i consigli sui luoghi dove soggiornare e le mete culturali e artistiche del circondario. Insomma, un ulteriore riconoscimento alla rilevanza di Asolo nel panorama turistico internazionale che di certo per albergatori e ristoratori rappresenta un vero e proprio regalo di Natale, e per gli asolani doc, un ulteriore motivo d’orgoglio. Un omaggio che fa perdonare anche l’errore di datare la nascita di Asolo a solo 1.200 anni fa visto che il toponimo “Acelum” è citato per la prima volta nel I secolo d.C. da Plinio il Vecchio, in “Naturalis historia”, tant’è che del periodo romano in città sono ancora presenti l’antico acquedotto “la Bot” e il teatro nel giardino di Villa Freya ma va anche ricordato che numerosi reperti archeologici testimoniano la presenza di civiltà in questo luogo già nel medio paleolitico.
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