Lavoro, nel 2021 oltre 124.500 assunzioni: "La maggior parte dei lavoratori assunti con contratti precari"
Il 1 maggio i sindacati trevigiani tornano in piazza Borsa a Treviso per la festa dei Lavoratori
| Isabella Loschi |
TREVISO - Il primo maggio torna in piazza anche a Treviso. Dopo due anni domenica i sindacati Cgil, Cisl e Uil tornano in piazza Borsa per celebrare la festa dei lavoratori. A partire dalle 10 del mattino in piazza le testimonianze dei delegati sindacali dei lavoratori e delle lavoratrici, gli interventi dei segretari generali territoriali di Cgil, Mauro Visentin, Cisl, Massimiliano Paglini, e Uil, Gianluca Fraioli. A chiudere la festa il concerto della band trevigiana "Radiofiera".
Al centro dell’iniziativa i temi della pace, della sicurezza nei luoghi di lavoro e dignità del lavoro. Oggi, i lavoratori della Provincia di Treviso, pur non mancando l’occupazione, vivono un periodo di grande incertezza e precarietà a partire dai contratti di lavoro. “Oggi i dati sulle assunzioni ci raccontanto un’ampia disponibilità di posti di lavoro ma senza stabilità. A fronte di 124.585 assunzioni complessive fatti nel 2021, con un saldo occupazionale di 9.200, soltanto 2.065 di questi lavoratori ( pari al 22%) ha trovato una stabilizzazione con un contratto di lavoro a tempo indeterminato”, hanno fatto il punto i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. “Se guardiamo alle assunzioni fatto attraverso le agenzie di somministrazione di lavoro temporaneo, su 28.700 assunzioni, solo 20 sono stati i lavoratori assunti a tempo indeterminato ( pari allo 0,75%)”.
Un problema, quello della precarietà, che va ad aggiungersi a quello dell’aumento dei prezzi e della situazione geopolitica: “Le conseguenze della guerra in Ucraina toccano anche l’economia del nostro territorio, con la mancanza di materie prime, l’aumento dei costi che porta ad una perdita di potere d’acquisto pesantissima dei salati. Per questo domenica in piazza ribadiremo ancora una volta l’importanza di lavorare per la pace perchè se c'è pace c'è lavoro”.
L’altro tema che i sindaci porteranno in piazza il primo maggio è quello della sicurezza: “Servono risposte urgenti da parte del mondo produttivo, della politica e delel istituzioni per tutelare le persone che ogni mattina si recano sui posti di lavoro. Il profitto non può essere sempre messo davanti a qualsiasi altra priorità".