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29 marzo 2024

Treviso

"Le aziende multiculturali sono più competitive"

L'appello delle imprenditrici trevigiane di Confartigianato e Cna:"Necessario il rispetto dei diritti civil anche nel mondo del lavoro"

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TREVISO – “Le aziende multiculturali sono più competitive”. A dirlo le imprenditrici di Cna e Confartigianato di Treviso che alla vigilia del Treviso Pride, che si svolgerà in città sabato 18, hanno sottoscritto un documento per ribadire questo concetto e andare oltre i pregiudizi a favore dell’inclusione anche nel mondo del lavoro.

“Siamo convinte che un’azienda multiculturale promuove più ricchezza in termini di potenziale umano rispetto ad un’azienda monoculturale, sia che il tema dello sviluppo coincida con quello dell’inclusione relazionale di tutte le persone e di tutti i popoli nell’unica famiglia umana, che si costruisce nella solidarietà sulla base dei fondamentali valori della giustizia e della pace, per questo ci impegniamo a creare opportunità per tutti gli individui di maturare e far evolvere la propria personale identità.

È quindi fondamentale ricordare - si legge nel documento sottoscritto da Rosy Silvestrini, presidente di CNA Impresa Donna (nella foto a lato), Barbara Barbon, presidente di Confartigianato Marca Impresa di Treviso, e Catia Olivetto, componente del Comitato per l’Imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Treviso-Belluno - quanto sia importante e necessario il rispetto dei diritti civili che, se riconosciuti, evitano azioni o situazioni di discriminazione ed emarginazione non solo in ambito sociale ma anche nel mondo del lavoro. Il rispetto di quanto sopra affermato assicura così pari opportunità a tutti di esprimersi in libertà in ogni contesto, vivere serenamente e consapevolmente la propria scelta di vita”.

Il documento desidera dunque “porre l’attenzione sullo sviluppo di azioni volte a sensibilizzare, promuovere e sostenere, attraverso le proprie aziende associate, il rispetto dei diritti civili, diritti di cui godono tutti i cittadini e che sono riconosciuti dall’ordinamento giuridico come fondamentali, inviolabili e irrinunciabili, in quanto assicurano all’individuo la possibilità di realizzare pienamente se stesso”.

 


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