Lavoro: "Priorità non è licenziare ma ricollocare 6mila persone che nella Marca hanno perso il lavoro"
Zorzi (Pd) interviene sullo sblocco dei licenziamenti a fine giugno
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Il combinato disposto tra blocco dei licenziamenti e cassa integrazione ha rappresentato una rete di protezione decisiva per alcuni settori chiave dell’economia della nostra provincia: se i dati della produzione e dell’export sono tornati ai livelli pre-pandemia nella Marca, è anche perché sono stati salvati posti di lavoro con questi interventi straordinari”.
A dirlo Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito Democratico di Treviso. “Ora la priorità è invece ricollocare le 6.000 persone che in provincia di Treviso hanno perso il lavoro nel 2020, per lo più giovani e donne. Questo deve essere l’impegno urgente non solo della politica ma anche del mondo produttivo della nostra provincia.
È su questo fronte che dobbiamo concentrare subito tutte le energie per sperimentare forme nuove e più efficaci di politiche attive e riqualificazione professionale”.
“Il rischio invece – conclude Zorzi preoccupato - è che a queste 6.000 persone si sommino altrettante con lo sblocco dei licenziamenti di fine giugno: una catastrofe sociale che si abbatterebbe sulle nostre comunità, sui progetti di vita delle famiglie, sui servizi sociali dei Comuni, già provati da 15 mesi di pandemia”.