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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

"L'asilo di San Giacomo? Va messo a norma, non costruire una nuova scuola"

VittorioVive sollecita l'amministrazione comunale e il Cesana Malanotti

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

asilo san giacomo

VITTORIO VENETO – Sulla vicenda dell’asilo di San Giacomo che una perizia ha decretato non a norma per l’attività scolastica interviene VittorioVive, civica che un anno fa aveva sostenuta la candidatura a sindaco di Marco Dus. L’architetto Mario Da Re, anima di VittorioVive, sollecita Comune e Istituto Cesana Malanotti, proprietario dell’immobile che ospita la scuola pubblica, a non perdere tempo e auspica che l’edificio di via San Fermo venga messo a norma anziché costruire una nuova scuola con conseguente consumo di suolo.

 

«Il continuo mutare delle normative in materia renderebbe oggi sismicamente non idonei tutti i fabbricati costruiti prima del 2008 – premette l’architetto Da Re -. Attendiamo di poter leggere attentamente quanto contenuto nella perizia sismica commissionata dal Cesana Malanotti per capire quale tipo di interventi siano necessari e, di conseguenza, quali siano i reali importi da investire». E aggiunge: «Ricordiamo al sindaco Toni Miatto e al presidente del Cesana Maurizio Castro che per lavori di adeguamento sismico esistono contributi regionali e statali. Consigliamo loro quindi di non perdere tempo a bisticciare, ma di attivarsi tempestivamente per accedere a tali fondi, al fine di assicurare ai piccoli cittadini di San Giacomo di poter frequentare gli anni dell'asilo in una struttura sicura e presente nel loro quartiere».

 

Da Re parla poi di un «tempismo dubbio» per questa vicenda e auspica che non si riviva quanto avvenne anni fa per un’altra scuola di San Giacomo, la vecchia “Sauro”. «Non vorremmo assistere all'ennesima realizzazione di una nuova struttura di bassa qualità, come la nuova “Sauro”, col solito esecrabile consumo di territorio, invece di recuperare, probabilmente a costi inferiori, beni già esistenti e della collettività, anche in considerazione delle potenzialità e delle numerose caratteristiche positive, in primo luogo gli ampi spazi, che l'edificio di San Fermo certamente può vantare» conclude l’esponente di VittorioVive.

 



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Claudia Borsoi

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