TREVISO - “Condanniamo la vendita sottocosto del latte nostrano. Assistere a questa pratica, da parte di una catena di supermercati, che sta proponendo questo prodotto di casa nostra sottocosto è un segnale di poco rispetto per le nostre aziende agricole che producono latte di qualità eccellente nel pieno di una crisi causata da due elementi: i prezzi pagati alla stalla come vent’anni fa e il costo esorbitante delle materie prime”.

La denuncia arriva da Coldiretti Treviso che ribadisce la necessità per le aziende zootecniche di vedersi riconosciuto un equo prezzo che riconosca il loro lavoro e senza pesare sulle tasche dei consumatori.

“Non bisogna sminuire un settore che chiede dignità e soprattutto un prezzo equo e passaggi trasparenti lungo tutta la filiera zootecnica dal produttore al consumatore per tutelare un patrimonio d'eccellenza fatto di carne e formaggi – sottolinea Giorgio Polegato presidente di Coldiretti Treviso - La situazione del prezzo del latte alla stalla è diventata insostenibile con gli allevatori messi sotto pressione da prezzi troppo bassi a fronte del rincaro delle materie prime e dei foraggi, dal mais alla soia, a causa delle tensioni generate dalla pandemia. Aver visto la vendita sottocosto del latte di una latteria del nostro territorio  davvero è uno schiaffo ai nostri associati e a tutte le imprese che producono latte”.

Nella Marca trevigiana sono circa 430 le imprese agricole che ogni giorno mungono le loro mucche per non far mancare un eccellente latte ai consumatori.

Su questo punto si è battuta la Coldiretti nazionale che ha chiesto e ottenuto un tavolo fondamentale per trovare proprio un accordo di filiera che va dalle aziende agricole fino alla grande distribuzione con un’adeguata remunerazione del latte agli allevatori.

“Con un atto di responsabilità è stata accolta la nostra proposta per un adeguato aumento del prezzo minimo del latte alla stalla in Italia senza che vi sia un impatto sui consumatori”. “Il positivo accoglimento della nostra proposta va ora calato concretamente nella realtà di tutti i giorni per renderla operativa già dal mese di ottobre per salvare le stalle strette nella morsa dei rincari delle materie prime”.