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19 aprile 2024

Nord-Est

Lavoravano nei campi "in nero", scattate maxi sanzioni da 18 mila euro

Ammontano a oltre 40 le proposte di sospensione dell’attività imprenditoriale avanzate quest’anno all’Ispettorato Territoriale del lavoro

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Lavoravano nei campi

VERONA - I finanzieri del Comando Provinciale di Verona, negli ultimi mesi hanno intensificato le attività di contrasto al lavoro nero e irregolare.

Eseguiti mirati controlli nei confronti di diverse realtà imprenditoriali di varia natura giuridica (soprattutto società cooperative e imprese individuali) operanti nel settore dell’agricoltura, nell’ambito dei quali i finanzieri hanno individuato braccianti impiegati irregolarmente nella raccolta dell’uva.

In particolare, i finanzieri del Gruppo di Verona e della Compagnia di Soave hanno identificato, presso aziende agricole operanti nel territorio della Valpolicella e dell’est veronese, 13 lavoratori impiegati completamente “in nero” e 3 lavoratori irregolari. Sono quindi scattate le maxi-sanzioni nei confronti dei rispettivi datori di lavoro per un importo complessivo di circa 18 mila euro.

Contestualmente è stata avanzata al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro la proposta di sospensione delle attività imprenditoriali poiché la manodopera “in nero” è risultata superiore del 10% a quella regolarmente impiegata.

Dall’inizio dell’anno il dispositivo di contrasto attuato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza è stato orientato a individuare e sanzionare con decisione i datori di lavoro che hanno fatto ricorso a lavoratori in nero o irregolari. Infatti i 255 i controlli svolti nello specifico settore dalle Fiamme Gialle scaligere in vari comparti – dalla ristorazione (bar e ristoranti), alle attività di servizi per la persona (estetisti, parrucchieri), ai locali notturni e di intrattenimento e alle imprese di costruzioni – hanno portato all’individuazione di ben 328 persone impiegate in violazione della normativa sul lavoro, di cui 183 lavoratori completamente “in nero” e 145 lavoratori irregolari, e alla conseguente irrogazione di sanzioni nei confronti di 106 datori di lavoro, 4 dei quali denunciati alla locale Procura della Repubblica per l’impiego di 30 lavoratori vittime di caporalato e 5 deferiti per violazione delle norme sull’immigrazione poiché impiegavano cittadini stranieri privi del permesso di soggiorno.

Ammontano a oltre 40 le proposte di sospensione dell’attività imprenditoriale avanzate quest’anno all’Ispettorato Territoriale del lavoro dai reparti delle Fiamme Gialle. Il fenomeno del lavoro nero e dello sfruttamento della manodopera, spesso connesso al tema della sicurezza sul lavoro, oltre a costituire un’insidiosa piaga per l’intero sistema economico poiché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi degli stessi lavoratori e inquina irrimediabilmente la competizione imprenditoriale.

 



Gianandrea Rorato

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